La ragazza di Boemia - Film (1936)

La ragazza di Boemia
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Titolo originale: The Bohemian girl
Anno: 1936
Genere: comico (bianco e nero)
Note: Noto anche come "Noi siamo zingarelli". Alcune copie italiane portano, errando, la regìa di R. Mac Carey (Ray McCarey).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/11/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 22/11/07 23:22 - 5532 commenti

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Discreto lungometraggio, con parti musicali di massa meno funzionanti rispetto al solito e con una trama talora saltellante. Forse qualche problema fu causato dalla morte della bellissima Thelma Todd, che si vede solo nella prima parte del film. Qualche numero è notevole: Stanlio che imbottiglia, Finlayson che viene depredato delle chiavi del carcere, Ollio cornificato (da Mae Busch), ma silente... Hall dovrebbe essere lo zingaro coi baffi che fa i complimenti a Ollio perché è diventato padre.
MEMORABILE: Stanlio che deve cercare i soldi di Ollio, sotto il cuscino, mentre quest'ultimo sta dormendo. Ma anche il "pari e dispari" non è male...

Rambo90 20/06/12 23:19 - 7697 commenti

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Non il più divertente fra i film della magica coppia, a causa dei tanti numeri musicali buttati lì un po' a casaccio. I momenti con i due però sono divertenti: le rapine, il pari e dispari, Stan che si ubriaca imbottigliando il vino... tutti grandi pezzi di bravura. Nel cast di contorno ci sono il grande Finlayson (doppiato da Paolo Stoppa!) e Thelma Todd, morta prematuramente e che compare solo durante la canzone iniziale degli zingari.

Pigro 9/09/12 08:11 - 9666 commenti

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Simpatica versione comica dell’omonima opera lirica di Balfe. La storia della contessina rapita dagli zingari, disseminata di troppi numeri musicali, è gustosamente arricchita dalla presenza di due gitani pasticcioni, come sono ovviamente Laurel e Hardy, che qui ci regalano diversi momenti esilaranti, come l’imbottigliamento del vino destinato a trasformarsi in ubriacatura dell’incauto Stanlio, o la fuga dalla prigione (dove il duo si trasforma in buffo terzetto con l’immancabile Finlayson). Comunque godibile.

Von Leppe 19/10/12 14:56 - 1262 commenti

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Ricalca gli ingredienti dei precedenti Fra' Diavolo e Nel Paese delle Meraviglie: i giochetti di Stanlio, le acconciature dei due comici in costume antico che li rende più buffi (Ollio specialmente), l'impostazione musicale (oggi appare un difetto ma all'epoca funzionava), l'ambientazione fiabesca e settecentesca. La messa in scena è molto teatrale e riuscita per l'epoca, nella ricostruzione della Boemia e degli zingari (come il castello innevato sulla collina). Forse non tra i migliori dlla coppia, ma le pellicole di Laurel e Hardy degli anni 30 sono tutte degne di nota.

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