Classico del cinema inglese. Un giovane proletario rampante decide di compiere la sua scalata sociale e lo farà sacrificando anche l'unico legame sincero della sua vita. Sarebbe già di suo un buon film, con un fedele ritratto dell'Inghilterra post-bellica divisa rigidamente in classi e un Harvey credibilmente cinico; diventa ottimo grazie a una struggente Simone Signoret (premiata a Cannes e con l'Oscar), mai così brava nell'indimenticabile ruolo della matura donna sposata che vede nel ragazzo l'ultima possibilità di essere felice.
Giovane impiegato di bell'aspetto e modeste condizioni mette gli occhi sulla figlia dell'uomo più ricco della città ma nello stesso tempo intreccia una relazione con un'altra donna... Una scalata sociale lastricata di lacrime e sangue diretta con maestria ed interpretata splendidamente da Signoret nei panni di una matura donna francese malmaritata. Bravo Harvey che mette a frutto la sua aria scostante per impersonare un personaggio insoddisfatto ed ambizioso che forse pagherà care le sue scelte, in parte il resto del cast con menzione d'onore per Baddeley, grande in un ruolo piccolo.
MEMORABILE: Il pestaggio di notte lungo i bordi di un canale.
Solido dramma inglese, dai toni invero scespiriani, tra i massimi esponenti del free cinema. È una rilettura del conflitto tra classi la grande protagonista, con il giovane proletario della periferia inglese abbacinato dal sogno di salire "nei quartieri alti". Si renderà conto troppo tardi che ciò ha un prezzo in quanto a dignità e espressione di sé. I poveri rimangono quindi sullo sfondo, a guardare, mentre i ricchi conducono il gioco. Vittima del meccanismo è l'attrice non più giovane, estranea alla società (non per nulla è francese), intrappolata nel sogno di un altro.
MEMORABILE: La grandissima interpretazione della Signoret.
Un giovanotto dalle umili origini privo di qualsiasi scrupolo vuole bruciare le tappe della scala sociale. Riuscirà nell'intento lasciando però dietro di sé una scia di lacrime e sangue, oltre che la perdita definitiva della propria coscienza. Fu vera gloria? Magistrale esempio di cinema britannico con tutti (ma proprio tutti) gli interpreti dotati del perfetto physique du rôle. Impetuoso e cinico Harvey, fragile e fascinosa come poche Simone Signoret, odiosi Cuthbertson e Westbrook, acerba e ingenua la Sears. Tutti da godere insieme alla fumosa architettura post-bellica britannica.
MEMORABILE: Il "giardino" della bambina fra le macerie; I macabri particolari dell'incidente raccontati dalle impiegate; Il pestaggio.
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HomevideoBuiomega71 • 23/02/14 23:02 Pianificazione e progetti - 24987 interventi
DiscussioneDaniela • 1/11/21 14:56 Gran Burattinaio - 5887 interventi
Attrice inglese naturalizzata statunitense. Hermione Baddeley ottenne una candidatura all'Oscar alla migliore attrice non protagonista per questo film in cui interpreta il ruolo di un'amica di Simone Signoret, a sua volta vincitrice dell'Oscar come migliore attrice protagonista.
Baddeley detiene il record per la performance più breve che sia stata candidata al premio in quanto compare in pochissime scene recitando in totale per soli 2 minuti e 19 secondi, corrispondenti all'1,98% della durata del film. In campo maschile, il record è detenuto da Ned Beatty che dovette però impegnarsi per 6 minuti per ottenere la candidatura a miglior attore non protagonista in Quinto potere.