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Titolo originale: Judex
Anno: 1963
Genere: avventura (bianco e nero)
Regia: Georges Franju
Note: Dal romanzo “Judex” di Louis Feuillade.
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/03/10 DAL BENEMERITO HOMESICK
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- Quello che si dice un buon film:
Faggi, Cotola - Non male, dopotutto:
Homesick, Rufus68, Myvincent - Mediocre, ma con un suo perché:
Lattepiù, B. Legnani
Sorta di versione “buona” – nonché meno affascinante - di Fantomas, il camaleontico giustiziere Judex è protagonista di un feuilleton piuttosto farraginoso e ripetitivo nel quale però Franju riesce ad immettere le proprie finezze d’autore e la vena visionaria e fantastica di Occhi senza volto. Reduce da Rocambole, l’illusionista Pollock si riconferma attore scialbo, al contrario della diabolica Bergé e del losco Vitold. Agile e felina, la Koscina ingaggia una pre-argentiana lotta sul tetto.
Rivisitazione del personaggio creato da Feuillade nel 1916, ad opera di Franju che, come al solito, fa prevalere singoli momenti e divagazioni sulla narrazione unitaria e coerente. Va detto tuttavia che la storia da feuilleton fantasioso non risente più di tanto di questa narrazione sbrindellata e il film ha dei passaggi effettivamente suggestivi e spettacolari, anche se alla lunga annoia. I momenti migliori si hanno quando è in scena l’affascinante Francine Bergè nei panni della perfida Marie Verdier.
Riprende una nota serie del 1916. Curioso come sia ottimo nella prima mezzora, quando il noir e il macabro dominano, e come invece cali quando la trama si fa di azione, con risvolti inverosimili e assai consunti (l'anello col quale uno riconosce il figlio!). Ma resta indelebile quella prima parte, con un bianco e nero scolpito, sul quale aleggia un gravame di inquietante tensione e di cospicua efficacia. Poi, ahimé, tutto svanisce. Coproduzione, con minoritaria presenza italiana.
I primi venti minuti sono di impressionante forza fantastica: il culmine, la festa in maschera, è un omaggio delizioso agli happening surrealisti. Il film cede poi alle trite lusinghe dell'intrigo giallo, ricco di agnizioni e disvelamenti. Il livello formale si mantiene, tuttavia, a buon livello. Lampi sublimi: la Scob che si aggira malinconica per la villa sulle note di Maurice Jarre, la bellissima Bergé abbigliata come la Musidora de I Vampiri di Feuillade. Debole il personaggio di Judex/Pollock; buoni gl'inserti umoristici di Jouanneau.
Franju se ne infischia del realismo, si muove nei territori del romanzo d'appendice (dove i codici sono altri) e gira un feuilletton cinematico sinuoso, affascinante, irrobustito da visioni. La tessitura figurativa è notevole, ha espressività e tocchi surreali. Le donne (certi spiriti femminili) fanno (quasi) tutto il film, Koscina compresa (si vede poco ma si difende bene); fulminante Francine Bergé. Impregnato di memorie (la serie firmata da Louis Feuillade) e di decadenza Belle Époque trova la quadra nell'artificio.
MEMORABILE: La festa in maschera; La versatilità e il fascino perverso di Francine Bergé.
Judex appare come un supereroe dal volto rassicurante, quando per un losco uomo d'affari è arrivato il tempo per pagare i debiti con i suoi simili. Il film, strano da definire (forse a causa della sua componente surrealista), si arena presto, zavorrato da una trama sghemba e inverosimile. Ci rincuora, sul suo finire, la splendida apparizione di Sylva Koscina nelle vesti di acrobata spericolata, ma ormai la frittata è fatta.
Primo terzo di film perfetto, con atmosfera mortifera e inquietante esaltata da una visionarietà che entra nella memoria. Il resto della pellicola è un susseguirsi d'azioni rocambolesche ai limiti dell'incredibile tra rapimenti, contro rapimenti, omicidi e tentati omicidi, agnizioni e altro ancora. I più razionali potrebbero non gradire. Siamo in presenza di un chiaro omaggio a Feuillade, ad un "fumetto" e quindi tutto ci sta. La Bergé incarna perfettamente la donna per cui un uomo venderebbe l'anima al diavolo. Pollock invece non ha il carisma che servirebbe per il suo ruolo.
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- In dvd per Golem, disponibile dal 10/12/2013
http://www.amazon.it/L-Uomo-Nero-Francine-Berge/dp/B00GJ1WLAG/ref=sr_1_283?s=dvd&ie=UTF8&qid=1384287108&sr=1-283 - Molto bene,non sapevo neanche fosse già uscito qualche anno fa in dvd.
- Scusate se inizio l'anno rompendo sui generi che, come si sa, possono essere molto labili. Però in questo caso direi che avventura proprio non va: direi thriller o al massimo noir.
Che ne dite? - @ Buono Legnani
Condivido pienamente le tue considerazioni sulle numerosi ed incredibili inverosimiglianze che possono non piacere. A freddo mi hanno un po' "infastidito" e volevo per questa ragione penalizzare il pallinaggio. Poi ho pensato al fatto che in fondo il film è un omaggio a Feuillade ed anche una sorta di feuilleton e quindi
le ritengo perdonabili. Credo facciano parte del genere. Io l'ho preso un po' come una sorta di fumetto e mi sono divertito.
Tuttavia è palese lo squilibrio tra una prima parte notevolissima, con squarci visivi e con un'atmosfera che entrano in testa e la seconda più rocambolesca ma convenzionale. Peccato per una continuazione
non all'altezza di quei trenta minuti. Ma se si accettano le regole del genere, lo si può trovare buono. - Cotola ebbe a dire:
@ Buono Legnani
Tuttavia è palese lo squilibrio tra una prima parte notevolissima, con squarci visivi e con un'atmosfera che entrano in testa e la seconda più rocambolesca ma convenzionale.
Paradossalmente, se il film non avesse la parte migliore, globalmente mi sarebbe potuto piacere di più.
E' il cambio di registro che sa di infrazione grave a quel regolamento stabilito in fase iniziale con lo spettatore... - Cotola ebbe a dire:
Scusate se inizio l'anno rompendo sui generi che, come si sa, possono essere molto labili. Però in questo caso direi che avventura proprio non va: direi thriller o al massimo noir.
Che ne dite?
A me pare, nel ricordo, avventura, con tocchi non dominanti di altri generi.
Wikipedia concorda, IMDb no.
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_in_nero
https://www.imdb.com/title/tt0057207/Ultima modifica: 1/01/20 14:28 da B. Legnani - Alcuni film mettono a disagio il tentativo di incasellamento in categorie precise: la prima parte è un noir fantastico, la seconda è decisamente avventurosa.
