La regina delle piramidi - Film (1955)

Prodotto mitologico dignitoso che difetta solo in una stanca partenza, la quale fa sospettare risultati approssimativi. Ma poi fa ricredere riuscendo a centrare il senso della mitologia egizia, nonostante l’immaginazione usata nel descriverla. Grandi scene di massa e scenografie degne di nota per uno spettacolo che non deluderà gli appassionati del genere. Giudizio discreto che merita mezzo pallino in più per le suggestive e verosimili ricostruzioni delle fasi di lavorazione della piramide di Cheope e per la tesa scena finale al suo interno.

Non poteva mancare il kolossal storico (o peplum) nel carniere artistico del grande regista Howard Hawks. La regina delle piramidi non è certamente il suo film più memorabile; merita tuttavia una visione per la bella ricostruzione ambientale e scenografica essendo purtroppo penalizzato dallo scarso carisma (e dalla opaca prova recitativa) degli interpreti principali.

Il faraone Cheope fa costruire una imponente piramide destinata a diventare la sua tomba dopo la morte, morte che Nellifer, bellissima ed infida ex schiava divenuta regina, vorrebbe tanto accelerare... Hawks dirige con professionalità ma il genere storico parapeplumesco non è nelle sue corde, Hawkins risulta troppo legnoso e Collins, pur seducente nelle succinte vesti, non ha proprio un aspetto egizio (a dir la verità lo stesso si può dire per la Taylor). Il film resta tuttavia memorabile per le sequenze finali, quelle dello scherzo atroce messo a segno dai sacerdoti a danno della fedifraga.