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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/02/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 5/02/07 14:11 - 3790 commenti

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Film di Pietro Germi che deve molto al neorealismo. E' la storia di una rapina compiuta all'interno di uno stadio di calcio ad opera di 4 incensurati. Mano a mano ci vengono presentati i personaggi spiegandoci i perché del loro gesto e mostrandocene il destino. Considerato, a ragione, un Germi minore, resta comunque un discreto film drammatico che risente inesorabilmente del mezzo secolo abbondante passato.

Homesick 16/06/08 17:56 - 5737 commenti

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Per raccontare la malasorte di quattro poveracci che si improvvisano fuorilegge, Germi si richiama al b-movie poliziesco-noir statunitense, ma i contenuti restano quelli dell'analisi neorealista della società (alla sceneggiatura, non a caso, collaborano Fellini e Pinelli). La crudezza della scena dello strangolamento al porto non si dimentica facilmente.

Renato 6/04/09 11:54 - 1648 commenti

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Germi inizia il film come un poliziesco vero e proprio, salvo poi concentrarsi sulle storie personali dei 4 protagonisti della rapina allo stadio (sequenza notevole, che apre il film), approfondendone la psicologia. Se si esclude qualche concessione alla retorica, come la voce fuori campo che magnifica il lavoro delle forze dell'ordine, è un buon film, teso e svelto, che si fa seguire con piacere e con almeno una sequenza memorabile che non posso citare per non contravvenire alla terza sacra regola davinottica.

Cotola 6/08/09 14:32 - 9043 commenti

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Mescolando suggestioni noir (di stampo francese ed americano) a intenti realistici, Germi costruisce un discreto film dal ritmo abbastanza sostenuto e dalle buone caratterizzazioni psicologiche dei personaggi. Peccato però che a tratti indulga un po' troppo nella retorica e cerchi la facile emozione. In ogni caso tecnicamente molto valido. Non male ma una maggiore sobrietà gli avrebbe sicuramente giovato.

Il Gobbo 9/09/10 09:15 - 3015 commenti

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Teso para-poliziesco di Germi (sceneggiato anche da Fellini) con un piede sul suolo patrio ma l'altro saldamente piantato in prossimità della RKO e degli altri studios americani produttori dei grandi noir della storia. Dall'italianità deriva qualche difetto (ma anche la sostanziale credibilità dei personaggi), dal gusto "americano" i pregi formali. Buono.

Pigro 23/03/12 10:55 - 9666 commenti

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Quattro criminali improvvisati fanno una rapina allo stadio, ma la polizia è sulle loro tracce (da qui il titolo ridicolmente roboante). Più lacrimoso che drammatico, più moralista che poliziesco, il film (scritto da Fellini, ma con echi del grande noir americano) ha buoni spunti (gli sfigati che innescano un meccanismo più grande di loro e, da perdenti, soccombono), ma scivola nella retorica, certamente ispirata dalla volontà di descrizione post-neorealista della miseria diffusa nel paese, ma ugualmente intrisa di fastidioso patetismo.

Saintgifts 9/04/13 15:09 - 4098 commenti

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Da chi si deve difendere la città? Dai poveri, dai disperati? Film ambiguo, sicuramente non voluto con questo intento. I veri cattivi rimangono in circolazione, gli sfortunati che si improvvisano rapinatori, come tutti gli improvvisati, vanno incontro a un triste destino. Solo un barlume di speranza lasciato aperto per i giovani. In rilievo le forze dell'ordine e la macchina della giustizia che, a dire il vero, con poca fatica e con aiuti determinanti, compiono il loro lavoro. Buono l'inizio fulminante, per virare poi nelle fatiscenze di vita.
MEMORABILE: I costumi sono visibilmente invernali, in contraddizione con il grano maturo nei campi; Germi appare nella foto dove c'è Guido, il professore.

Galbo 3/08/13 23:36 - 12392 commenti

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Un po' neorealista, un po' noir, il film di Germi sembra indeciso sulla strada da percorrere tanto che alla fine esagera i toni adottando una narrazione troppo melodrammatica. Il film è comunque apprezzabile per la buona caratterizzazione dei personaggi e l'efficace ricostruzione ambientale. Imperfetto.

Rufus68 16/10/18 23:50 - 3842 commenti

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Inizio ardito per un noir: l'elemento centrale, la rapina, generatrice di tensione, è già stata assolto. Il prosieguo si sviluppa, quindi, illuminando le varie e ben assortite psicologie dei personaggi: lo sportivo fallito, il giovane, l'intellettuale glaciale, l'uomo timoroso per la famiglia. Germi conduce la ricognizione con stile, eccedendo, però, nel crossover di generi: il noir, appunto, di taglio americano, il realismo sociale, il melodramma, tutte ispirazioni ch'egli amalgamerà con felice sintesi nella produzione successiva. Incompiuto.

Zampanò 19/12/20 16:55 - 381 commenti

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Già il titolo non è molto azzeccato, buttato lì per un film vago non tanto nei caratteri (scritti da Flaiano e Pinelli) quanto negli intenti. L'umanità disperata è sì in primo piano - Germi non lesina inquadrature strette - ma il pentimento immediato post-rapina degenera in autodistruzione quasi meccanica. Nessuno ride né sorride se non di scherno, regola osservata così rigidamente da apparire teoretica. Baldini macera bene il personaggio più tragico, l'ex calciatore; Tozzi e Maggio senza squilli; Muller la smorfia più patetica. Sottoutilizzata la Lollo. Non il Germi migliore.
MEMORABILE: I ragazzini riconoscono il calciatore azzoppato; Il ritratto al ristorante.

Pietro Germi HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Divorzio all'italianaSpazio vuotoLocandina Sedotta e abbandonataSpazio vuotoLocandina Gioventù perdutaSpazio vuotoLocandina Signore & signori

B. Legnani 17/04/21 19:23 - 5532 commenti

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Commistione fra noir e neorealismo. Film ben più di Germi che degli attori, non solo perché manca un vero protagonista (notare che la Lollo, primo nome dei crediti, resta in scena per meno di dieci minuti), ma perché la resa attorale, ad esclusione del sensibile Tozzi, non è particolarmente notevole. Notevole invece è la capacità di gestire la trama, le inquadrature e le ambientazioni. Ne esce un film breve, ma sempre teso, un po' retorico, ma sempre efficace, che testimonia il magistero di Germi pure nelle piccole cose, come quando Paolo ritarda la fuga per nostalgìa dello stadio.
MEMORABILE: Il virtuosismo dell'inquadratura nel suicidio fra i campi.

Nicola81 4/01/24 10:11 - 2857 commenti

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Firme illustri in sceneggiatura (Fellini, Comencini, Pinelli e Mangione) per questa commistione tra noir d'oltreoceano e neorealismo italiano in cui i criminali non hanno alcuna fascinazione o alone romantico, ma sono soltanto dei disperati che provano a uscire da una grama esistenza. A tratti affiora il patetico, ma il ritmo svelto, il pathos drammatico e l'ottima rappresentazione ambientale rendono la visione piacevole. Corretta la prova del cast (Muller ha il personaggio più intenso, Tozzi quello più insipido), musiche di Rustichelli. Titolo enfatico ma poco pertinente.
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  • Curiosità Undying • 9/08/09 10:53
    Risorse umane - 7574 interventi
    Paul Muller, un attore per ogni genere
    L'arrivo in Italia, raccontato da Paul Muller.

    "Io sono europeo.
    sono nato per caso in Svizzera, genitori francesi e mi sono sempre sognato l'Europa prima che esistesse.
    Sono venuto in Italia perché dovetti fare una commedia di Soave Cru a Parigi.
    La troupe del teatro dovette andare in Egitto... non ci andò e fu spostato tutto di due mesi.
    Allora venni a Roma e cominciaia a lavorare... a lavorare in Fabiola, con un buonissimo contratto, ma non facevo niente.
    Ho fatto un film con Totò (Totò cerca moglie, n.d.r.).
    Si arriva in studio e dicono: "Si fa in presa diretta".
    Mi è preso paura: sbaglia una volta, due, tre o quattro volte.
    Bragaglia era nervoso.
    A un certo momento Totò dice: "Io sono stanco. Possiamo fare una pausa?"
    Bragaglia: "Sì, andate al bar."
    A un tratto sento: "Muller! Aspetti!"
    Era Totò che era ancora nello studio e mi dice: "Tu il testo lo sai, c'hai soltanto paura. La presa diretta è una grande bufala, perché credo che non saprebbero nemmeno farla. Dobbiamo fare delle prove.
    Vieni qui adesso facciamo la scene tre o quattro volte insieme
    "
    L'abbiamo fatta ed è andata benissimo.

    La città si difende è uno dei miei film preferiti.
    Verso la fine del film c'era una scena al porto fluviale, di notte; faceva freddo, c'erano quattro banditi intorno.
    Ogni volta che provavo ad alzarmi mi buttavano giù: più di 30 volte si è ricominciata la scena... ogni volta mi buttavano giù.
    Non ce la facevo più.
    Ho detto a Germi: "Io non la giro più!"
    Ci siamo detti un sacco di parolacce, abbiamo litigato.
    Alla fine l'abbiamo fatta.
    Il direttore di produzione mi ha portato verso la macchina.
    Germi mi chiama: "Muller, stasera non vai con l'autista, ti porto io a casa."

    Fonte: Stracult light / 3 agosto 2009

    Sotto: un giovanissimo Muller ne La città si difende

  • Discussione Kaciaro • 11/02/10 18:30
    Galoppino - 506 interventi
    si anche a me ha ricordato il film di Kubrick, a tratti quello di Germi e' anche piu' intenso anche se la macchinazione di quello di kubrik e' spettacolare
  • Discussione Zender • 27/02/10 09:53
    Capo scrivano - 47783 interventi
    Vero. Corretto, grazie.
  • Homevideo Il Gobbo • 9/09/10 09:19
    Segretario - 762 interventi
    Pubblicato in dvd dalla Ripley/RHV
  • Discussione Pigro • 23/03/12 10:58
    Consigliere - 1661 interventi
    Occorre fare una lieve modifica a un attore: Enzo Maggio. Il nome è giusto, ma qui si tratta del figlio di Enzo Maggio, che - ahimè - ha lo stesso nome. Non ho ancora capito bene chi ha fatto cosa, ma Enzo Maggio (il padre, nato nel 1902) ha fatto tantissimi film, mentre Enzo Maggio (il figlio, che non so quando è nato) ha fatto questo interpretando per l’appunto un teenager. Quindi, nonostante il nome nei titoli sia “Enzo Maggio” e basta, sarà il caso di aggiungere “jr” nella nostra scheda, proprio per evitare che si possano sovrapporre i due attori. Quindi: sostituire Enzo Maggio con Enzo Maggio jr. Tra l’altro è difficile districarsi nella filmografia di padre e figlio, vista l’omonimia: l’unico altro film sicuramente con Enzo Maggio jr che ho trovato è Pari e dispari (dove però nella scheda sul Davinotti non compare proprio).

    Inoltre è segnato due volte uno stesso attore: Paul Muller. Quindi anche qui c'è da correggere.
  • Discussione Zender • 23/03/12 13:30
    Capo scrivano - 47783 interventi
    Il problema esiste da sempre per tutti gli omonimi. Perché se anche tu qui puoi chiamarlo Enzo Maggio jr, se Imdb li dà entrambi con lo stesso nome l'equivoco si ripeterà sempre, in futuro, dal momento che non abbiamo personale che si dedichi a controllare ogni inserimento nuovo di film...
  • Discussione Pigro • 23/03/12 15:08
    Consigliere - 1661 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il problema esiste da sempre per tutti gli omonimi. Perché se anche tu qui puoi chiamarlo Enzo Maggio jr, se Imdb li dà entrambi con lo stesso nome l'equivoco si ripeterà sempre, in futuro, dal momento che non abbiamo personale che si dedichi a controllare ogni inserimento nuovo di film...

    In effetti, è un gran casino. Per capire il problema basta vedere su Imdb la pagina di Enzo Maggio: http://www.imdb.com/name/nm0535982/ Anche sorvolando sul fatto che a 50 anni non può aver fatto il teenager in "La città si difende" (che è la ragione per cui mi sono insospettito), la cosa più surreale è che dopo morto, nel 1973, risulta aver recitato ancora in 13 film! Lì, in realtà, il problema è ancora un altro, perché vengono accreditati a Enzo Maggio i film di Vincenzo Maggio (che non è Enzo Maggio jr., in quanto nato nel 1950), visto che in realtà il vero nome di Enzo Maggio (senior) sarebbe... Vincenzo Maggio! C'è da impazzire: praticamente tre attori con lo stesso nome, in periodi diversi, che per Imdb (e molti altri) diventano un unico attore versatilissimo e soprattutto estremamente longevo......
  • Curiosità Fedemelis • 6/10/13 23:10
    Fotocopista - 2138 interventi
    La partita durante la quale avverrà la rapina è Roma-Juventus del 30 aprile 1950, 34° giornata di Serie A 1949/1950 e terminata 1-0. Partità già utilizzata per il film L'inafferrabile 12 (1950). Prima dell'uscita dei ladri dallo stadio ci viene mostrato il gol della Roma.


  • Curiosità B. Legnani • 18/04/21 19:37
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Nella foto che permette l'identificazione di Guido (Muller) si nota, sulla sinistra, lo stesso Germi:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/citsi1.jpg[/img]
  • Discussione B. Legnani • 23/01/23 13:50
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    In relazione ai post precedenti, segnalo che  questo Maggio junior nacque a Napoli il 5 aprile 1934 e scomparve a Roma l'11 novembre 2003: era fratello di Domenico e figlio di Dante (1909-1992), a sua volta fratello di Enzo (1902-1978). Fonte: thrillingforum.
    Lavorò lungamente come attore di contorno con Spencer e Hill, per cui è l'Enzo Maggio che non va confuso con l'omonimo celebre.
    Ultima modifica: 23/01/23 15:37 da B. Legnani