La famiglia Bélier - Film (2014)

La famiglia Bélier
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un premio per il coraggio d'aver giocato la carta della commedia (per quanto dai toni concilianti e buonisti) portando in scena una famiglia di sordomuti: lo sono il padre (Damiens), la madre (Viard) e il figlio (Gelberg); l'unica a parlare è la figlia adolescente, Paula (Emera), non a caso la protagonista ed elemento di contatto tra la normalità quotidiana della scuola e l'eccezionalità della situazione nella fattoria in cui vive. La scelta è quella - furba ma assai poco logica - di farle dire a voce quel che contemporaneamente comunica a gesti ai familiari ripetendo in aggiunta le loro domande in modo da permetterci di seguire i dialoghi con meno sottotitoli possibile. Il risultato è piuttosto...Leggi tutto artificioso, salvato fortunatamente dalla naturalezza e dalla disinvoltura con cui Louane Emera riesce a gestire la situazione, donando alla sua Paula Bélier la spontaneità necessaria a impostare il personaggio chiave, la contadinotta poco disposta ai compromessi, quasi da subito adocchiata dal professore di musica (Elmosnino) per la sua straordinaria voce. L'obiettivo di questi è di accompagnarla fino a Parigi a un concorso canoro dove non è mai riuscito finora a presentare una propria allieva dotata delle caratteristiche vincenti. Capisce come Paula possa aiutarlo e le va incontro, ne accetta la spigolosità del carattere e la "accoppia" con un altro giovane promettente (Bergala) del suo corso, che presto se ne innamora. Questo per quanto riguarda la parte scolastica; quella familiare ci fa invece conoscere la singolarità di padre e madre soprattutto, con la seconda in possesso di una vitalità e di una prontezza di spirito notevoli che ne fanno la figura più brillante, per quanto non la principale. Merito alla Viard quindi per aver azzeccato il ruolo più di un Damiens che al contrario non riesce a lasciare il segno; tranne forse quando si fa intervistare dalla tv chiamata perché si vuol candidare a diventare sindaco della sua cittadina ("Se ce l'ha fatta Obama a diventare presidente da nero perché non dovrei farcela io solo perché sono sordomuto?"). Lo scambio a tre con la figlia è una delle cose più riuscite del film, che per il resto si limita a raccontare con delicatezza e garbo una storia a dire il vero non troppo interessante, come se il tutto facesse da semplice aggancio a quello che è lo spunto principale: il rapporto tra i due mondi diversi e separati di chi, pur affrontando l'handicap senza alcun complesso di inferiorità, resta comunque impossibilitato a percepire purtroppo allo stesso modo quanto gli accade intorno. Per questo indubbiamente commuove il momento del provino, che utilizza un espediente furbo per riavvicinare i due universi. Dispiace l'assenza di battute che avrebbero facilmente potuto rendere più spassoso il tutto, si nota un eccesso di sentimentalismo che si mescola talvolta a una certa ruffianeria bonariamente ricattatoria.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/03/15 DAL BENEMERITO MATALO! POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/04/20
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Redeyes 11/04/15 20:19 - 2442 commenti

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Fa quasi rabbia pensare che i francesi con un soggetto furbetto, una bella ragazzina in erba e piacevoli canzoni riescano in quello che noi finiremo per svilire o sbiancare del suo colore, calore. La famiglia, per quanto molto macchiettistica, accattiva e non solo commuove in certi frangenti ma fa anche sorridere. Belle le parti cantate, i dialoghi non sono troppo scontati e anche un finale non brillante non finisce per rovinare tutto.
MEMORABILE: Le provi canore; I genitori dal medico con Paula a tradurre.

Matalo! 30/03/15 08:18 - 1378 commenti

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Abbiamo due Cenerentole in sala: la seconda è Paula, figlia di sordomuti che parla e canta e si fa un mazzo tanto tra mucche e formaggi. Terribile vero? Non fosse che in realtà per buona parte il film è disimpegnato, onesto, accattivante, sceneggiato con velocità e con qualche momento non da poco. Ottima la giovane protagonista, bellezza ancora in boccio. Il finale è risolto nella maniera peggiore, forse, ma non inquina le buone cose del film, che tratta con disinvoltura il mondo dei sordomuti.
MEMORABILE: Al concerto il regista ci fa provare in prima persona cosa "sente" un sordomuto.

Lou 6/04/15 00:11 - 1119 commenti

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Commedia francese riuscita, che tratta in modo furbo ma indubbiamente originale il tema del "diverso", in questo caso una famiglia di sordomuti a eccezione della figlia adolescente Paula, studentessa tuttofare e interprete del linguaggio dei segni (la debuttante Louane Emera). Il talento della ragazza nel canto creerà scompiglio nel delicato equilibrio familiare. Pur caricaturale in alcune scene di vita rurale e nei siparietti di politica locale, il film offre scene davvero coinvolgenti, in particolare la commuovente audizione finale.

Macbeth55 26/04/15 13:20 - 34 commenti

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Quando nei soggetti cinematografici si affronta il mondo degli handicap si corre il rischio di strafare per favorire patetismi o l'esasperazione stessa della normalità. Qui l'argomento è trattato con dolcezza, rispetto e soprattutto misura, con il contributo di un cast perfettamente all'altezza. Forse il ritmo è leggermente lento e talvolta brumoso, come la stessa fotografia e il finale un po' prevedibile, ma la sensazione è quella di un prodotto intelligente e molto ben confezionato.

Daniela 1/05/15 14:18 - 12606 commenti

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Madre, padre e fratello sono sordomuti, la ragazzina protagonista invece non solo ci sente benissimo ma ha anche una voce meravigliosa. Il suo insegnante di canto vorrebbe farla ammettere ad una prestigiosa scuola parigina, ma questo significherebbe lasciare la famiglia campagnola... Commedia che cerca di bilanciare divertimento e commozione, bene interpretata e abbastanza pudica nell'affrontare i problemi dei non udenti. Il risultato però risulta troppo edulcorato per convincere pienamente. Banale la storia dell'amore adolescenziale, piuttosto ruffiano l'epilogo.

Ryo 5/05/15 11:22 - 2169 commenti

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Ampiamente e aspramente criticato dalla comunità sordumuta francese. Ammetto di non essere esperto della cultura e dello stile di vita dei sordomuti, quindi il mio superficiale parere risulta positivo. C'è una sceneggiatura originale che esplora vari aspetti della vita sociale, della famiglia e della politica. E gli argomenti che vengono trattati spaziano dalla musica, gli amori adolescenziali, le insicurezze e il peso data dalla paura del cambiamento. Momenti di grande ilarità ma anche di commozione.
MEMORABILE: Durante il saggio, la scena con l'audio ovattato... da lacrime.

Myvincent 19/06/15 20:41 - 3722 commenti

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Una ragazza dal cuore d'oro non sa ancora di avere un'ugola, anch'essa d'oro, ma la strada verso il successo sarà cosparsa di spine. Il film è una specie di fiaba adolescenziale con scopi didattici, colorata e vivace, più rivolta a un pubblico giovanissimo che altro. Buono per passarci qualche ora in allegria, nulla di più.

Galbo 10/07/15 20:11 - 12372 commenti

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Pellicola francese su una famiglia di agricoltori quasi tutti (tranne la figlia) sordomuti. Un argomento interessante quello delle famiglie con portatori di handicap che il film "gestisce" con i toni della commedia scanzonata, edulcorando probabilmente la realtà e sottacendo i disagi della situazione. Il film è comunque maggiormente riuscito nella caratterizzazione dei personaggi, in quanto la vicenda, al netto dei toni briosi, non è particolarmente interessante anzi appare assai convenzionale e povera di spunti, oltre che parecchio prevedibile.

Gabrius79 18/02/16 23:20 - 1420 commenti

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Una commedia francese dai toni a volte briosi e a volte fin troppo zuccherosi che racconta le vicissitudini di una famiglia di sordomuti a eccezione della figlia (che è un po' l'asse portante del film). Può far commuovere in alcuni momenti perché spesso viene toccata la corda dei sentimenti. Peccato che a volte il film rallenti e ceda spazio alla noia.

Nando 26/04/16 13:26 - 3806 commenti

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Una famiglia sordomuta con un'unica figlia in grado di comunicare correttamente con il mondo esterno e la sua passione per il canto. Una commedia francese con qualche venatura melodrammatica che ha il pregio di affrontare il problema della disabilità con leggerezza; forse in alcuni frangenti appare troppo critica nella riluttanza dei sordomuti, tuttavia si segue con piacere. Finale ruffiano.

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Xamini 5/09/16 12:49 - 1244 commenti

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Non particolarmente strutturata nella vicenda, questa commedia tutta francese ben si guarda dall'affrontare i problemi dei sordomuti (pur parlando per buona parte della sua durata la loro lingua), ma costruisce una storia leggera, sui toni del sorriso, sui volti simpatici del cast e sulla voce notevole della protagonista, in bilico tra i propri doveri e un volo da spiccare. Non aspettatevi colpi di scena, stravolgimenti, annotazioni o slanci clamorosi: non è il suo proposito.

Parsifal68 17/10/16 08:43 - 607 commenti

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In una famiglia di agricoltori sordomuti, l'unica "normale" è l'adolescente Paula che ha una voce melodiosa. Spinta dal suo maestro di canto, avrà la sua chance e non la mancherà. La ricerca di una vita diversa da quella segnata ha i colori tenui di una graziosa e dolce ragazzina che lotta disperatamente per il sogno della vita. Bella commedia francese che in superficie sembra Il tempo delle mele, ma che poi affronta temi molto forti quali la diversità, la lotta per i propri ideali, l'adolescenza, il tutto condito dalle canzoni stupende di Sardou.

Bruce 1/10/19 12:18 - 1007 commenti

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Commedia francese girata in campagna dove una ragazzina con padre, madre e fratello sordomuti non solo ci sente ma sorprende tutti per l'abilità nel canto. Il film ha il tono evidente della favola, ovviamente a lieto fine. La colonna sonora è giusta e apprezzabile. Buona la scelta di trattare con allegria e leggerezza il tema della disabilità. Notevole la caratterizzazione dei personaggi. Vedibile.

Didda23 30/03/20 11:02 - 2424 commenti

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Gradevole commedia francese che non sfrutta in chiave politicamente scorretta il tema della disabilità (alla Quasi amici, per intenderci), spostando l'attenzione sulle vicende della giovane protagonista. La musica è tema fondante dell'opera e la brava Emera (scoperta tramite un talent) si cimenta in pezzi deliziosi tratti dall'opera di Sardou. Buono il ritmo narrativo e sceneggiatura che si destreggia bene fra la commedia e il musicale, con qualche scheggia di pura comicità davvero significativa. Finale prevedibile, ma che arriva dritto dritto al cuore.
MEMORABILE: La Emera che si rifiuta di tradurre le parole del padre; L'allergia al lattice; "Je vole".

Pigro 9/04/22 09:22 - 9624 commenti

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Una famiglia di sordomuti con una figlia non solo udente ma anche con notevole talento canoro, che fa emergere fratture e moltiplica affetto. Ma bando alla troppa serietà: il tema forte e ben focalizzato, che pure arriva a momenti intensi d’emozione, è felicemente immerso in una commedia che riserva scene spiritose, ironiche, divertenti, satiriche (il padre aspirante sindaco), senza voli stratosferici ma con un buon equilibrio complessivo che rende intelligentemente godibile il film a tutti i livelli e da tutti i pubblici.

Giùan 20/04/22 17:53 - 4528 commenti

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Il film ciurla programmaticamente nel manico del sentimentalismo, prestando il fianco quasi senza soluzione di continuità alle convenzionalità cinematografiche ancor prima che socio-politiche d'una rappresentazione ormai canonizzata dell'handicap che, ci viene eloquentemente sottolineato, può essere affrontato senza piagnistei, sostituiti però da qualche piagnucolio e da talune crasse risate (peculiarmente francesi). Di buono ci sono tuttavia il canzoniere di Sardou (che contribuisce con levità al pathos della commozione), la talentuosa bellezza della Emera, la simpatia di Elmosnino.

Paulaster 1/06/22 09:56 - 4375 commenti

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Ragazza studia per entrare in una scuola di canto. Commedia che abbina melodrammi adolescenziali con la presenza nel quotidiano dei familiari sordomuti. L’approccio è bonario e anche di più nella candidatura politica del padre (che si perde peraltro per strada). La relazione amorosa è poco naturale nello svolgimento (anche per il fratello) e non si notano particolari capacità canore nel ragazzo. Gli attori riescono con la giusta dose di mimica a simulare l’handicap. Decisamente più emozionante il remake Coda.
MEMORABILE: La musica a palla in macchina; Gli insulti ai cittadini durante la riunione; Lo shock anafilattico.

Silvestro 16/06/22 23:42 - 357 commenti

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Idea originale e ritmo scoppiettante fanno di questo film francese un vero gioiellino nella prima ora. Poi la pellicola inizia a piegare verso binari più scontati, tanto che già a una mezz'oretta dalla conclusione si capisce come la storia andrà a finire. Poco male, rimane comunque la soddisfazione di aver visto un prodotto fresco e ben interpretato capace di offrire vari spunti di riflessione.

Gottardi 19/07/22 09:25 - 394 commenti

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Genitori sordomuti un po' stile agreste hippie crescono due figli adolescenti in modo anticonvenzionale ma ciò non impedisce che si sviluppino contrasti tipici dell’età adolescenziale. Risate sorrisi e lacrimucce in questa commedia francese ben riuscita, un po' familiare e un po' liceale, che pur non inventando nulla di trascendentale ha dalla sua una galleria di bei personaggi simpatici; si tifa e la storia scivola via piacevole sotto la stupenda colonna sonora con brani di Michel Sardou. La Emera ha una bella voce e anche una bella recitazione.
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  • Curiosità Redeyes • 23/04/15 10:38
    Formatore stagisti - 950 interventi
    La protagonista Louane Emera, al suo esordio cinematografico, è stata scelta direttamente dal regista che l'aveva apprezzata come semifinalista di The Voice edizione francese.
    Louane, per la sua interpretazione, si aggiudica un premio Cesar come migliore promessa femminile, ed un premio Lumière come miglior rivelazione femminile.