Una delle prime versioni cinematografiche di Jane Eyre (capolavoro di Charlotte Bronte) e certo ad oggi la più riuscita. Da segnalare la robusta direzione del futuro regista Disney, Stevenson (che i rumors davan coadiuvato in più parti da Welles); da ricordare la straordinaria coppia Orson (imponente e fosco)/Fontaine (delicata e tenace), la fugace presenza dell'allora enfant prodige Liz Taylor come di alcuni componenti del clan teatrale di Welles (lo sceneggiatore Houseman, Agnes Moorehead), il taglio espressionista di molte scene e la musica di Herrmann.
Bello sul piano visivo, è un dramma gotico con scnenografie da horror. Notevoli il castello e i cieli cupi. Si nota la presenza di Orson Welles non solo come attore, ma anche nelle inquadrature e nella fotografia espressionista. La trama è molto melodrammatica e in fondo superata, Joan Fontaine interpreta il ruolo a lei più congeneniale (quello della orfanella, angelica e buona in un mondo malvagio, dove ha sofferto sin da bambina). Un film che può interessare, oltre agli ammiratori di Orson Welles, anche chi ama l'horror anni 30 e 40.
MEMORABILE: Le luci che si vedono dalle finestre del castello.
Bel gioiellino dark, un melodramma gotico diretto e interpretato con assoluta maestria. Orson Welles è forse il miglior Rochester mai visto sugli schermi: burbero, non bello in senso stretto ma dotato di grande fascino e infinite sfumature. La Fontaine invece, per quanto brava a calarsi nel ruolo della dimessa governante, è un po' troppo bella per il ruolo di Jane. Pesano un po' gli anni su ritmo e musiche, ma per il restoè un film ancora oggi guardabilissimo. Fra gli sceneggiatori anche Aldous Huxley.
Riduzione (alla lettera: abbondanti le sforbiciate) del celebre romanzone, con ampio ricorso agli stilemi scenografici e visivi del gotico, sicché si è sempre in attesa che il melodramma sfoci nell'horror, e in effetti ce ne sarebbe pure qualche presupposto. Ovviamente a rubare la scena è Welles, che produce non accreditato il film e quindi ci mette senz'altro del suo oltre alla robusta interpretazione di Rochester. Un po' di polvere e qualche ragnatela però
Seconda trasposizione cinematografica per il romanzo di Charlotte Brontë che ha fatto palpitare tante fanciulle (me compresa), con una accentuazione del carattere da fiaba gotica, mentre Welles e Fontaine, entrambi più attraenti dei rispettivi personaggi letterari, costituiscono una perfetta coppia romantica per antitesi: lui imponente, cupo, iroso, lei minuta, luminosa, dolce ma determinata. Il cast conta anche due belle figure di cattivi (Daniell e Moorehead), fotografia e colonna sonora fanno il loro dovere, chi ama il romanzo non rimane deluso.
MEMORABILE: Il primo incontro fra Jane e Rochester nella brughiera, con il cavallo che si impenna
Joan Fontaine, Orson Welles e ancora altri in un classico letterario qui impresso da fosche atmosfere gotico-horror. Le disavventure della sfortunata orfanella paiono insormontabili, ma hanno il pregio di rafforzare il suo nobile animo. Il film si divide in due parti, quella dell'infanzia e l'altra che vede Jane come istitutrice del torvo castello dal torvo proprietario. All'attonita espressione della protagonista si contrappone il ghigno accigliato del suo partner, ma un finale catartico si prepara dietro l'angolo.
Piuttosto fedele al romanzo, è una buona trasposizione cinematografica (certo non la migliore) che si segnala soprattutto per l'atmosfera lugubre (principalmente durante le scene ambientate in collegio). Buono il cast (c'è anche una giovanissima Taylor nelle vesti della sfortunata Helen), in particolare Welles, perfetto nel ruolo del burbero, misterioso Rochester. La Fontaine, invece, per quanto vestita e pettinata in maniera modesta, possiede una bellezza troppo appariscente per incarnare la protagonista.
Riduzione (molto sfrondata) per lo schermo del romanzo di Charlotte Brontë che vanta Aldous Huxley tra gli sceneggiatori. Lo sforzo produttivo si concentra soprattutto sulla ricostruzione dell’atmosfera gotica e di mistero, con una narrazione ellittica ed effetti speciali forse datati ma di un certo impatto. Welles rende magistralmente la complessità del fosco Rochester, mentre la Fontaine, pur intensa, è poco credibile come Jane Eyre (definita insignificante, se non brutta, nel romanzo e nel copione). Ottime prove anche dal resto del cast, con menzione particolare per le bambine.
MEMORABILE: I titoli di testa; Brocklehurst diffama Jane in collegio; La punizione sotto la pioggia; Rochester apre la porta proibita agli invitati.
Espressiva trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Charlotte Brontë (si veda il titolo originale). Si entrerà in atmosfere gotiche, vagamente espressioniste, accompagnati da Joan Fontaine e Orson Welles (belle interpretazioni: lei vicina alla donna angelo, lui decisamente cupo). Ci si troverà in un elegante melodramma, velato di mistero, con qualche nota horror, dove chi si aspetta il fascino del clima d'altri tempi non resterà deluso. Mirato (anche efficace) il titolo italiano.
Notevole riduzione del capolavoro brontiano che rispetta sia il romanzo che le esigenze cinematografiche. Vicende che esordiscono con un forte sapore dickensiano per poi dilagare in un glorioso gotico romantico. Pregevole la resa estetica delle atmosfere, tese a esaltare l'oppressione delle pietre di Thornfield Hall, scabre come suo proprietario. Una tessitura lugubre e cruda amplificata da accurati tagli enfatici. Esemplare l'ombroso Welles che s'interfaccia con la composta raffinatezza della Fontaine. Ma anche la piccola Garner ci regala momenti di vero pathos. Emozionante.
MEMORABILE: La mano viva sulla mano morta; La fotografia; L'apparizione a cavallo di Edward; Gli occhi spiritati di Welles.
Peggy Ann Garner HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
«Tratto da "Jane Eyre" di Charlotte Brontë, il film è dominato dall'interpretazione di Welles che, dicono, ha messo lo zampino anche nella regia, accentuandone il taglio espressionista» (Film TV).
Dal 6 ottobre in dvd per Flamingo Video / Cecchi Gori.
Extra: Vieri Razzini sul film + Galleria fotografica + Biografie
CuriositàDaniela • 4/02/17 02:10 Gran Burattinaio - 5941 interventi
Nelle prime sequenze del film compare non accreditata Elizabeth Taylor, allora undicenne, nel ruolo di Elena, una dolcissima compagna della piccola Jane Eyre che con il calore della sua amicizia allevia le sofferenze da questa patite nell'Orfanotrofio in cui l'ha fatta rinchiudere la gretta zia.
Elena, già cagionevole di salute, muore poco dopo aver subito una assurda punizione che l'ha tenuta esposta per ore sotto la pioggia battente:
Curiosamente, Olivia de Havilland (sorella di Joan Fontaine), ha interpretato Charlotte Brontë (autrice di "Jane Eyre") in Appassionatamente (Devotion, 1946).
DiscussioneAlex75 • 15/02/21 13:32 Call center Davinotti - 710 interventi
Ci sono varie differenze tra il romanzo e il film. Nel romanzo, la signora Reed ha due figlie oltre a John. Helen (l’amica di Jane) muore di tubercolosi (e non in seguito al fatale castigo sotto la pioggia, che peraltro nel romanzo non è menzionato) mentre molte altre ospiti del collegio muoiono di tifo. Inoltre, Jane lascia il collegio a 18 anni, dopo aver svolto nell’ultimo periodo l’attività di insegnante (che nel film invece rifiuta).
Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: JANE EYRE (La porta proibita, 1943) + LETTER FROM AN UNKNOWN WOMAN (Lettera da una sconosciuta, 1948) - (2 Film su un unico Dvd). Lingue: Italiano, Inglese Sottotitoli: Italiano (forced) Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox) Extra: Trailers DNA Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.