Ricostruzione dell'assedio della missione di Alamo e del sacrificio di 185 volontari texani guidati dal leggendario David Crockett. Esordio alla regia del mitico Duca (con il supporto dell'amico John Ford), è un autentico capolavoro. Ottimamente scritto si avvale di una costruzione impeccabile di grandiose scene di massa e di attori indimenticabili, con
Wayne/Crockett e Widmark/Bowie su tutti. Inutile la versione con Bob Thorthon protagonista.
MEMORABILE: Il lungo assedio; la lunga notte prima della battaglia e la battaglia finale.
La storia dell'assedio e della caduta del forte di Alamo, pagina tragica della storia militare americana, viene raccontata da Wayne da un punto di vista dichiaratamente patriottico. Essendo la materia ormai sedimentata, si evitano gli eccessi di Berretti Verdi e la messa in scena è efficace e spettacolare, anche se le caratterizzazioni mirano a creare personaggi esemplari. Bravi comunque gli attori, soprattutto Widmark.
MEMORABILE: Memorabile la scena della banda militare messicana che intona il "Deguello".
Che ci sia stato l'aiuto di John Ford alla regia, firmata John Wayne, lo si vede abbastanza chiaramente (senza nulla togliere a Wayne che impersona anche un David Crockett che ci sa fare in tutti i campi). Il film è spettacolare e girato con una fotografia di grande impatto. Bravi anche gli altri protagonisti e i numerosi caratteristi. Le scene di massa sono grandiose e curate nei particolari, insomma un film fatto non in economia. Al di là della ricostruzione più o meno fedele della vicenda storica, il film poteva dilungarsi meno in alcune parti.
Ricostruzione storicamente poco attendibile ma decisamente spettacolare della sanguinosa battaglia di Fort Alamo, culminata in una sconfitta per gli Stati Uniti. Wayne interpreta David Crokett e insieme dirige con grande fervore partiottico: fortunatamente siamo ben lontani dal recentismo propagandistico di Berretti verdi. Ne risulta un western avvincente e ben strutturato, che non fa pesare la durata di 161 minuti (originariamente 193). Notevoli il cast e le scenografie, ricostruite con perizia. Alla regia collaborò John Ford.
Imperdibile per gli appassionati di western. Grandi interpretazioni, paesaggi rurali, buona la ricostruzione, solida la narrazione. Un gruppo di eroi riesce a difendere la propria fortificazione dall'attacco dell'esercito messicano. Tra scazzottate e machismo c'è posto anche per una certo cameratismo connotato da una forte umanità. Unica pecca: è decisamente troppo lungo.
L'assedio ad un forte texano da parte dell'esercito messicano nel 1836, è l'oggetto di un western diretto da John Wayne (e per alcune scene dal non accreditato John Ford). Il film ha le caratteristiche del kolossal e nel complesso si tratta di un'opera molto godibile anche se un pò troppo lunga. Molto buone le scene di massa, con un ambientazione ottimamente sfruttata. Incisiva la prova degli attori tra i quali spicca Widmark.
Epico; probabilmente la più appassionante ricostruzione dell'assedio di Fort Alamo, diretta da Wayne con mano non troppo esperta ma per nulla sprovveduta, con un'ottima fotografia e notevoli ricostruzioni delle fasi della battaglia. La bellezza dei paesaggi, qualche consueto tocco d'ironia e la bella colonna sonora contribuiscono all'ottima riuscita. Cast in gran forma: Wayne è un perfetto Crockett, ma Widmark, Harvey e Wills non gli sono affatto da meno. Finale indimenticabile.
John Wayne dirige e interpreta la rievocazione della battaglia di Alamo combattuta da Davy Crockett e altri 188 volontari per l'indipendenza del Texas contro la tirannia messicana. Nonostante un'inevitabile tendenza a esasperare i valori tipici dell'americanismo quali il patriottismo e il senso del sacrificio, il film avvince per le spettacolari scene belliche, che nel 1960 erano ovviamente senza effetti computerizzati e per la recitazione al di là della media di Widmark e Harvey, abili a raffigurare il loro conflitto. Musiche straordinarie.
Parata di stars hollywoodiane per questo elogio del patriottismo americano. Spicca l'americano per eccellenza John Wayne nella parte del condottiero patriottico. Dispendio di mezzi, uomini e cavalli incredibile. Film datato ma sempre d'effetto. Forse un po' prolisso prima del finale tragico ed epico. Pietra miliare per gli amanti del genere e i nostalgici. Preistorico per i giovani d'oggi.
Laurence Harvey HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
MusicheZender • 30/10/12 15:34 Capo scrivano - 47726 interventi
Avendo trasferito tutto qui siamo a posto, quindi?
MusicheGestarsh99 • 30/10/12 15:43 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Si, direi a postissimo ;)
A parziale discolpa di Lucius va detto che l'errore principale di questo misunderstanding è contenuto proprio nella locandina del 45 giri da lui postato, che indica scorrettamente "Dalla colonna sonora del film ALAMO" al posto del corretto "Dalla colonna sonora del film THE ALAMO".
MusicheZender • 30/10/12 16:19 Capo scrivano - 47726 interventi
Ok, grazie. Ma quindi Zelig, confermi che i 45 ultimi di Lucius contengono versioni taroccate del pezzo?
Io sostenevo solo che la canzone "The green Leaves of summer" di Tiomkin il complesso dei "Brothers Four" non potessero eseguirla nel 1955, la eseguirono infatti nel 1960 dopo l'uscita del film.
Nella versione Columbia del CD originale (che è una riedizione del 1995) "The Alamo" l'ultima traccia (23°) c'è la versione dei "Brothers Four" della sopradetta canzone, di questa versione però nel film non c'è traccia, credo sia più una operazione riempimento CD; le famose "Bonus Tracks" che ogni tanto riempiono CD alquanto vuoti.
La mia collezione è stracolma di Bonus Tracks che niente hanno a che vedere con il film.
Per quanto riguarda la versione di Nelson Riddle Orchestra, considero "The green leaves of summer" il lato "B" del 45 giri mentre "Deguello" era il lato "A" che ottenne uno strepitoso successo mondiale, parlare di edizioni taroccate non mi sembra appropriato, direi piuttosto edizioni alternative (non originali) molto ben riuscite.
MusicheZender • 30/10/12 19:17 Capo scrivano - 47726 interventi
DiscussioneRaremirko • 13/09/17 03:38 Call center Davinotti - 3862 interventi
Buon filmone diretto dal grande Wayne che voleva far un film a tema da tempo innumerevole; piacevole da vedere, mai noioso, qua e là retorico, fa fede nel dualismo Crockett/Wayne, mai meglio incarnato al cinema.
Io ho visto la versione da 155 minuti, ma so che ne esistono altre che superano le 3 ore (le vedrei pure volentieri).
Tutto sommato si è dato più peso alla narrazione e meno alle scene di battaglia, comunque fatte bene ma che, in totale, non superano i 25 minuti.