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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Attenzione a non farsi sviare dal titolo o dall'incipit, con il rottame di un auto recuperato dal Tevere e cadavere a bordo. Nessun giallo, se non qualche incrocio molto marginale col genere. Il film è invece una non disprezzabile analisi della vita carceraria vista attraverso gli occhi di Marino Bottecchia (Ugo Tognazzi), condannato a vent'anni per l'omicidio della prostituta con cui viveva. Nessuna vera prova, solo "gravi indizi" culminanti nella testimonianza di Isolina (Monica Vitti), una maestra d'asilo "privata" che la sera incriminata dice di averlo visto sul luogo del delitto. Basta? Poco importa: il processo si risolve in modo surreale tra intonaci che cadono e immagini distorte, conta solo...Leggi tutto la vita a Regina Coeli e il rapporto con Isolina, che mano a mano si convince che Marino sia innocente e ai colloqui cerca di accontentrarlo in ogni cosa. Cupido è in agguato... Non una sceneggiatura impeccabile (con qualche incongruenza, pure) ma una notevole interpretazione dei protagonisti. Soprattutto Tognazzi è straordinario: mai sopra le righe, vive con grande trasporto la detenzione, il rapporto col secondino amico e insieme infido (Orazio Orlando, molto bravo pure lui), l'evolversi del rapporto con la donna che l'ha condannato. Con qualche momento divertente (quando Marino chiede a Isolina di fotografarsi in pose osè e per passargli poi le fotografie), un'intensità non comune nella descrizione del rapporto grazie a una Vitti che sa caratterizzare molto bene il suo personaggio. L'amarezza di fondo ci accompagna fino al durissimo finale, come nella miglior tradizione della commedia all'italiana. La regia di Giraldi non ha la spigliatezza dei grandi, il film non sempre riesce a essere interessante, ma è sincero e a suo modo originale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/09 DAL BENEMERITO TOMASMILIA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/07/13
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TomasMilia 8/11/09 12:24 - 157 commenti

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E’ inutile, non riesco a digerire i film di Giraldi. Comincia bene, con la Vitti che accusa Tognazzi dell’omicidio di una prostituta ma, nel giro di mezz’ora, il film prende tutta un’altra piega. Lei si accorge di aver commesso un errore e per farsi perdonare si innamora dello stesso Tognazzi. Poi il film si perde in un lungo ed estenuante racconto dell’amore tra i due, nonostante lui sia in prigione e quindi non possano consumare. Il tutto è giocato sulla flebile ambiguità di Tognazzi. Ma è o non è l’assassino?

Skinner 27/02/11 11:20 - 592 commenti

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Sottovalutatissima ma notevole commedia nera, con un Tognazzi voce principale nei panni dell'ambiguo "Mocassino", cosidetto in onore della sua ossessione per le scarpe (!) e una Vitti brava ma con un personaggio ricalcato su altri ruoli precedenti. Un film dall'insolita ambientazione (il carcere) e dalla sceneggiatura non sempre coerente (troppe svolte inprovvise e turning points) ma sicuramente salace e non privo di mordente, oltre che gradevolissimo umoristicamente. Tante trovate e tante battute memorabili.
MEMORABILE: Il processo; l'interrogatorio in gengo criminale con sottotitoli; i dieci minuti finali.

Ciavazzaro 21/04/11 21:21 - 4768 commenti

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Non del tutto riuscito. La bravura della Vitti e di Tognazzi non si discutono, ma nella seconda parte il film non convince e presenta un finale poco soddisfacente. Gustosi i caratteristi (c'è anche il caro Ennio Antonelli), ma il film poteva dare molto di più.

Fauno 31/01/13 12:23 - 2206 commenti

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Il film non sarebbe credibile se non ci fossero due interpreti di fama internazionale quali la Vitti e Tognazzi a renderlo tale, ma questo espediente finisce per inumidire di comicità e di umorismo tutta la componente giallistica e per appesantire non poco l'assieme. Per di più una grossa fetta di film è ambientata in carcere, ed è dura da ingoiare. Solo il finale riprende nettamente quota, ma ormai siamo a 85 minuti di film ed è decisamente troppo tardi.
MEMORABILE: Il limone della Montagnani, che avrà un tragico bis in Suor omicidi; Il pentolone degli avanzi di umido rovesciati in testa all'altro carcerato.

Zender 3/07/13 20:38 - 315 commenti

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Pallida come un cencio, estatica e rapita già prima di trovarsi in parlatorio di fronte all'uomo che ha inchiodato con la testimonianza schiacciante. Lei è Monica Vitti, torturata quasi subito dall'ombra del dubbio come nel più classico degli hitchcockiani sospetti, lui Ugo Tognazzi, il carcerato che ci marcia (non gli si può dar torto) animando un amore che si nutre di sesso non consumato. Giraldi immalinconisce l'uomo rassegnato alla pena e distrugge progressivamente la sicumera della donna inibita. Storia riassunta di due anime solitarie prive di obiettivi veri.

Cangaceiro 13/06/14 21:30 - 982 commenti

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Ridendo e scherzando Giraldi, col suo stile pungente e sbarazzino, mette in fila una serie di problemi che affliggevano l'Italietta allora così come adesso. La giustizia kafkiana, la promiscuità carceraria e la prostituzione sono argomenti trattati in tono dolceamaro, si sorride ma ci sarebbe da piangere di fronte a questa radiografia del nostro Paese più seria e impegnata di quanto si creda (oltre che ancora attuale). Tognazzi misurato e convincente in un tipico ruolo da commedia all'italiana ovvero la canaglia verso cui si finisce per simpatizzare.
MEMORABILE: L'ossessione "stile Nanni Moretti" di Tognazzi per le scarpe; La bambola gonfiabile e le violenze psicologiche in carcere.

Modo 31/12/16 13:17 - 948 commenti

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Film decisamente strano, che gioca sostanzialmente sulla bravura dei due attori. Da una parte un Tognazzi molto sbarazzino e cinico che a modo suo ama, dall'altra parte della grata una Vitti decisa, volenterosa nel raggiungere lo scopo ma che si fa travolgere dagli eventi senza bene capirne il perché. Commedia agrodolce un po' statica ma d'effetto.

Pessoa 28/01/17 23:08 - 2476 commenti

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Graziosa commedia in puro stile italico di Giraldi, che tocca diversi tasti dell'ancora massiccio perbenismo borghese dei tempi. Il ritmo un po' altalenante, alterna momenti frizzanti a pause di riflessione non sempre noiose. La sceneggiatura a volte brancola nel buio. Bravi Orlando e gli altri caratteristi, bravissimo Tognazzi, immensa la Vitti, che placca di fascino ogni singolo fotogramma. Interessanti alcune incursioni sulla morale, come il discorso del prete sulla castità, ma si poteva osare di più. Guardabile.
MEMORABILE: La Vitti che conta con la faccia di Santa Teresa in estasi mentre Tognazzi le guarda le tette; La Vitti e la Vendell che fanno le foto.

Vitgar 24/02/17 18:14 - 586 commenti

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Gradevole produzione italica sostenuta da un Tognazzi che rende perfettamente il ruolo che interpreta; la Vitti, pur bravissima, è sempre quella. La trama è simpatica, il finale - forse un po' "telefonato" - azzeccato. Il film poteva durare un quarto d'ora in meno e non avrebbe perso niente. Nel suo periodo è comunque consigliabile.

Herrkinski 16/06/20 22:25 - 8052 commenti

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Nella migliore tradizione del cinema italiano dell'epoca, un gustoso incrocio tra il film drammatico di denuncia a sfondo carcerario e la storia d'amore bizzarra, dagli esiti imprevedibili; Giraldi è bravo a mantenere la storia in equilibrio tra luci e ombre, non disdegnando momenti più da commedia uniti a digressioni amare, come nel finale tipicamente settantiano. Tognazzi spettacolare ma non da meno la splendida Vitti; azzeccati anche la location e i personaggi di contorno per un lavoro peculiare e coinvolgente che a tratti può far riflettere su temi difficili del nostro Belpaese.

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Paulaster 20/04/21 10:53 - 4373 commenti

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Un errore giudiziario farà scattare l'amore tra colpevole e testimone. La partenza è in stile giallo, poi si procede verso la commedia; tutto cambia con l'ingresso in carcere, dove la vita da recluso viene dettagliata in modo realistico. Tognazzi si destreggia passando da vittima a approfittatore, senza nascondere la repressione sessuale dei detenuti (tra giochi perversi e vendette) e il ruolo dei sacerdoti che capiscono il problema. Chiusura amara con sottintesa denuncia dell'approssimativo sistema giudiziario. La Vitti stempera il clima, anche se il suo personaggio risulta datato.
MEMORABILE: “Mocassino”; I bimbi legati; La rasoiata accidentale; La ottava foto; Le pose della Vitti per le fotografie.

Giùan 12/02/22 11:14 - 4528 commenti

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Scritto da Guerra e Maccari sembrerebbe in una pausa dopolavoristica, il film pecca poi in realtà soprattutto di una autentica personalità registica, affondando (o quantomeno annaspando) perlopiù Giraldi in un indefinito labirinto espressivo tra grottesco cinismo alla Ferreri, deformato dramma giudiziario e commedia intenzionalmente spinta. In effetti a salvar la baracca è l'accento di verità che la coppia Vitti/Tognazzi riesce (nonostante tutto) a infondere alla relazione malata ma necessaria tra i loro due personaggi. Insomma, non da condannare ma neanche da rivedere in appello.
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  • Homevideo Skinner • 9/09/09 02:24
    Custode notturno - 123 interventi
    A lungo invisibile nonostante la coppia Tognazzi-Vitti, la regia di Girardi, le musiche di Bacalov, la fotografia di Di Palma. Finalmente uscito in dvd dal 1° luglio 2009. Qualcuno l'ha visto?
  • Homevideo Xtron • 27/03/13 21:06
    Servizio caffè - 2147 interventi
    C'è il dvd francese con audio italiano dal titolo Super témoin

    Audio italiano e francese mono
    Sottotitoli in francese
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h47m39s
    Extra Trailers vari, "Mille e una Monica"

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 38:58)

    Ultima modifica: 28/03/13 14:27 da Zender
  • Musiche Lucius • 20/09/13 23:18
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:



    Ultima modifica: 21/09/13 08:06 da Zender
  • Musiche Zender • 21/09/13 08:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Bellissima anche questa. 5 punti bonus cumulativi per tutti i dischi postati ultimamente!
  • Musiche Lucius • 21/09/13 09:53
    Scrivano - 9063 interventi
    Grazie, anche questo disco è sopravvissuto in una cantina.Rarissimo!!!
  • Curiosità Lucius • 18/12/22 00:16
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/supertesti.jpg[/img]