La ragazza del treno - Film (2016)

La ragazza del treno
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The girl on the train
Anno: 2016
Genere: thriller (colore)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si intuisce che dietro alla storia si cela un romanzo dalle basi solide, un giallo i cui personaggi non entrano mai a sproposito ma hanno tutti una loro funzione precisa nell'intreccio. Il problema è che nella trasposizione in pellicola molto si perde, come sempre capita quando lo spazio per dare aria e respiro alla storia inevitabilmente manca. E così molti personaggi sembrano entrare per la porta di servizio senza un vero senso, senza che se ne colga lo spessore nel complesso meccanismo che sovrintende alla sceneggiatura. Al centro sta Rachel (Blunt), lasciata dal marito, che ogni giorno passa col treno di fronte alla casa dei propri vicini apparentemente "perfetti" idealizzandoli (ma dell'idea hitchcockiana...Leggi tutto c'è poco o nulla). Finché una mattina vede la bella ragazza della coppia, Megan (Bennett), spassarsela sul terrazzino con l'amante: sconvolta, Rachel scende dal treno e comincia il giallo vero e proprio, con relativo scompaginamento dei tempi e continui palleggi tra flashback e presente: Megan viene uccisa e scopriamo che faceva la tata a casa dell'ex marito (Theroux) di Rachel, che era una piuttosto "facile" e che Rachel, una volta mollata e datasi all'alcol, tormentava il suo ex e la relativa nuova moglie (Ferguson). Tre coppie, tre donne come fulcro della storia e un delirio di "due mesi prima", "una settimana prima", "venerdì scorso" con veloci riallacciamenti "invisibili" al presente che rischiano di confondere non poco le acque. La Blunt in lacrime quasi dall'inizio alla fine fa il paio con la Ferguson, a sua volta con buoni motivi per non essere soddisfatta nonostante un figlio da adorare. Quello che insomma è un intreccio intrigante viene impoverito da una realizzazione deludente, che scivola talvolta in toni da soap, sfrutta male immagini suggestive affogandole in scene dai dialoghi faticosi, avvolte in una patina da dramma paratelevisivo, facendo spuntare personaggi (lo psichiatra, ad esempio) deboli, inutilmente approfonditi per aumentare il numero dei sospetti e annacquare ulteriormente il tutto. E così, con tanto fumo negli occhi, si perde di vista il perfetto gioco ad incastri che il libro proponeva, intestardendosi nel voler rendere ad ogni costo cinematografico il tutto a colpi di flashback sbiaditi e flash di violenza improvvisa, piani che s'incrociano e l'intero armamentario standard del thriller "moderno", appesantito dalla lagnosità eccessiva della Blunt. Fortunatamente la forza del libro di Paula Hawkins riesce a emergere comunque e il coinvolgimento è assicurato.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/11/16 DAL BENEMERITO LOU POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/11/16
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Saintgifts 19/11/16 10:04 - 4098 commenti

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Il tocco originale alla storia di tre donne diverse tra loro, ma accomunate dallo stesso uomo, è dato, nel romanzo come nel film, dal punto di vista di un finestrino del treno che costeggia case e vite nel suo tragitto. È Rachel che guarda da quel finestrino, la più debole e nello stesso tempo la più forte delle tre, interpretata da una Blunt che rende bene i diversi stati tra lucidità e smarrimenti. La sceneggiatura cerca di coinvolgere anticipando, andando avanti e indietro nel tempo, prima di rendere tutto chiaro nella sua semplicità.
MEMORABILE: Le riprese dall'alto del treno in corsa.

Dusso 21/11/16 20:18 - 1566 commenti

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Premetto che non ho letto il libro ma questo thriller, che ha a suo favore buonissime interpretazioni e quindi un valido cast di attori, manca di quei veri colpi di scena che ci dovrebbero essere e che qui non sono davvero nulla di che; specialmente il finale, tanto decantato, risulta scontato e privo di pathos. Ridateci i gialli di una volta...

Lou 5/11/16 10:52 - 1119 commenti

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Non avendo letto il libro, mi sono lasciato coinvolgere senza condizionamenti dalla inquietante atmosfera che avvolge la mente della protagonista, in un incedere degli eventi intricato e oscuro, articolato su diversi piani temporali. Emily Blunt regge sulle sue spalle buona parte dei meriti di questa trasposizione, che per il resto rivela chiaramente intenti commerciali poco raffinati, puntando platealmente su effetti ansiogeni e voyeuristici.

Rambo90 6/11/16 16:58 - 7675 commenti

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Il romanzo (pur non brillantissimo) riusciva a creare un'atmosfera che manca completamente al film. L'intreccio thriller è smorzato da toni melodrammatici e da una fotografia troppo patinata, più vicina a un 50 sfumature che alla cupezza che l'intreccio richiederebbe. Comunque la performance della Blunt è maiuscola e da sola merita una visione, riuscendo a far passare sopra a un ritmo non troppo svelto e a una regia poco matura. Mediocre, nel complesso.

Jandileida 5/11/16 17:47 - 1560 commenti

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Visto il genere in questione, sempre a rischio grande tranvata e/o effetto pomeriggio di Canale 5, ci si può ritenere in fin dei conti soddisfatti. I punti positivi sono principalmente due: in primo luogo una storia che nonostante tre punti di vista e svariati salti nel tempo riesce a non ingarbugliarsi troppo. In secondo luogo la Blunt che ce la mette tutta nel dare corpo alla sua antieroina, riuscendoci benissimo. Il resto convince meno, in modo particolare l'imbalsamato Theroux e un'introspezione delle altre due protagoniste abbastanza superficiale.

Lucius 10/11/16 00:53 - 3015 commenti

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Un'attrice (bruna) di razza del calibro delle interpreti di Fassbinder in coppia con una bionda che sembra uscire da una pellicola di David Lynch e una regia sobria e tagliente in grado di ricreare alla perfezione atmosfere tese e travagli interiori. Con un aspetto psicologico dei personaggi così ispessito, la magia di Diabolique si ripete, tra innesti thrilling sanguigni e sesso primordiale, in odor di Hitchcock. Cos'ha realmente visto Rachel? E perché è ossessionata da quella casa?

Josephtura 15/11/16 14:12 - 188 commenti

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Non ho letto il romanzo. Il film mi è piaciuto. Credo sarebbe stato ancora meglio se il colpevole fosse stato mostrato subito. Trama comunque interessante, con diversi colpi di scena (alcuni un po' eccessivi). Mi è parsa buona l'idea di svolgere la trama senza continuità temporale. Molto divertente trovare Allison Janney - protagonista della serie Mom, in cui è un ex alcolista - interpretare il ruolo di ispettrice che sospetta una alcolista. Comunque un buon film in un settore in cui è difficile inventare qualcosa di nuovo.

Ryo 27/11/16 16:22 - 2169 commenti

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Ottimo thriller con un mistero ben costruito, anche se il cerchio dei sospettati è cosi ristretto da rendere il mistero non tanto "misterioso". La fotografia fredda si sposa in maniera perfetta col clima della storia e l'interpretazione intensa degli attori (specialmente quella di Emily Blunt, che in più di un'occasione lascia mozzafiato) è superba.

Digital 31/12/16 11:23 - 1257 commenti

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Ottimo film dal passo cadenzato, che ha la capacità di instillare mistero e tensione sin dall'inizio, tenendo sulle spine fino allo spiazzante e difficilmente pronosticabile colpo di scena. La Blunt, raggiante più che mai, fornisce una delle sue migliori performance donando il giusto spessore al personaggio che interpreta. Nota di merito per la fotografia plumbea e la perizia registica. Sicuramente tra i migliori thriller degli ultimi anni.

Ira72 24/01/17 09:37 - 1309 commenti

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Non sono influenzata dal romanzo, mai letto. Emily Blunt regge l'intero film che si guarda, senza tanti slanci emotivi a dire il vero. Le altre figure (dallo psichiatra, all'investigatrice, amanti incluse) fanno da cornice a un intreccio piuttosto prevedibile. Credo sia questo, fondamentalmente, il motivo per cui il film non decolla: i personaggi restano troppo in superficie e non si entra nei loro drammi. Dunque c'è un po' di tutto: un po' di suspence, un po' di violenza, un po' di desolazione, un po' di amore, un po' di demoni interiori. Troppo poco di tutto.

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Myvincent 6/02/17 22:06 - 3726 commenti

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Una donna osserva il mondo (attraverso la sua personale lente) da un treno in corsa, dando lettura alla sua esistenza, piena di fallimenti e disfatte. Inizia come un film introspettivo, poi si sviluppa come un thriller con tanto di omicidio e caccia all'assassino. A parte la facilità a individuare il movente, colpisce l'architettura della storia coi suoi risvolti intimisti che si schierano decisamente a favore delle donne. Plauso all'interpretazione della protagonista, una sfaccettata Emily Blunt.

Daniela 10/02/17 07:04 - 12621 commenti

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Frustrata nel suo desiderio di maternità, tradita dal marito, maldivorziata, alcolizzata, disoccupata: la protagonista accumula ragioni di depressione fino a quanto un fatto esterno la costringe ad occuparsi d'altro... Non conosco il bestseller d'origine, ma questo film, se funziona abbastanza come ritratto di una persona allo sbando grazie a Blunt, brava nonostante l'ingrato ruolo lagnoso e auto-commiserativo, zoppica come thriller, risultando in più punti troppo sbrigativo e/o forzato. Nel complesso potabile, ma confuso, poco rigoroso e con un finale semplicistico.

Capannelle 2/03/17 23:56 - 4398 commenti

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Tre quarti del film sono avvilenti: per impressionare lo spettatore si ricorre a continui andirivieni temporali, scene di sesso e sopraffazione buttate lì e una artificiosa patina di angoscia. Allora disporre di due ottime attrici come la Blunt e la Ferguson diventa come dilapidare in fretta un tesoro. Il finale mette in chiaro le cose ma ci arrivi in apnea. Regia televisiva, fotografia buona, musiche professionali ma invadenti.

Deepred89 9/03/17 00:23 - 3704 commenti

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Una confezione di grande professionalità sprecata per un film incapace di giocare adeguatamente le proprie carte, che siano un delitto da svelare o una mezz'ora di vuoto di memoria da ricostruire. Gli elementi prettamente thriller si fanno incisivi solo nell'ultima mezz'ora, a seguito di stravisti giochi temporali che cercano inutilmente di vivacizzare tre storie di donne depresse e sottomesse. Quando si entra nel vivo il film funziona pure bene, nonostante l'androfobia che emerge delle pagine del soggetto sovrasti talvolta la logica narrativa.

Didda23 15/03/17 11:52 - 2426 commenti

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Indubbiamente un thriller girato con bravura, avvalorato da una fotografia dalle tonalità plumbee che enfatizzano la componente drammatica della vicenda. Soggetto e sceneggiatura percorrono binari ampiamente battuti e la ricerca dell'originalità si manifesta in una costruzione narrativa a tempi sfalsati che, per il sottoscritto, nulla toglie e nulla aggiunge. Il corpo centrale è probabilmente il più debole, dopo un inizio interessantissimo che faceva presagire un risultato di estrema efficacia. La parte finale risolleva il tutto. Discreta la Blunt, eccellente Theroux.
MEMORABILE: L'incontro con Martha che ribalta le convinzioni della protagonista riguardo all'andamento della festa.

Galbo 19/04/17 05:49 - 12380 commenti

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Più che un thriller, il resoconto di una deriva esistenziale e del decadimento psico fisico di una donna. La figura più debole in apparenza è in realtà quella più forte e pervicace e il ribaltamento della prospettiva è il fulcro del film. I salti "temporali" aiutano nella comprensione della storia e sono condotti con efficacia. Molto brava Emily Blunt alle prese con un personaggio sgradevole e scorretto, interpretato con molta efficacia. Meno incisiva la prova degli altri attori, peraltro mal "serviti" dal mediocre doppiaggio italiano.

Redeyes 27/03/17 08:13 - 2443 commenti

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Un'emaciata Blunt attraverso il suo inutile pendolarismo cattura frammenti di vita che furono e nuove speranze. Dopo un incipit introspettivo si decide di virare, con un efficace gioco di flashback e cambi di prospettiva, verso un non originalissimo ma gradevole sviluppo attorno a un delitto. Ho apprezzato l'approfondimento dei personaggi e il finale, seppur non imprevedibile. Cast in forma e ottima scelta della fotografia e delle musiche.

Cotola 23/04/17 17:46 - 9009 commenti

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Il film che uno non si aspetta: funziona, infatti, meglio come dramma psicologico che come thriller. La discesa della protagonista nella disperazione, fin quasi a rasentare la follia, è abbastanza ben resa anche se manca di originalità. Gli andirivieni temporali sono però mal gestiti e creano confusione non permettendo di godere appieno della pellicola. Si resta comunque su livelli accettabili, nonostante una confezione patinata ed una regia priva di personalità e stile. Il finale però è di inqualificabile banalità. Pur con i suoi difetti, non male.

Kinodrop 3/08/17 18:52 - 2921 commenti

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Una confezione massimamente televisiva (anzi da soap opera) inutilmente patinata per un soggetto artificioso e contorto che mena il can per l'aia per 3/4 di pellicola; per non parlare del finale affrettato, tanto deludente quanto ovvio. Fastidiosi e confusionari gli scarti temporali che vorrebbero ravvivare l'interesse per la storia intrecciata delle tre protagoniste, la cui recitazione monocorde non riesce a dare un guizzo alla grigia e depressiva sequela di eventi. Musica interessante ed efficace che solleva un po' l'insieme dalla monotonia.

Hackett 14/11/17 19:07 - 1865 commenti

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Discreto thriller che compensa una prima mezz'ora lenta e tutto sommato confusionaria con uno svolgimento successivo intrigante, aiutato da un montaggio che permette alla spettatore di entrare in sintonia con il caos mentale della protagonista e con il suo dipanarsi. Buono il cast, che dona la giusta dimensione a personaggi ambigui e sempre in bilico. Regia diligente e visione gradevole.

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Ultimo 24/11/17 13:53 - 1653 commenti

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Un bel film, merito sopratutto dell'ottima prova della protagonista Emily Blunt, una donna alcolizzata lasciata dal marito che passa le sue giornate in treno. L'intreccio è piuttosto complesso, specie nella parte iniziale, ma mano a mano che la vicenda viene a galla lo spettatore rimane incollato allo schermo. Buona anche la prova del resto del cast per un film notevole, nel complesso.

Nando 26/11/17 23:57 - 3810 commenti

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Le aspettative erano abbastanza ampie, mentre alla fine si assiste a una pellicola inizialmente visionaria ma che conduce a un percorso quasi scontato. Indubbiamente vi è una bella confezione con le interpreti che possono trarre in inganno per la somiglianza, ma poi lo sviluppo narrativo segue un percorso noto. Brava la Blunt nella sua autodistruttiva interpretazione, il resto del cast vivacchia sindacalmente.

Manfrin 3/12/17 00:12 - 391 commenti

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Come spesso succede siamo di fronte a una deludente trasposizione cinematografica di un libro di buon successo. Mancano le atmosfere intriganti del thriller e i giochi di flashback si intersecano sin troppo creando una visione in parte confusa. La Blunt è comunque piuttosto brava e rende bene i problemi di alcolismo e depressione del suo personaggio. Si poteva fare meglio.

Pumpkh75 26/01/18 13:45 - 1740 commenti

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Riavvolgendo il nastro, l’intrigo giallo non è che fosse poi così inestricabile e pertanto diamo il merito a una sceneggiatura che intreccia e nasconde. La veste satinata con la quale si copre però gli impedisce, come invece la storia richiedeva, di insozzarsi con sporcizia e laidume, come se la Blunt fosse la bimba incauta alla quale la mamma tira la manica prima che cada nel fango. Attori in toto da sei e mezzo, con Luke Evans nel suo ruolo ideale di macho un po' rozzo e la Bennet che ricorda troppo la Lawrence più licenziosa. Solo discreto.

Anthonyvm 5/05/18 23:08 - 5637 commenti

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Più che buono questo thriller drammatico con un'ottima Emily Blunt nei panni della disturbata protagonista. La trama è lineare e disturbante, l'approccio contorto, fra flashback e ritorni al presente che giocano con lo spettatore, parallelamente alla confusione che regna nella mente della Blunt. Non un film perfetto (c'è qualche verbosità di troppo), ma il ritratto freddo e non eccessivamente noioso di tre donne con problemi diversi eppure irrimediabilmente legate fra loro. Riuscito e agghiacciante il colpo di scena finale.

Bubobubo 30/09/18 11:59 - 1847 commenti

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Buono, soprattutto nel non facile scandagliamento di una psiche femminile complessa e piagata da una serie di profonde delusioni esistenziali. Non è probabilmente casuale che i risvolti thriller siano tanto più riusciti quanto più legati al vissuto personale della protagonista e che il finale, tonitruante e graficamente roboante, sia probabilmente il punto meno interessante dell'intera operazione. Impianto narrativo adeguato e soluzione coerente del mistero. Emily Blunt in parte.

Festo! 23/12/18 11:59 - 83 commenti

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Un "thriller che annoia". Certo, l'affermazione è un ossimoro, ma ci troviamo di fronte a una gigantesca operazione sbagliata: se infatti la fotografia cattura l'attenzione e gli attori sono di alto livello, la sceneggiatura non regge assolutamente il confronto, colpa del ritmo lento e delle reazioni innaturali presenti in ogni personaggio. Così lo spettatore non prova empatia, perde l'interesse per la vicenda e infine si addormenta. Occasione sprecata è dire poco, peccato.
MEMORABILE: Megan che fa le considerazioni sulla sua vita per poi venire "colpita", "occultata" e "sepolta" dal destino...

Giùan 30/04/21 10:11 - 4539 commenti

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L'interpolazione del titolo (col treno per la nebbia) ma soprattutto l'abbondanza di letterario che pesa sull'intorcinarsi del racconto crea un associazione coi coevi lavori di Carrisi, col nostro giallista che però mostra più autonomia visiva dell'attore/regista americano. L'olezzo di trama e inchiostro incide particolarmente sul disegno dei personaggi che sembrano, loro sì tutti, descritti dal finestrino di un regionale. Di positivo c'è che è un film in sicuro crescendo, ma non si posson dimenticare l'urticante incipit, le trappole/esca per lo spettatore, le insensate incongruenze.

Enzus79 5/10/22 23:12 - 2873 commenti

I gusti di Enzus79

Tratto dall'omonimo romanzo. Una donna rimane coinvolta in un caso in cui indaga la polizia. Thriller fiacco nel quale l'imprevedibilità non rappresenta certamente un punto di forza. Piuttosto piatto, dai ritmi bassi, suspense e tensione che latitano. Tutto sommato il cast convince (meglio però in versione originale), con la Blunt che si conferma ottima attrice. Regia discreta.

Reeves 10/05/23 13:10 - 2172 commenti

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La storia è notevole, così come la sorpresa finale è costruita benissimo. I problemi del film sono nella regia, che pasticcia un po' tra flashback e scene lacrimose. Le interpreti femminili trionfano su quelli maschili, scialbi e senza spessore, per quanto la cosa possa essere considerata una scelta voluta. Comunque un film gradevole e sottile, piacevole da vedersi e che rimane impresso nella mente.

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Puppigallo 19/03/24 12:17 - 5258 commenti

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Discreta pellicola in cui l'elemento maschile è una sorta di contorno, come le patate. Qui tutto il lavoro, anche sporco, lo fanno le tre protagoniste, in primis la tormentata Rachel, intrappolata in un doloroso limbo fatto di alcol, invidia e dolore per ciò che ha perso. Purtroppo la pesantezza si sente; e alcuni passaggi appaiono superflui, creando un po' di confusione e minando non poco il ritmo di una vicenda che sì non fa dell'azione e dell'adrenalina il suo punto di forza, ma alla quale avrebbe giovato un po' più di ossigeno, per non rischiare di mandare in apnea lo spettatore.
MEMORABILE: La performance della protagonista, tra il patetico, l'obnubilato e il cocciuto; Come essere sicura di farsi ammazzare; Il colpo di grazia.
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