L'uomo nell'ombra - Film (2010)

L'uomo nell'ombra
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ciò che trasforma un semplice buon giallo d'impostazione thriller/spionistica vagamente hitchcockiano in un ottimo film è la sensibilità di Polanski per l'atmosfera, per le sensazioni comunicate attraverso la scelta di colori e scenografie singolari e di grande effetto, per ciò che anche i silenzi riescono a trasmettere. E' soprattutto in questo che si intravede la mano di un regista di rango: THE GHOST WRITER non stupisce per la tecnica quanto per l'impianto visivo, unico vera grande qualità assieme alla scelta felice di attori in parte diretti al solito nel migliore dei modi. Ewan McGregor, lo scrittore ombra del titolo chiamato per redigere l'autobiografia...Leggi tutto dell'ex primo ministro britannico Pierce Brosnan, entra in un mondo via via sempre più distante dalla realtà, un'isola bagnata di continuo da piogge torrenziali. Qui il protagoinista arriva per sostituire il precedente ghost writer, deceduto in circostanze misteriose secondo una logica abusata che vuole l'uomo qualunque trovarsi nelle circostanze di chi svolgeva prima di lui l'identico lavoro. Conoscerà Brosnan, il suo enourage e soprattutto la moglie (Olivia Wiliams), donna dal fare risoluto e personaggio cardine in quella che sarà una detection anch'essa condotta attraverso gli espedienti tipici del thriller moderno (navigatore satellitare, Google...). La tanto decantata sceneggiatura è ovviamente di prima scelta, al punto da risultare, come spesso accade in questi casi, quasi artefatta, artificiosa. Specialmente nel disegno della figura della moglie, dalle risposte sempre troppo pronte, bisbetica a comando. Meglio lo spaesamento di McGregor, che conferisce al personaggio la giusta dimensione di pesce fuor d'acqua. Brosnan, dipinto come ci si aspetterebbe, riesce comunque a metterci del suo completando un cast di tutto rispetto, che anche nelle figure secondarie (Tom Wilkinson nella parte di Paul Emmett, James Belushi in quella dell'editore, il redivivo Eli Wallach in quella del vecchio che sa molto, Jon Bernthal come manager) trova scelte felici. L'impostazione, considerata l'importanza dei dialoghi e la staticità delle riprese, è quasi teatrale come spesso avviene in Polanski, e quando il soggetto non è ancora in fase di netto sviluppo si avverte una lentezza nel procedere che meritava qualche sforbiciata in più. Per fortuna nella seconda parte il mistero s'infittisce e la trama si dispiega rivelando interessanti sfumature destinate a sfociare in un paio di colpi di scena rimarchevoli. Da premiare pure la chiarezza espositiva e il finale "con codice segreto". Polanski ha attinto a un soggetto banale e risaputo per arricchirlo con la personalità di chi il cinema lo fa e lo conosce da anni, sovrapponendogli uno stile che non permette di considerare il film per ciò che probabilmente sarebbe stato, nelle mani di un altro regista: un film di spionaggio con ben poche frecce al suo arco.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/04/10 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/04/10
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Capannelle 5/08/10 13:40 - 4411 commenti

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Grazie a Polanski c'è un ritorno alla classicità che non può che far felici in mezzo a tanti thriller di marca americana che vanno in altre direzioni. Se la prima parte è costruita molto bene la seconda è un po' meno solida (l'intreccio non è del tutto credibile) e la risoluzione finale lascia qualche dubbio. Tra gli attori troviamo la Samantha di Sex and the city e la palma del migliore va a Wilkinson nel ruolo di Bennet. Contiene alcune frecciate politiche (la sudditanza di Tony Blair, il tema dell'estradizione internazionale). Tre pallini.

Stefania 18/04/10 04:46 - 1599 commenti

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250.000 dollari per fare il proprio lavoro e restare un uomo ombra, senza volto né voce, senza identità... è un buon affare per un ghost writer! Ma l'affare non va in porto... Ho rivisto un grande Polanski! Atmosfera minacciosa nella casa bunker oceanica, personaggi ambigui, situazioni apparentemente chiare che nascondono insidie fatali, realtà che diventa incubo (e questo è puro Polanski), e un personaggio hitchockiano, un uomo grigio che acquista spessore restando coinvolto in un intrigo più grande di lui. Finale pessimista e amaro.

Mr.matthew 18/04/10 10:11 - 1 commenti

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Ritengo sia uno dei film più riusciti per Polanski: il film, l'ambientazione e le interpretazioni sono veramente notevoli; mi ha coinvolto già dai primi minuti: è lento si, ma è qui che vi vedo la forza e la bravura del regista, perché riesce a dare sempre quella sensazione di insicurezza e instabilità in cui in un attimo potrebbe cambiare tutto. Poi l'ultima mezz'ora è veramente avvincente e anche la parte con Wilkinson.

Blutarsky 17/04/10 18:27 - 360 commenti

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Buon thriller di Polanski, forse non da annoverare tra le sue opere migliori ma dotato di una certa compattezza e di una riuscita messa in scena. L'ottima fotografia e l'ambientazione uggiosa e crepuscolare aiutano a creare un clima plumbeo e di sospetto e la regia asciutta ed essenziale mantiene costante la tensione per tutta la durata della pellicola. Purtroppo la sceneggiatura non è allo stesso livello e neppure esente da ingenuità, il sotto testo politico (Lang uguale Tony Blair) è grossolano e non incide, salvato solo dall'ironia di Polanski.
MEMORABILE: L'ottima scena dell'inseguimento con la fuga dal traghetto del protagonista.

Mtine 9/05/10 17:51 - 224 commenti

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Roman Polanski firma un thriller raffinato, aiutato da ottimi attori e da una storia avvincente, ma forse un po' banale. L'intreccio infatti è quanto mai prevedibile, come d'altronde i personaggi (la moglie di Lang su tutti, paragonabile forse alla Dunaway di Chinatown). Gli omaggi a Hitchcock tanto osannati non mi sono parsi così evidenti, tranne forse per la casa sul mare e la figura del precedente ghostwriter, evidenti omaggi a Rebecca. La scena finale è forse tra le più belle e ambigue dei film di Polanski.

Lebowski 17/04/10 11:15 - 81 commenti

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Polanski torna alle atmosfere hitchcockiane in un film che, al di là della superficie apparentemente sommessa, rivela continuamente il tocco tipico del maestro polacco: soprattutto nel disegno dei personaggi, grazie anche all'ottima prova collettiva del cast (perfetto McGregor in un ruolo che Hitch avrebbe forse affidato a James Stewart o Cary Grant). L'intreccio è un po' pretestuoso, ma la suspense viene costruita abilmente, senza clamore ma con l'accumularsi di piccoli dettagli fino al sorprendente finale. Signorile e graffiante.
MEMORABILE: Il colloquio tra McGregor e Wilkinson: grande tensione sotto una magistrale atmosfera di understatement britannico.

Puppigallo 10/04/10 00:57 - 5273 commenti

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Thriller vecchio stampo, con un protagonista precipitato in un'inquietante realtà, dove chiunque sembra sospetto e pericoloso (una recente dipartita lo fa stare sul chi vive). La parola d'ordine sembra essere "Guardati dai nemici, ma ancor più dai cosiddetti amici". Detto questo, gli attori sono in parte, non ci sono particolari guizzi geniali, ma il ritmo è buono, la tensione sale col passare dei minuti e, soprattutto, nel momento in cui si inizia a scoprire la natura dei vari personaggi, la cosa si fa più interessante. Il colpetto di scena con manoscritto rivelatore non è male.
MEMORABILE: James Belushi in versione "Mastro Lindo"; Il cameo del mitico Eli Wallach; La parete vetrata che dà sulla spiaggia (l'effetto è splendido).

Galbo 11/04/10 08:26 - 12392 commenti

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Il ritorno al cinema di Roman Polanski avviene con un film tratto da un romanzo dello scrittore Robert Harris (The Gost Writer). Si tratta di un thriller convincente in cui è evidentemente Alfred Hitchcock il modello di riferimento. Bella sceneggiatura, regia che mantiene un ritmo elevato riuscendo a tenere alta la tensione e due bravi protagonisti, affiancati da attori altrettanto convincenti. Cinema di grande classe.

Rambo90 18/04/10 23:16 - 7697 commenti

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Il nuovo giallo di Polanski è tutto giocato sullo spaesamento del nuovo ghost writer dell'ex primo ministro inglese, che si trova a dover affrontare misteri più grandi di lui. Il ritmo a volte è un po' troppo lento e alla fine il segreto portante non sembra poi tanto eclatante. Comunque il cast è straordinario, da un McGregor ormai attore di razza a un Brosnan in disparte ma comunque ritrovato dopo alcune prove mediocri. Menzioni speciali per i camei di Wallach e Belushi.

Jorge 11/04/10 13:31 - 164 commenti

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Discreto prodotto polanskiano; il cast è in parte, il soggetto è trito e ritrito ma la sceneggiatura è scritta bene, i dialoghi reggono e passano dal teso all'ironico in maniera scorrevole, naturale, i colpi di scena ci sono, ma mai banali ed il finale regge... C'è però qualche sbavatura (in pratica bastava consultare internet per capire il 70% del "segreto" alla base del film) e non si capisce perché un inserviente debba pulire continuamente la terrazza esterna colpita incessantemente dal vento... comunque più che sufficente.

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Ghostship 11/04/10 17:08 - 394 commenti

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Polanski dirige con stile ed eleganza una pellicola che in mano a molti altri sarebbe stata un film di routine. Invece il regista crea personaggi solidi, inventa soluzioni sceniche davvero efficaci (ampio uso di campi lunghi) e crea una tensione crescente che sfocia nel consueto finale-complotto polanski-style con fascinosa soluzione. Non un capolavoro, ma di grande efficacia.

Rogue 19/04/10 13:59 - 6 commenti

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Cosa accade quando un libro di buon successo come "The ghostwriter" di Robert Harris viene portato sullo schermo non da un regista qualsiasi ma da un autore come Polanski? Accade che si capisce la differenza che passa tra fare il regista e essere un autore. E Polanski è un autore. I personaggi ricreati sono veri, reali. Riesci a sentirene il respiro e il battito del cuore. E finito il film, ti accorgi che in quella storia per due ore hai vissuto pure tu. Ecco.. non è questo forse il vero cinema?

Rebis 23/04/10 14:50 - 2337 commenti

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Folgorante rivisitazione degli stilemi del cinema gotico, con il ghost writer al posto del pittore convocato per realizzare il ritratto di un facoltoso signore in una misteriosa e isolata magione battuta da vento e pioggia, infestata dalla presenza di due donne, una bionda e una bruna... Polanski commuta gli spettri e i torbidi della ragione nella malattia morale del potere politico. La sobrietà della messa in scena e la limpida esattezza della sceneggiatura tesorizzano la lezione hitchcockiana. Ottimi Ewan McGregor e Olivia Williams; scaramucce verbali da applausi.

Cotola 23/04/10 19:10 - 9043 commenti

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Thriller polanskiano di buona fattura che dopo un inizio un pò lento e poco interessante, inizia a crescere (quando il ghost writer arriva sull'isola) sempre più mantenendo un buon ritmo fino al finale cattivo e beffardo che rimescola le carte quando ormai tutto sembrava chiarito ma senza prendere in giro lo spettatore (come accade ormai spesso). Non eccelso dal punto di vista registico (guizzi particolari non sembrano esserci) è un ottimo prodotto di intrattenimento superiore alla media del genere e comunque girato con gran classe.

Jandileida 23/04/10 23:09 - 1565 commenti

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C'è molto di hitchcockiano nell'ultima fatica di Polanski (sopratutto le musiche), ma c'è anche spazio per l'autocitazione (come in Chinatown il male ed il bene si confondono): esce fuori un buon thriller (abbastanza prevedibile) che si lascia seguire pur senza regalare colpi di scena. Ovviamente il tutto è girato con una classe tale che rende accettabile il guardare più di due ore di film tenute insieme da una storielina esile, abbastanza inverosimile e che ha alcuni buchi grossolani (la ricerca su Google!). Bravo Mcgregor, Brosnan da reclame.
MEMORABILE: Il passaggio finale del biglietto; brosnan che offre il calvados (pensavo dicesse la marca).

Orson 25/04/10 14:57 - 122 commenti

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Deludente nuovo thriller per Polanski, che ha beneficiato inspiegabilmente di buone critiche forse dovute alla sua situazione giudiziaria. Il film purtroppo procede in maniera fin troppo piatta e accademica come un compitino ben svolto, il tutto senza nessun autentico guizzo, senza nessun afflato, ingessato in uno svolgimento lineare e statico dove anche i colpi di scena appartengono a prevedibili svolte narrative. Polanski invecchiando realizza film sempre più lenti e soporiferi (si veda anche Oliver Twist) che procedono a passo di elefante.
MEMORABILE: L'inquadratura finale dove tutto avviene fuoricampo e i fogli del manoscritto che svolazzano nell'aria. Ma che fatica per arrivarci...

Kint 3/05/10 14:08 - 39 commenti

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Il più classico dei thriller questo nuovo film di Polanski, dove la tensione non si crea con le scene d'azione (più o meno assenti) ma con le musiche e le atmosfere. Il risultato è un film elegante e di classe che ci mostra un talento sopraffino dietro la macchina da presa. Non sarà l'opera di maggior spessore di Polanski, ma questo "The Ghost Writer" intriga e appassiona, piacerà agli amanti del giallo classico che ora non va più di moda. Promossi a pieni voti gli attori.
MEMORABILE: La scena finale.

Brainiac 8/05/10 13:46 - 1083 commenti

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L'uomo nell'uggia. Il Maestro in penombra. Lo spettatore alla gogna. Quando al cinema comicio a sentire le gambe smaniose ed il respiro del vicino che veleggia affannoso verso i lidi di Morfeo vuol dire che il film non sta funzionando. E se fosse tutto girato con l'infamia ed il passo esperto delle ultime scene (la magnetica fissità del finale, il grottesco e rosemarysiano passaggio della velina) starei qui a spellarmi le mani. Invece abuso del già-visto e sorprese col contagocce. Strepitoso tema musicale ipnotico e dissonante. Gli andrà concessa, come al primo ministro Lang, una seconda chance.

Vawe 10/05/10 20:02 - 61 commenti

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Un thriller che segue i dettami del genere. Lineare e poco arzigogolato. Polansky regala una fotografia grigia del luogo, così come lo è la storia: torbida. Un paesaggio isolato, ideale per mantenere la riservatezza e celare segreti. Legami che si intrecciano tra loro arrivando a scovare i vari tasselli che vengono incastrati in un mosaico destinato ad essere piuttosto sempliciotto. McGregor interpreta lo scrittore a caccia della verità, che vuole, però, mantenersi "pulito", che richiama il Dean Corso de La nona porta, esoterismo escluso.

Cif 22/05/10 13:13 - 272 commenti

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Trasposizione cinematografica del romanzo di Harris, è un gran bel thriller. Cupo, uggioso, con personaggi sfaccettati, una buona dose di mistero e una storia che va dipanandosi molto lentamente, secondo un ritmo lento ma inesorabile. Intrigante, seppur complesso, si fa seguire con grande interesse. Ovviamente colpi di scena a ripetizione. Pienamente maturo McGregor. Cameo per l'anziano Eli Wallach, figura nota dei nostri spaghetti western. Nell'atmosfera ricorda i film della trilogia Millennium (però con molta meno violenza). 3 pallini e 1/2.

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Myvincent 30/06/10 20:23 - 3741 commenti

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Grande mano registica di Roman Polanski per questa trasposizione cinematografica dalla trama piuttosto semplice, ma ricca di atmosfere "fredde" e desolate, rese simpaticamente confuse e irregolari dal personaggio del protagonista interpretato dal convincente Ewan MacGregor. Colpi di scena e sorprese avvincenti vecchia maniera, per uno sforzo doppio del regista, impelogato in vicende giudiziarie assai note.

Manrico 11/08/10 19:18 - 95 commenti

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Ad un certo punto l'ex primo ministro Lang/Brosnan offre allo sballottato ghost-writer Ewan McGregor un calvados. Ecco, il calvados andrebbe offerto a tutti gli spettatori, insieme a un buon sigaro e a una vestaglia di flanella, per questo "classico" polanskiano che ha i suoi punti forti nella sceneggiatura, nell'ottima direzione degli attori e nelle atmosfere. Onestamente si evitano doppi e tripli colpi di scena, per raggelarsi un po' amoralmente nell'ineluttabilità dei grandi destini. Godibile!
MEMORABILE: L'inseguimento e fuga dal traghetto

Lucius 13/09/10 02:30 - 3015 commenti

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Si ammira la regia di gran classe ma si riassaporano appena certe atmosfere tipiche dei film di Polanski e non si sfruttano abbastanza location bellissime e fuori dal tempo che ci vengono appena mostrate, ma il film è troppo tecnico e poco avvincente, come un quadro di Van Gogh dove si rimane a bocca aperta per la tecnica, meno per il soggetto. Una scivolata sul convenzionale che non ci si aspettava da uno come Polanski.

Daniela 26/09/10 18:31 - 12662 commenti

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Ex primo ministro inglese simil Tony Blair vuol pubblicare le sue memorie ma ha bisogno di un ghost writer per renderle più appetibili dal punto di vista letterario: il primo ingaggiato muore in circostanze misteriose, il secondo abbocca all'amo e si trova invischiato in un gioco pericoloso. Thriller politico basato su una sceneggiatura con troppe smagliature e coincidenze fortuite, ma riscattato e reso interessante dallo stile del regista, dalla bella ambientazione piovosa, dalla raffinatezza delle luci, dalla buona prova del cast.
MEMORABILE: Molto bello l'epilogo fuori campo.

Lupoprezzo 10/10/10 16:08 - 635 commenti

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Probabilmente questo genere di film non si addice a un regista come Roman Polanski. La sceneggiatura è debole (lascia senza parole la facilità con cui McGregor scopre i files segreti su internet, mandando la credibilità del film a farsi benedire) e non credo che un ghost writer lavori in quel modo. Resta un buon finale, ma nulla più. Rivedere Eli Wallach così vecchio (ma dagli occhi ancora vispi), mi ha dato un brivido forte lungo la schiena.

Saintgifts 12/11/10 23:14 - 4098 commenti

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Ci avrei scommesso che Ruth (Olivia Williams) sarebbe andata a letto con il ghostwriter, ma mi sto ancora chiedendo il perché. Aveva voglia di fare sesso, era incazzata col marito, aveva freddo, o la CIA glielo aveva ordinato? A parte questa sciocchezza il film mi è piaciuto, mi sono piaciute le atmosfere e il dipanarsi della vicenda e i personaggi, dipinti in modo che restano, nonostante tutto, umani e uguali a noi che viviamo quaggiù, senza jet personali. Ci stanno anche Google e il navigatore che fa la spia. Eli Wallach mi ha commosso.

Tomastich 18/11/10 06:47 - 1255 commenti

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I thriller nel nuovo millennio hanno sempre zoppicato, vuoi per la mancanza di idee vincenti, vuoi per i registi stanchi, vuoi per vari fattori. Polanski è un maestro eccentrico che riesce a carpire gli schemi di un genere semplice ma affascinante, con continui colpi di scena (non eclatanti ma sottili ed intelligenti, a parte le notizie su internet).

Domino86 30/11/10 14:16 - 607 commenti

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Buon thriller di Roman Polanski che riesce a combinare bene i vari elementi del genere senza perdere una propria originalità. Le spy-story e la politica sono sempre punti di forza e interesse in questi film. Bravi il regista e gli attori per la riuscita.

Didda23 20/01/11 13:00 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Polanski sfodera una prova di classe immensa, il suo cinema è raffinato ed elegantissimo. Ottime le ambientazioni e le musiche che creano la suspense adeguata. Buone le prove di McGregor e Wilkinson. Il finale è azzeccato e vincente. Criticabile la sceneggiatura, ma l'impianto generale (giallo classico con molti omaggi) è apprezzabile. Assolutamente da vedere.

Vstringer 17/04/11 02:09 - 349 commenti

I gusti di Vstringer

Le premesse per una baracconata ci sarebbero tutte: Brosnan impegnato in uno sfacciato calco blairiano (la polemica contro i neocon è palese), informazioni riservate a portata di clic e una spruzzata di sesso totalmente gratuito. Fortuna che Polanski è Polanski e ci confeziona un thriller politico di eleganza estrema, con una regia curatissima e qualche godibile svolazzo hitchcockiano. Lo aiutano un buon McGregor, un'ottima Williams, una Cattrall che regge bene il suo primo lavoro nel grande cinema dopo anni e anni di Sex and the City.
MEMORABILE: La scena finale.

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Jcvd 3/05/11 14:18 - 258 commenti

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Film da vedere, nonostante una eccessiva lentezza in alcune scene e soprattutto nonostante il classico finale amaro. Cast eccellente con McGregor e Brosnam all'altezza, così come è piacevole un pelato Belushi nei panni dell'editore. Un film che ti cattura minuto dopo minuto.

Homesick 2/05/11 18:27 - 5737 commenti

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Inaspettata battuta d’arresto nella carriera di Polanski. A convincere poco non è la tecnica registica – sempre di alto livello, evidente per la raffinatezza delle scenografie e per come si muovono gli attori –, bensì la scarsa originalità del plot, che si inscrive negli schematismi del thriller politico contemporaneo di marca letteraria e ne assorbe meccanicamente i luoghi comuni senza elettrizzarli con un adeguato senso di persecuzione e angoscia o colpi di scena significativi. Inerziale e compilativo: da uno dei maestri superstiti del grande cinema è ragionevole aspettarsi di più.

Giùan 12/05/11 15:37 - 4559 commenti

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Polanski, abituato a maneggiare e rimasticare i generi cinematografici con predilezione particolare per il thriller, torna qui al giallo hitchcockiano molti anni dopo Frantic. "The ghost writer" se da una parte è più anodino e meno personale nell'intreccio rispetto al precedente "francese", si giova tuttavia di un McGregor che si cala perfettamente nella parte del Cary Grant disorientato e sommerso in una realtà più grande di lui e viene infine riscattato da un finale luciferino e non conciliato. Confezione di classe: bravo Brosnan, bellissima Kim Cattrall.

Tarabas 6/06/11 13:57 - 1878 commenti

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Un ghostwriter senza nome ("Hey man" è il suo appellativo per tutto il film) deve correggere la biografia dell'ex inquilino del n. 5 di Downing Street, ospite (prigioniero?) di un'isoletta al largo del Massachussets. Ma troppi non sono quel che sembrano o dicono di essere. Elegantissimo e (si legge) citazionistico fim di Polanski, di cui non si mette in dubbio la bravura, ma la storia al cui servizio si esercita. Che il colpo di scena arriverà, si sa. Come arriva, mah, al netto di una gran trovata visiva. Sarà che il thriller non mi piace, ma mi ha deluso assai.
MEMORABILE: È sempre bello rivedere Eli Wallach.

Caesars 18/07/11 10:05 - 3790 commenti

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Certo non si può gridare al capolavoro davanti all'ultima opera di Polanski, ma siamo di fronte ad un buon film che riesce a tenere avvinti fino all'ultimissima scena senza giocare sporco (anche se a dire il vero qualche snodo poco realistico, nella trama, si avverte). La scenggiatura è molto curata e la messa in scena, pur senza soprendere con scelte innovative, è perfetta; anche gli attori sono molto in parte (la presenza dell'anziano Eli Wallach, in una piccolo ruolo, è commovente) e tutto ciò contribuisce a creare un cocktail convincente. ***

Piero68 8/09/11 09:09 - 2957 commenti

I gusti di Piero68

Polanski dirige magistralmente uno spy-thriller in stile anni 60 e dal profumo Hitckockiano. Il problema resta una storia che non c'è e a cui manca completamente il ritmo. Lungo 128', nei primi 70 ci si annoia e non si capisce dove si vada a parare. C'è poi un sussulto dove si spera il film decolli, ma poi torna tutto nell'anonimato. È vero che lo stile Polanski è così (prima parte interlocutoria mentre il succo del film sta tutto nella seconda), ma in questo caso il regista trascura completamente la storia per puro diletto estetico nelle riprese.

Nando 20/12/11 00:41 - 3814 commenti

I gusti di Nando

Un thriller politico in cui la suspense si manifesta con l'abile sviluppo narrativo ben congegnato da Polanski. Validi e tendenzialmente rarefatti i paesaggi ove si muovono con capace disinvoltura gli interpreti. Finale inquietante, ma la presenza della CIA giustifica il tutto.

Nancy 22/01/12 02:48 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Un notevole thriller al quale si può rimproverare solo un po' di macchinosità e qualche tirata per le lunghe nel primo tempo. Per il resto, nonostante non inventi niente di nuovo quel catapultare l'uomo "normale" in un meccanismo più grande di lui (una politica che non guarda in faccia a nessuno), è indubbiamente ben fatto registicamente, valido e avvincente. L'isola deserta con la reggia del primo ministro è un po' come una casa dei fantasmi moderna, nella quale il fantasma senza nome è però l'intruso. Ottimi McGregor e Brosnan. Interessante il finale.
MEMORABILE: Il fuoricampo finale.

Pigro 28/10/12 10:19 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Prendere il posto di qualcuno ed entrare nel vortice spietato delle rivelazioni: sembra arrivare dalle torbide atmosfere esistenziali dell’Inquilino questo ghost writer incaricato di redigere la biografia del controverso ex premier, ma qui l’atmosfera (su un’isola semideserta spazzata dalla pioggia) è tutt’altra, quella di un orizzonte politico concretissimo e spietato, con una neanche tanto velata allusione a Tony Blair. Polanski firma un thriller dal sapore classico, incalzante senza frenesie, avvincente senza scorciatoie.

Redeyes 29/09/13 09:51 - 2449 commenti

I gusti di Redeyes

Ennesima pellicola sui giochi di potere che, tuttavia, par lasciar apparentemente spazio a una compassata ma notevole fotografia. Meglio gli splendidi piovosi paesaggi piuttosto che un impacciato McGregor, mai realmente convincente. La storia non brilla per ritmo e nonostante una notevole durata dà la sensazione di esser stiracchiata nel finale. Un Polanski che non mi ha convinto appieno.

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Enzus79 5/08/14 15:49 - 2895 commenti

I gusti di Enzus79

Notevole thriller politico tratto da un romanzo di Robert Harris e diretto da Roman Polanski. Storia abbastanza avvincente e con un finale spiazzante ma giusto. Un cast davvero più che buono con un Brosnan sopra le righe come mai negli ultimi tempi. Da vedere.

Nicola81 10/05/15 22:37 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Avvincente giallo politico/spionistico, con annesse critiche a Stati Uniti e Gran Bretagna, che Polanski riesce a impreziosire con atmosfere gotiche a lui particolarmente congeniali. Il ritmo non è sempre altissimo, ma grazie a una sceneggiatura (tratta da un romanzo di Robert Harris) ben strutturata, la storia riesce a trasmettere tutta l'inquietudine vissuta dal protagonista, mantenendosi costantemente interessante e nei limiti della credibilità. Molto bravi tutti gli attori e stavolta, stranamente, mi è piaciuto persino Brosnan...
MEMORABILE: Il finale.

Furetto60 7/10/15 08:27 - 1194 commenti

I gusti di Furetto60

Thriller politico ben fatto, dai dialoghi alla tensione continua e strisciante. Resta impressa in particolare l’atmosfera cupa sotto un cielo che non conosce sole, nell’isola in cui si rifugia il “pezzo grosso” sotto accusa come se anche tra le nuvole non si riuscisse a trovare la serenità che manca a livello terreno. Nel cast spicca la prova di McGregor.

Deepred89 17/03/18 22:29 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Notevolissimo ritorno al thriller di Polanski, il cui rischioso addentrarsi nei territori della politica e dello spionaggio non appesantisce mai il narrato, ma, al contrario, dona il piacere di afferrare con semplicità temi apparentemente insormontabili, il tutto condito con una dose di mistero che non viene mai meno fino al riuscitissimo e poco accomodante finale. L'azione è bilanciata dalle spoglie e rarefatte ambientazioni, il tratteggio della figura del ghost writer affascina e intriga, mentre ritmo, dialoghi e regia non sbagliano un colpo.

Il Dandi 31/01/17 13:12 - 1917 commenti

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Polanski torna al thriller complottistico, il genere che gli ha guadagnato i maggiori successi e lo fa con un soggetto a sfondo politico che forse gli offre anche l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti degli americani. Purtroppo, nonostante la forma inappuntabile, il genio visivo del regista è riconoscibile solo nella parte finale (il passaggio del biglietto e la soluzione visionaria del messaggio in codice), gustosa ma tardiva ricompensa dopo un film che per cercare la verosimiglianza incappa nella routine.
MEMORABILE: Il citato pre-finale.

Rocchiola 14/02/18 09:35 - 966 commenti

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Giallo che rimanda ai thriller politici degli Anni 60, un po' fiacco nella prima parte ma non privo di fascino grazie alla contrapposizione tra bene e male e tra vero e falso che da sempre è alla base dell'opera polanskiana. La presenza di poche persone in un ambiente isolato, l'elemento acquatico, i cieli plumbei e piovosi e l'amaro finale che nega lo svelamento della verità sono caratteristiche tipiche del regista. Cameo di Wallach all'epoca ultra-novantenne. Qualcuno ha accostato la figura fittizia di Lang a quella reale di Tony Blair.
MEMORABILE: La gita in bicicletta sull'Isola alla ricerca di indizi; Il finale in strada con i fogli del manoscritto che volano nell'aria; L'incontro con Wallach.

Ira72 3/04/18 14:24 - 1313 commenti

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Un discreto thriller politico, che diventa notevole nelle mani sapienti di Polanski. Il quale sa avvalersi molto bene di ambientazioni e attori in grado di esaltare la sceneggiatura, conferendo originalità a una trama che per originalità non brillerebbe affatto. E invece. La tensione è costante per tutta la durata del film; film che ha quasi dieci anni ma potrebbe essere stato prodotto ieri. Epilogo di classe, degno dei migliori registi. Atmosfere glaciali, quasi lunari, che fanno da sfondo alle personalità fredde dei protagonisti.

Il ferrini 27/12/18 00:01 - 2357 commenti

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Elegante thriller spionistico con una sceneggiatura dai meccanismi perfetti. McGregor è in forma e ben rappresenta lo sguardo dello spettatore sulla vicenda. Come in Frantic le carte si scoprono lentamente lasciando crescere la tensione fino al colpo di scena finale, invero abbastanza prevedibile. Brosnan è una sorta di Tony Blair, peraltro assai credibile, così come plausibili sono i fatti raccontati. Perfetto per chi è in crisi d'astinenza di Frank Underwood.

Hackett 16/04/19 11:55 - 1867 commenti

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In questa sorta di spy story a sfondo politico Polanski conferma la sua attitudine a dipanare trame intricate riuscendo nel contempo a mantenere una notevole leggerezza narrativa e un gusto per l’estetica di gran classe. Cast stellare per un thriller che ricorda in alcune tematiche sia La nona porta (la verità da decodificare in un testo scritto) che il superlativo L’inquilino del terzo piano (col protagonista che si confonde sempre più con la persona che l’aveva preceduto all’interno di una non chiara situazione). Sequenza finale beffarda con colpo di scena fuoricampo da storia del cinema.

Ultimo 25/07/19 21:13 - 1655 commenti

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Thriller piuttosto teso, con un bravo Ewan McGregor nei panni di uno scrittore che si appresta a redigere le memorie dell'ex primo ministro inglese senza avere bene idea dei guai nei quali si sta cacciando. L'atmosfera è tipicamente polanskiana, con un protagonista che ricorda personaggi precedenti dello stesso Polanski (si pensi a un certo inquilino...) e a tratti richiama Hitchcock. Nulla è lasciato al caso e tralasciata una prima mezz'ora lenta si arriva all'amaro finale con soddisfazione. Cameo per Eli Wallach. Buono.

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Thedude94 18/12/19 00:55 - 1096 commenti

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Luci e ombre in questo thriller diretto degnamente da Polanski, che non riesce mai ad affondare il colpo per una serie di motivi, a partire da uno spento McGregor protagonista che fa il suo ma non sembra molto coinvolto nella parte, così come il resto del cast, davvero abulico. Per quanto riguarda gli aspetti positivi ci sono sicuramente le ambientazioni, che variano da villette situate in boschi oscuri a spiagge desolate e la fotografia cupa. Per il resto ci si perde in lungaggini evitabili e in troppe spiegazioni, con un finale poco incisivo.

Magi94 28/12/19 23:44 - 952 commenti

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Prima parte di grande atmosfera e mistero grazie alla magnifica ambientazione e alla fotografia cupa ma anche alla sceneggiatura stessa, che ci presenta le ambiguità e stranezze della professione del ghost writer, qui catapultato in una situazione tesa, con punti oscuri da svelare. La risoluzione dell'intreccio invece non convince: Polanski finisce in uno dei tipici thriller da spionaggio di quegli americani che voleva criticare e la storia inizia ad avere falle. Il finale proprio sciocco rovina ancora di più quel che prima era un buon film.

Paulaster 13/01/20 09:14 - 4417 commenti

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Ghost writer aiuta un ex ministro a scrivere le proprie memorie. Storia di matrice politica che a sorpresa vira nel giallo con lo scrittore che funge da detective. Regìa perfetta nei tempi e nella somministrazione della suspense, senza strafare nella caccia all'uomo. Le cattive condizioni meteorologiche diventano parte integrante dell'intreccio e vengon ben sfruttate per arricchirlo. A parte McGregor, che fa il suo, per il resto del cast si poteva scegliere di meglio.
MEMORABILE: La discesa dal traghetto; Il biglietto di mano in mano; La chiacchierata registrata.

Reeves 10/01/21 20:14 - 2214 commenti

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Perfetto meccanismo thriller messo a punto da un Roman Polanski in forma smagliante. Inutile dire che il riferimento è Hitchcock, anche se i temi da commedia rosa sono completamente assenti. Pierce Brosnan davvero fantastico nel riuscire a essere antipatico, Kim Catrall sempre seducente e tagliente. Come il buon vino Polanski invecchiando fornisce il meglio di sé.
MEMORABILE: L'inizio sul ferry; Il finale sulla strada.

Nick franc 16/02/22 00:16 - 515 commenti

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Polanski dirige con classe ed eleganza un thriller politico di impianto classico di indubbia qualità: l'atmosfera funziona, grazie anche all'azzeccata ambientazione isolana piovosa, e la messa in scena è impeccabile. Buona la prova del cast, con un'ottima Williams in versione Lady Macbeth, un Wilkinson sui consueti elevati standard e un memorabile Wallach in uno dei suoi ultimi ruoli. Peccato solo per alcune forzature di sceneggiatura (il navigatore satellitare) che gli impediscono di essere all'altezza delle migliori prove del regista, ma l'epilogo è di indubbia efficacia.
MEMORABILE: Wallach; Il finale durante la presentazione del libro; La pioggia che batte costantemente l'isola.

Minitina80 10/12/23 22:43 - 2984 commenti

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Un buon viatico per immergersi profondamente in un’atmosfera lunatica, fatta di tradimenti e parole cariche di doppi significati, a costruire un thriller il cui substrato è fatto di politica internazionale e crimini di guerra. Vive molto dell’estetica e delle raffinate sottigliezze in esso riconoscibili, talmente ben realizzate da smorzare l’estasi per la chiusura del cerchio. Aspetto che potrebbe dipendere dalla limitata originalità dell’intreccio che non rappresenta nulla di eclatante, se non per il legame con i personaggi reali a cui sembra essere ispirato il romanzo di Harris.
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  • Homevideo Caesars • 18/07/11 10:07
    Scrivano - 16810 interventi
    Il dvd si riesce a trovare a cifre veramente convenienti (io l'ho preso da dvdstore a €6.90).
  • Homevideo Galbo • 24/07/11 23:52
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Disponibile il Blu Ray con queste specifiche tecniche (fonte dvd-store.it)

    Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
    Sottotitoli Italiano NU
    extra
    L'uomo nell'ombra: finzione o realtà?
    Il cast
    Intervista con Roman Polanski
    Trailer
  • Curiosità Lucius • 10/06/17 18:26
    Scrivano - 9051 interventi
    Il regista girò il film indossando il braccialetto elettronico di detenzione alla caviglia. Primo e unico caso nella storia del cinema.

    Fonte: il Messaggero 10.06.17 pag.23
  • Homevideo Rocchiola • 14/02/18 09:36
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Bluray nostrano a cura della 01 di ottima qualità. Video perfetto ed audio italiano 5.1 buono. Nulla da eccepire.
  • Discussione Mauro • 14/10/22 12:12
    Disoccupato - 11980 interventi
    Film uscito nel 2010

    https://www.imdb.com/title/tt1139328/releaseinfo?ref_=tt_dt_rdat

    https://it.wikipedia.org/wiki/L'uomo_nell'ombra_(film_2010)
    Ultima modifica: 14/10/22 12:13 da Mauro