Giovane vedova di guerra si trasferisce in una piccola cittadina della costa con l'intenzione di trasformare un edificio abbandonato in una libreria... Confezione curata, cast di pregio, bei paesaggi di Suffolk, una trama fatta apposta per edificare lo spirito e muovere a commozione: il risultato, in barba ai numerosi riconoscimenti ottenuti, è un film che sguazza nella carineria, accentuata dall'insopportabile voce off e da uno stile shabby chic studiato a tavolino (vedere l'interno perfetto della libreria). La stucchevolezza prevale sui pregi formali.
Una vedova si trasferisce in una piccola città di mare dove apre una graziosa libreria attirandosi le antipatie di alcuni abitanti del luogo. Un film dai toni sommessi che parla agli animi sensibili su sfondi paesaggistici da cartolina e musiche romantiche. Gli attori offrono una prova professionale. Il limite è quello di una confezione un po’ troppo “patinata” che cede spesso alle tentazioni stilistiche a discapito dei contenuti. Si può vedere ma non emoziona più di tanto.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Nulla che colpisce davvero; stile piatto e noioso, sin troppo lineare, dove solo la Mortimer, tra molta formalità, cerca di tenere su tutto il carrozzone.
Ovviamente è un elogio al libro in quanto tale, che andrebbe pure bene, ma il film perde molto perchè più formale che sostanziale.