Nello sforzo di trasporre stilemi neo noir del cinema USA a situazioni e ambienti tutti italiani, la pellicola di De Feudis, ineccepibile nella forma, OST compresa, finisce però per marginalizzare la vicenda di rapimenti e omicidi di giovani donne alla base della storia per promuovere il recitativo troppo stilizzato di Argentero, contrapposto a un Acquaroli nel ruolo del poliziotto risoluto nella sua caccia. Così, mentre l'approccio freddo funziona, il prosieguo, compreso il finale, scivola via senza emozionare. Penalizzato in certi momenti dal sonoro in presa diretta.
Moras è una guardia carceraria dai turni massacranti e da un passato difficile le cui conseguenze sono visibili nel suo volto esausto, segnato, contratto. Sono panni inediti quelli indossati in questa pellicola, in cui il sorriso sornione al quale Argentero ci aveva abituati non farà mai capolino. Le atmosfere torbide ben si sposano con le terre sarde brulle e inesplorate, desolate e desolanti. Buona anche la fotografia. Mediocre, invece, la trama, in cui la sceneggiatura non annoia ma non decolla mai veramente. Discreto nel complesso, senza grandi guizzi.
A una guardia carceraria dal passato burrascoso viene affidato il compito di sorvegliare uno spietato assassino che non si è fatto scrupoli a eliminare una povera ragazza. Le cose però prendono una piega inaspettata quando questi si trova incastrato in qualcosa di più grande di lui. L'ambientazione sarda fa la differenza e Argentero qui si districa abbastanza bene in un ruolo a lui inedito. La trama è abbastanza articolata e i personaggi sono in parte ma la sensazione è che manchi quel qualcosa che faccia fare il salto di qualità alla pellicola. Finale un po' stiracchiato.
Dall'omonimo romanzo di Maurizio Maggi, un thriller abbastanza originale per gli standard italiani, le cui dinamiche ripercorrono piuttosto prodotti made in Usa come Il fuggitivo. Gli aspri paesaggi della Sardegna rappresentano una buona cornice, il ritmo è serrato e in un ruolo impegnativo anche dal punto di vista fisico Argentero se la cava bene, al pari di Dell'Anna determinata giornalista e Acquaroli disilluso commissario; peccato che al tirar delle somme la storia dei rapimenti e degli omicidi delle ragazze non venga approfondita al meglio. Qualche dialogo in sardo di troppo.
Ambientazione sarda per un thriller che vede un appartenente della polizia penitenziaria coinvolto in una situazione abbastanza intricata e finanche pericolosa. Discreto ritmo con sviluppo narrativo piacevolmente scontato ma comunque dignitoso. La tratta delle ragazze rapite rimane lievemente sotto traccia nonostante un inizio che voleva condurre a una soluzione. Argentero onesto, Acquaroli convincente e Dell'Anna poco Patrizia.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.