Una fiction italiana ospedaliera che con ironia riesce a toccare temi importanti e delicati. Molto del merito della riuscita dell'operazione va a Mastandrea, che si conferma attore di spessore, convincente nelle parti drammatiche come in quelle più leggere. Talvolta si eccede nella caricatura nel chiaro intento di sdrammatizzare ma nel complesso la serie è godibile, con un buon finale, consolante ed educativo.
MEMORABILE: "Questo tumore mi ha salvato la vita".
Serie ben fatta, che affronta la tematica delle condizioni ospedaliere e altri temi pesanti con un'ironia quasi sempre riuscita e che stempera i momenti più drammatici con spiazzanti (e divertenti) tocchi grotteschi. Il cast è scelto bene e in stato di grazia: Mastandrea sa ben giostrarsi tra le due anime del prodotto e ha di supporto ottimi attori come Tirabassi, Catania e Bruschetta. Leggermente meno in parte Calabresi. Qualche momento prevedibile, ma un buon risultato.
Il terreno “minato” di un prodotto di finzione dedicato a malattie e malati viene brillantemente aggirato da una breve serie italiana ben fatta che si caratterizza per il buon livello della sceneggiatura che affronta argomenti serissimi con un approccio sospeso tra l’ironico e il drammatico, mettendo sempre al centro la persona e fissando un punto fermo per una non banale riflessione. Ottima è completamente credibile la prova di Valerio Mastandrea, attore ormai capace di misurarsi agevolmente con ogni genere.
Il regista ripercorre attraverso questa fiction un tratto drammatico della propria vita cercando di unire la leggerezza di Boris con una tematica che non ha niente di leggero, operazione complessa e riuscita a metà. La realtà ospedaliero-oncologica viene trattata attraverso una serie di figure che stentano a uscire dal genere comico/macchiettistico (seppur ben interpretate e riuscite); purtroppo l'ombra di una malattia così grave non può essere aggirata ed è inevitabile cadere nel patetico anche involontario. Da vedere sì, ma toccando ferro.
MEMORABILE: L'alto tasso di musica deprimente; L'oncologo e il tristo mietitore; La dieta secondo troppi; "Quello... sono i vasi".
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Mattia Torre è prematuramente scomparso oggi.
Era famoso soprattutto per essere stato uno dei tre autori della serie Boris.
Aveva solo 47 anni ma era malato da tempo.