La città dei mostri - Film d'animazione (1993)

Un'animazione di altissimo livello, in stile Miyazaki, ci apre le porte del soprannaturale in una città letteralmente alla mercè di creature demoniache, pervasa dal maligno. La protagonista combatterà una battaglia personale iniziata anni addietro dal padre per liberarla dal male. I disegni sono eccellenti, specie quelli dei mostri, l'azione unita all'avventura gli ingredienti principali. Tra colpi di scena e la presa di coscienza di nuovi poteri lo spettacolo è assicurato. Yoshiaki Kawajiri un autentico talento.

Dopo La città delle bestie Kawajiri torna a parlare di guerre e mostri attraverso lo sguardo di un’eterea protagonista, si immerge in un mondo sotterraneo e post apocalittico e dischiude il suo film in un happy ending che però odora di utopia. Un monster movie violento, persino contemplativo, capace di catturare l’attenzione di chi lo osserva grazie anche alla minuziosa e accurata animazione.

Ambientato in mondo divenuto una discarica di mostri e detriti, è un  anime notturno e visionario, con scenari cupi, fatiscenti che sono un piccolo prodigio pittorico. Monodimensionale, invece, la caratterizzazione dei personaggi principali. Tra realtà e utopia Kawajiri apre ancora una volta le porte del body-horror trascinandosi nel suo immenso, personalissimo microcosmo immaginario.