La collina dei morti viventi - Film (1979)

Sgangheratissimo horror con notevole prologo preistorico, parte centrale da commedia leggera e finale horror con tanto di zombi e raggi laser, il tutto condito con squartamenti alla Romero, stregoneria trash e addirittura un tentato stupro a bordo di un furgone (che perde i freni come quello di Io sto con gli ippopotami). Fotografia un po' sovraesposta e montaggio non disastroso, ma cast da urlo, con un papà-demone dall'esilarante mimica facciale, splendido quando appare in mutandoni paleolitici in mezzo al delirio finale. Puro grindhouse.

Un film dell’orrore decisamente modesto il cui regista dimostra di non saper maneggiare i canoni del genere, spesso mescolandolo ad altri ma senza le dovute accortezze. Il commento musicale è tra gli aspetti peggiori in quanto drammaticamente inadeguato e fuorviante. Pretestuoso anche il titolo italiano che vuole richiamare alla mente le opere di George A. Romero non avendone, però, i numeri. Difficile seguire la storia, talmente sono vacue le battute; si finiscono per perdere il filo del discorso e la dovuta attenzione.