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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/07/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 5/07/07 09:48 - 3015 commenti

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Parigi occupata dai nazisti. Un famoso teatrante ebreo si dà alla macchia, e la moglie manda avanti il teatro... Delizioso film truffautiano disseminato di trovate e colpi di scena, leggero ma non superficiale nel tratteggiare un terribile frangente storico in cui molti si sono trovati di fronte a drammi non solo esistenziali ma morali (per esempio se recitare commedie - il proprio lavoro - in un momento simile). Omaggio in filigrana a Vogliamo vivere, su altro registro narrativo: un film da vedere e amare.

B. Legnani 25/05/08 00:17 - 5529 commenti

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Bello, ma freddo. Commistione fra dramma e commedia, girato benissimo, ma con scarsa capacità di conquistare. Certo non un mero esercizio di stile: un messaggio destinato a se stesso, mescolato con i tempi dell’infanzia e un bilancio verso l’opera dell'io-artista? A saperlo! C’è una battuta strepitosa. Più o meno suona così: “Il palco è come il cesso e il cimitero: se devi andarci, non hai scelta”. La Deneuve, come spesso càpita alle donne belle ma àlgide, è più interessante qui rispetto a quando era più giovane.
MEMORABILE: Oltre alla battuta succitata, gli arguti minuti finali.

G.Godardi 5/02/09 17:11 - 950 commenti

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Lo dico subito: non è uno dei miei Truffaut preferiti. Troppo lungo, troppo verboso, troppo claustrofobico, troppo manierista, troppo poca l'azione (relegata solo al prologo e all'epilogo). Certo, trattandosi di parlare del teatro, tutto ciò è voluto e alla base vi è non di meno un lavoro encomiabile di sceneggiatura, scenografia e cast, ma è davvero impresa ardua arrivare alla fine senza sbadigli. Nonostante tutto, si avverte l'estrema cura con cui è stato realizzato. Nelle intenzioni doveva essere la seconda parte di una trilogia sullo spettacolo, mai conclusa.

Pau 28/04/10 22:26 - 125 commenti

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La critica lo trovò ingenuo nella sua edulcorata rappresentazione di un periodo straziante per la Francia. Ma la ricchezza del film è proprio nella sua attenzione ai dettagli, ai piccoli espedienti di ogni giorno nella Parigi occupata: le calze disegnate sulle gambe nude, i fari delle auto usati come riflettori, il tabacco coltivato in casa (Truffaut e Schiffmann si documentarono minuziosamente). Dedicato a coloro che, senza aderire alla Resistenza e tantomeno collaborare col nemico, "andarono avanti" con la vita, il lavoro e ciò che amavano.
MEMORABILE: Marion Steiner/Catherine Deneuve che tiene affettuosamente per mano i due uomini della sua vita nell'immagine che conclude il film.

Myvincent 24/11/10 09:01 - 3741 commenti

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Il direttore di un teatro parigino dirige una sua opera nascosto in uno scantinato, perché ebreo e perseguitato: sarà un successo. Parigi strangolata dall'occupazione nazista, ma ancora più vitale, fa da sfondo a questo film immortalato dalla presenza di grandi attori. Atmosfere, recitazione, stile tipicamente francesi e personaggi che non riescono mai ad andare al fondo di nulla, secondo quanto commentava lo stesso Truffaut. Acclamatissimo ed ultrapremiato.

Cotola 31/07/10 21:51 - 9041 commenti

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Coinvolgesse appieno come altre pellicole del regista, sarebbe uno dei Truffaut migliori. E invece pur essendo del tutto evidente che sia realizzato in maniera impeccabile, che dietro ci sia un grande lavoro di scrittura (ma non solo) e che il plot mescoli mirabilmente il privato con un momento storico delicato dei francesi, ha il torto di non avvolgere più di tanto lo spettatore. Naturalmente resta un lavoro di pregevole fattura. Nota di merito per l'eccellente, come sempre, fotografia del grande Nestor Almendros.

Deepred89 23/12/10 21:27 - 3706 commenti

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Affascinante Effetto notte (teatrale) nella Francia di Vichy, dove il consueto stile (equilibrato, senza sbavature) del regista riesce a non soffocare la carica emotiva, che scaturisce con efficacia tramite azioni sussurrate o semplicemente lasciate intendere. Il lato tecnico è impeccabile, i personaggi funzionano alla perfezione (così come rispettivi interpreti, tutti superlativi) e la storia scorre liscia come l'olio evitando soluzioni gratuite o plateali. Secondo il sottoscritto (non truffautiano) tra i migliori lavori del regista. Ottimo.

Homesick 27/03/11 18:18 - 5737 commenti

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Ripresa in tono minore di Effetto notte da parte di un Truffaut insolitamente distaccato e logorroico, che non riesce a sciogliere tutti i grumi creati dalla mescolanza tra l’aspetto storico – Parigi sotto l’occupazione nazista – con i retroscena del mondo dello spettacolo e le vicissitudini private dei suoi protagonisti. Pur opacizzato dalla staticità e dalla freddezza d’insieme, il sigillo del Maestro resta comunque ben visibile nella suprema cura formale (gli interni, i costumi, le luci, la greve atmosfera delle strade parigine) e in un controllo degli attori inappuntabile.

Mushroom 9/06/12 17:31 - 36 commenti

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Uno degli ultimi film di Truffaut, può essere considerato quasi un canto del cigno. Permeato dagli stili dei film precedenti, a partire dalla narrazione simile a quella di Jules e Jim, non rimane comunque uno dei migliori. In alcune parti è facile distrarsi e perdere il filo narrativo, anche se il film è abbastanza leggero. Nonostante questo la Deneuve e Depardieu fanno un ottimo lavoro. Da vedere perché nessun altro film francese sulla seconda guerra mondiale ha lo stile lussuoso di questo.

Tarabas 11/03/13 13:27 - 1878 commenti

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Programmaticamente girato in un teatro di posa, come New York New York, il film celebra l'importanza dello spettacolo (teatrale, nella specie) come forma di racconto che diventa partecipazione a una comunità (gli spettatori uniti nella sala, gli attori uniti nella compagnia) e forma di resistenza alle brutture della guerra, manifestazione di volontà di vivere. Meno coinvolgente e più didascalico di Effetto notte, è comunque una festa per gli occhi e sfoggia un grande cast. Splendida e paralizzante la Deneuve; persino Depardieu pare un po' intimidito.

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Delpiero89 22/09/13 00:29 - 263 commenti

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Film di gran classe ed eleganza di Francois Truffaut, omaggio al mondo del teatro nella Parigi occupata dai nazisti. Grande cura nelle ambientazioni e nei particolari (soprattutto ai gesti quotidiani), che arricchiscono notevolmente il valore dell'opera. Bellissime le musiche e grande cast con una Deneuve sopra le righe. Finale notevole.

Galbo 9/10/15 05:44 - 12391 commenti

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Un’operazione simile a quella di Effetto notte, ma ambientata nel mondo del teatro. Truffaut, come in quel film precedente realizza una commistione tra rappresentazione scenica e vita, impreziosita dalla suggestiva (anche se più suggerita che mostrata) ambientazione in epoca bellica che incrementa le motivazioni e lo spessore dei personaggi. Una sceneggiatura molto ben scritta e la conferma della grande capacità del regista nella direzione dei suoi attori. Catherine Deneuve gelidamente algida e Depardieu passionale e trattenuto. Da vedere.

Ryo 29/07/16 12:20 - 2169 commenti

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Come in Effetto notte la storia si svolgeva durante la lavorazione di un film, qui lo fa durante quella di uno spettacolo teatrale, ma nella Parigi occupata dai nazisti. Storia sentimentale che si sviluppa seguendo il classico triangolo tanto caro al regista. È interessante vedere come sono state gestite alla perfezione tre minitrame: c'è la storia d'amore, la storia di guerra e le gesta del regista ebreo costretto a dirigere clandestinamente da uno nascondiglio. Ottima la scelta degli attori. Molto poetico ed evocativo.

Jandileida 31/03/18 23:01 - 1565 commenti

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Con la solita grazia fuori dal comune, Truffaut ci racconta come si faceva teatro nella Parigi occupata dai nazisti. Storia congegnata perfettamente, con pochissimi momenti di stasi ma anzi sempre molto briosa e leggera ma mai banale, regia di levità fiabesca, personaggi tutti disegnati con grande perizia e attenzione per il più piccolo dettaglio e attori con le facce giuste al posto giusto. Difficile chiedere di più al cinema. Magari un po'meno sentito rispetto all'amore assoluto di Effetto notte. Deneuve all'apice della catena sentimentale. Applausi.

Raremirko 23/01/21 16:14 - 577 commenti

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Molto elegante e curato, mai noioso, ha superato egregiamente la prova degli anni. Molto bene Depardieu nel solito ruolo scontroso, belle le comprimari femminili (senza età la Deneuve), buona l'operazione metacinematografica del "teatro nel film". Forse non troppo graffiante in quanto a messaggi, ma gli intenti i denuncia più o meno passano. Ottimo film, che anche rivisto dopo anni si lascia apprezzare sotto tutti gli aspetti; molto successo, sia come pubblico che come premi.

Lou 28/01/21 19:23 - 1121 commenti

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Non uno dei migliori film di Truffaut, concede poco allo spettacolo e fatica a coinvolgere e appassionare. Resta pur sempre un'opera di qualità, curata nei dettagli e inappuntabile per lo stile, che consente di creare una forma di elegante distacco rispetto alle brutture dell'occupazione nazista. Buona prova del cast, con una Deneuve notevole, algida e intrigante.

Giùan 31/01/21 17:08 - 4559 commenti

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Capolavoro di Truffaut, che satura e al contempo distilla le assi portanti della propria poetica, edificando il cuore nero, geometrico ed "evoluto" dello straordinario epperò ammiccante e sovraesposto Effetto notte. Il teatro Montmartre diventa palcoscenico ove "la ronde" ophülsiana di storia, amore, spettacolo si fa giostra inesauribile cui l'autore mette il morso, dando dimostrazione di un controllo dietro la cui glaciale apparenza pulsa una infiammabile densità, che cortocircuita finzione, realtà e desiderio. Nell'ensemble brechtiano, inquieta la Deneuve, tutta eros ed allure.
MEMORABILE: La presentazione del cast in coda al film.

Il ferrini 26/04/21 06:52 - 2357 commenti

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Pur muovendosi in un ambito storico assai frequentato dal cinema, Truffaut riesce a distinguersi, raccontando la quotidianità di una compagnia teatrale stravolta dalla follia nazista. Il regista (ebreo) costretto a vivere nascosto nella cantina sotto il palco, i continui blackout, la stampa asservita al regime, tutti tasselli di un mosaico agghiacciante nel quale la Deneuve si mostra salda e incrollabile, mentre Depardieu è insofferente, combattivo. Due modi così distanti di affrontare quell'orrore giornaliero, che finiscono per fondersi in un unico grido. Grande cinema.
MEMORABILE: Le parole crociate razziste; L'ispezione della cantina.

Paulaster 18/11/22 10:09 - 4413 commenti

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Regista ebreo si nasconde in uno scantinato durante l'occupazione tedesca a Parigi. Vicenda storica drammatica con Truffaut che preferisce lasciare spazio ai sentimenti, anche artistici, e a una piccola nota di speranza. Direzione degli attori notevole e fluidità negli spazi angusti di un piccolo teatro sono le note salienti. Abile la conclusione nel mescolare realtà e finzione. La Deneuve interpreta meglio degli altri la complessità dei momenti bellici, anche se rimane sempre un filo distaccata; bravo anche il misurato Depardieu.
MEMORABILE: L'ascolto dalla caldaia; Il ritrovamento dei documenti del marito; La richiesta di scuse; La riapparizione a teatro.
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  • Discussione G.Godardi • 5/02/09 17:21
    Fotocopista - 663 interventi
    Film partito male produttivamente si è rifatto a prodotto ultimato:risultò infatti vincitore di ben dieci premi Cesar,tra cui miglior film e regia, e fu il secondo più clamoroso successo commerciale del regista dopo Effetto notte

    Nonostante non sia uno dei miei film di truffaut preferiti....
  • Curiosità Tarabas • 11/03/13 13:28
    Segretario - 2069 interventi
    Il film avrebbe dovuto essere seguito da una terza opera, dedicata al mondo del Music Hall, per formare (con Effetto Notte) una trilogia sullo spettacolo.

    (Fonte: Wikipedia)
  • Curiosità Lucius • 23/01/19 00:08
    Scrivano - 9054 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

  • Discussione Raremirko • 23/01/21 16:10
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ottimo ma Legnani non ha tutti i torti a definirlo un pò freddo...
    Ultima modifica: 23/01/21 17:20 da Zender
  • Discussione Zender • 23/01/21 17:20
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Rare, hai scritto il commento, non ha senso replicare la cosa pure nel forum.