Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/09/08 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 21/09/08 15:06 - 1648 commenti

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Bellissimo film di Germi, uno dei suoi migliori. La storia della scappatella di un uomo maturo con una ragazza molto più giovane di lui, con tutte le implicazioni che questo poteva avere nell'Italia del dopoguerra. Ben sceneggiato ma soprattutto divinamente diretto, regala alcuni momenti davvero commoventi, soprattutto nella descrizione della vita famigliare del protagonista col figlio. Da recuperare.

Homesick 3/04/09 17:12 - 5737 commenti

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Intimista, tenero e al contempo duro e tragico. Dopo Il ferroviere - dal quale proviene il medesimo cast - ancora un melodramma sulla disgregazione familiare (questa volta determinato dal tradimento) e sulle intemperanze e la solitudine maschile. Nella loro sobrietà interpretativa, i protagonisti - in special modo Germi, la Della Noce e il piccolo Nevola - definiscono ritratti realistici e toccanti.
MEMORABILE: La morte del cagnolino. Germi, solo e affranto, seduto sulle scale di casa la notte di Capodanno.

Stefania 2/12/10 02:35 - 1599 commenti

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Il decoro microborghese è già tutto lì, nell'ordine meticoloso degli oggetti nella casetta di Andrea, quella tavola ben apparecchiata, quei ninnoli sulla consolle, il commovente puntiglio della moglie Giulia per la pulizia: convenzioni sociali e obblighi familiari pesano su Andrea, ma pesano meno del senso di colpa per averli violati. E la passione di Rita è una crepa sulle pareti di quella casa, che è prigione e rifugio. La crisi dell'istituzione familiare in un crepuscolare dramma realista, che inaspettatamente anticipa l'estremizzazione grottesca di Divorzio all'italiana.
MEMORABILE: Andrea che ripulisce e riordina la casa prima del ritorno di Giulia e del figlio: "era come se cancellassi le tracce di un crimine...".

Giacomovie 18/04/10 11:53 - 1398 commenti

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Il film di Germi ha il germe dell'amarezza, a volte addolcita dalle gioie che l'adulterio può concedere ad entrambi, ma che sfocia in un finale che lascia la malinconica consapevolezza che niente potrà più essere come prima. L'analisi della vicenda, del carattere dei personaggi e del contorno sociale in cui vivono è cruda ed asciutta, condotta con padronanza anche se risulta un po' didascalica, cosa che assicura chiarezza ma che diventa un po' schematica. La Bettoja mostrò di avere talento, che però negli anni sfruttò poco. ***

Rickblaine 12/08/10 09:38 - 635 commenti

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Buona opera di Pietro Germi in uno dei film dove si impegna anche come attore. Storia sentimentale e sociale. Un periodo del nostro paese che vede la classe operaia integrarsi in quella casta chiamata piccola media borghesia. La prima parte è convincente e coinvolgente, la seconda un po' meno, anche se girato tutto molto dignitosamente.
MEMORABILE: Le camminate riflessive per la città del protagonista.

Enzus79 31/01/11 11:04 - 2895 commenti

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Bel film firmato Pieto Germi che qui è (anche) un buon attore. Fra le note negative c'è la durata: eccessiva. La storia, infatti, cade spesso nella ripetitività e le scene con l'amante risultano un po' ripetitive. Comunque uno dei film migliori di Germi.

Caesars 27/06/13 08:10 - 3790 commenti

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Due anni dopo Il ferroviere, Germi si ispira alle atmosfere del suo precedente film e, riprendendone gran parte del cast attoriale, ci propone un nuovo dramma ambientato in famiglia. Pur rimanendo inferiore alla precedente, anche questa pellicola è riuscita e regala buoni spunti di riflessione. Germi ha il giusto physique du rôle e è bravissimo a tratteggiare il carattere di un uomo di mezza età alle prese con una "sbandata" per una ragazza giovane e bella. Riuscito il finale. ***

Galbo 7/08/13 19:41 - 12392 commenti

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Film dal forte impatto drammatico, che rappresenta una prova convincente del Germi regista ma anche del Germi attore. La figura del protagonista è decisamente ben tratteggiata da una buona sceneggiatura (che miscela abilmente la componente sociale e quella fortemente privata dell'uomo in crisi di valori) che la regia valorizza con una prova di grande maturità e stile. Incisiva e di spessore anche la prova della Bettoja. Da vedere.

Mickes2 26/09/13 14:20 - 1670 commenti

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L’adulterio negli anni ’50 e il conseguente turbine all’interno del nucleo familiare raccontati da Germi con amara partecipazione e dolce intimismo. Un film di interni e di esterni nei quali in modo realistico viene descritto il contesto sociale in cui la vicenda prende vita. L’impostazione melodrammatica ne accentua i risvolti emotivi mettendo in primo piano le contraddizioni del microcosmo maschile, tra una pazza voglia d’evasione e il dilaniante senso di colpa nell’aver corrisposto un amore illusorio. Finale struggente e indimenticabile.

B. Legnani 25/10/13 11:15 - 5532 commenti

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Ricorda molto Il ferroviere, ma riesce comunque a toccare il cuore. La cosa più notevole, nel senso che sorprende un po', è qui la bravura di Franca Bettoja, che non ricordo di avere mai visto così brava nel dare verosimile sensibilità al proprio personaggio. Trama solida, buone interpretazioni da parte di tutti, ritratto azzeccato dell'Italia dell'epoca. Un buon film, con un quarto d'ora finale per certi versi inatteso.

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Giùan 11/08/14 22:09 - 4559 commenti

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Dopo Il ferroviere, un altro straordinario saggio di epica piccolo borghese per Germi, capace ancora una volta di rivestire d'autentico afflato emotivo e nitidezza di racconto cinematografico una rischiosa tranche de vie "operaia", tra Quando la moglie è in vacanza e Breve incontro. Germi non aggira gli ostacoli "retorici" del soggetto ma come suo carattere e costume letteralmente vi cozza contro con un'irruenza che non fa sconti alla meschina pavidità del protagonista. Non a caso si stagliano con inedita robustezza le figure femminili di Bettoja e Della Noce.
MEMORABILE: La visita di Andrea a casa di Rita Fabiani; Il finale: "nulla sarà più lo stesso".

Cotola 21/07/15 09:39 - 9043 commenti

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Bel film questo di Germi che risulta molto coraggioso soprattutto visto l'anno in cui fu girato. Nel 1958 non doveva essere semplice parlare in maniera così esplicita di adulterio e delle sue conseguenze che qui si fanno estreme e tragiche nonostante un finale che visti i tempi non poteva essere altrimenti. Ottima prova registica, buona prova attoriale con la Bettoja sugli scudi e solida sceneggiatura.

Saintgifts 28/08/15 08:06 - 4098 commenti

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Sono anni in cui la famiglia è considerata sacra, intoccabile, indissolubile. Non c'è età invece per le passioni, le umane passioni, quelle che sembrano (e sono) inevitabili; fanno parte della vita, forse ne sono il sale, a patto che non si esageri, la minestra diventerebbe immangiabile. Germi ha le physique du rôle e, oltre che dirigerlo, interpreta il suo film, è convincente; ma ancora meglio sono le donne, perfette sia come moglie che come amante. Un punto in più alla Bettoia.

Rufus68 3/09/16 00:15 - 3842 commenti

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Germi riprende il personaggio de Il ferroviere (compresi attori e collaboratori di quel film), ma lo declina senza nessuna concessione al patetismo e alle bonomie del facile populismo. Con una semplicità di mezzi ammirevole (la pacata narrazione, il pudore dei sentimenti) egli disegna una storia d'amore tragica posta in parallelo, ancora una volta, colla dissoluzione della famiglia. Bellissimo il finale sospeso. Fondamentale il basso continuo delle musiche di Rustichelli e straordinaria la prova d'attore del regista.

Vitgar 9/05/17 15:13 - 586 commenti

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Dramma sentimentale a lieto fine su un tema scottante per l'epoca come l'adulterio. Germi ci mette la poetica personale attingendo anche da altre sue produzioni, conferendo al film una sorta di marchio di fabbrica. Un buon film, anche se temporalmente molto connotato. Finale abbastanza scontato ma tranquillizzante. Buono il cast.

Daniela 15/07/17 14:39 - 12660 commenti

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Durante l'assenza della moglie, al mare per la convalescenza del loro bambino reduce da una grave malattia, un operaio inizia una relazione con una ragazza sua vicina di casa, fidanzata con un militare... Film "gemello" del Ferroviere, con minori riflessi politico/sociali (il lavoro è importante ma non ha un ruolo centrale) ma identico scavo psicologico e stessa amarezza di fondo: anzi, qui l'epilogo, pur non essendo drammatico ma almeno in apparenza consolatorio, è ancora più triste, perché testimonia una ferita forse insanabile. Buona la prova del cast.
MEMORABILE: La notte dell'ultimo dell'anno, ritornato a casa, seduto sul gradino delle scale vede una luce alle sue spalle

Pinhead80 20/08/17 14:33 - 4758 commenti

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Un uomo sposato con una bella donna e un figlioletto che lo adora, si invaghisce di una giovinetta arrivando a mettere in discussione tutta la propria vita. Germi dà prova di grande professionalità anche interpretando un uomo in preda alle proprie debolezze. Il ritratto è quello di chi non è in grado di assumersi le responsabilità di un cambiamento e attraverso il pentimento si rifugia in un passato che, per forza di cose, non sarà comunque mai più lo stesso. Non era facile esprimere con tale forza questo concetto, soprattutto in quegli anni.

Zampanò 6/11/20 21:04 - 381 commenti

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Germi tramortisce un operaio, gigante buono dalla testa di paglia che perde capre e cavoli, con l'attenuante della forza maggiore (con la libido non si ragiona). Il regista fece ovviamente incavolare i comunisti per la tenuità morale del lavoratore che ripiega sul personale; il climax non manca, odoroso di melò, ma l'esito appare tutt'altro che inatteso. Non è male Franca Bettoja anche se un po', appunto, impagliata; perde il confronto con Luisa Della Noce, che dona dignità alle piaghe dell'amarissima casalinga.

Myvincent 27/01/21 09:31 - 3741 commenti

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Stroncato dalla critica della sinistra colta di allora per il quadro offerto di un uomo, un operaio, protagonista di una storia baciata dalla morale consolatoria tipicamente maschile, il film è semplicemente una storia di un'Italia chiusa fra le quattro mura domestiche di una famigliola di quei tempi. Ci sono tutte le componenti per un racconto maledetto: il tradimento, la lotta interiore, la disgrazia. Germi in doppia veste funziona, con la sua tipica  ecitazione nervosa e Franca Bettoja si rivela attrice senz'altro dotata.

Paulaster 8/04/21 09:45 - 4417 commenti

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Padre di famiglia si infatua della giovane vicina di casa. Trama poco originale che nella prima parte descrive gli approcci in modo pudico nella sua delicatezza: come un innamoramento inevitabile, conseguenze comprese. Germi recita senza manicheismi mentre la Bettoja ha solo un paio di momenti melodrammatici di troppo. La conclusione rimette al centro la famiglia come istituzione e lo stesso Germi ha il coraggio di mostrare che gli equilibri son rotti per sempre (al contrario di quanto detto dalla moglie, per la quale una scappatella ci può sempre stare, in un matrimonio).
MEMORABILE: Il cane finito dal poliziotto; La colletta per la corona di fiori; La crisi isterica al ristorante.

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Anthonyvm 14/03/23 15:36 - 5686 commenti

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Notevole e intenso melodramma di Germi, che recupera per l'occasione parte del cast de Il ferroviere (compreso se stesso nel ruolo di protagonista), così come alcune tematiche e dinamiche (il background della classe operaia, il disfacimento familiare). Il risultato è una tragedia piccolo-borghese anche più sottile e coinvolgente, costruita su climax ascendenti profondamente cupi, che culminano in un finale ottimista solamente in superficie. Non passa in secondo piano la dimensione sociale della vicenda, sebbene la forte passionalità di fondo tenda ad attutirne l'impatto. Da vedere.
MEMORABILE: Il primo bacio; La scenata al ristorante coi commensali che si lamentano; Il profumo traditore; La confessione; Lo sconfortante abbraccio nel finale.
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    Ultima modifica: 4/03/14 16:01 da Zender
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