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VOLTI ITALIANI NEL CAST
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/02/15 DAL BENEMERITO GUGLY
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Una bischerata: non basta prendere un'attrice fiorentina, metterle una parrucca e farla fumare per ricostruire una personalità sfaccettata come quella della Fallaci; la solita fiction in due puntate squaderna una vita densa di incontri ed eventi come un bigino condito di storie d'amore dove anche l'incontro con Panagulis viene risolto in pochissimo tempo mentre si gioca a cogliere le citazioni dei libri. La Puccini online è stata giustamente definita sin dalle prime battute Oriana di Rivombrosa.
MEMORABILE: La Puccini con la parrucca grigia e la voce roca: teribile, non ha un grammo della forza della vera Fallaci.
Quando la Rai prova a fare una fiction sulla vita di una grande donna e di un'importante giornalista che ha segnato la nostra epoca ecco che cade in modo fragoroso rompendosi le ossa del collo. La ruffianeria in questa miniserie è a livelli altissimi, la vita della Fallaci viene raccontata solo da un via vai di sigarette, liti con vari capi di stato, difficili relazioni amorose e poco altro; peccato che la sua vita fosse proprio tutt'altra cosa. Per non parlare della Puccini: una scelta peggiore non si poteva fare. Regia piatta e incolore.
Marco Turco HA DIRETTO ANCHE...
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- Terribile.
- Immaginavo!
- Giustamente gli autori hanno atteso qualche anno dopo la dipartita della giornalista, altrimenti sarebbero stati querelati dopo i primi venti minuti di fiction....la Puccini fuma, s'incazza, arrochisce la voce, ma imita e non restituisce un grammo della vera Fallaci, appassionata e contraddittoria, dal viso sul quale compaiono le rughe della vita, mentre l'alter ego cinematografico ha un bel faccino liscio che nemmeno le rughe del trucco riescono ad invecchiare...all'inizio per la parte si era pensato a Chiara Francini, molto più somigliante.
Anche l'importantissima storia con Alekos Panagulis (un dignitoso Vinicio Marchioni) è stata banalizzata e liquidata a litigi tra lei giornalista e incazzosa e lui rivoluzionario romantico ma anche fedifrago, con in sottofondo le citazioni tratte da Un uomo.
Se non altro ho qui sulle mie gambe proprio il libro in questione, forse l'unico merito della fiction sarà spingere qualcuno a leggere.Ultima modifica: 17/02/15 23:31 da Gugly - Gugly abbiamo inserito due schede per la stessa fiction, il server le differenzia perchè io ho inserito "2 puntate" e tu no quindi per lui sono due film diversi, le abbiamo insrrite insieme e quindi non potevamo sapere. Io ho copiato il mio commento, Zender deve tirarne via una se tiene la mia deve copiare il tuo commento e il tuo voto nella mia oppure fare l'inverso con me ma mettendo nel titolo "2 puntate" visto che trattasi di fiction.
- L'aveva inserita prima Gugly; ho convogliato la tua sulla sua, Ruber.
- Pur essendone stato attirato, ho evitato questa fiction come la peste poiché immaginavo che potesse rivelarsi una ciofecata immane prima ancora d’averla trasmessa. Possono passare - e non sempre - quelle cosiddette “leggere” ambientate ai giorni nostri, ma quelle di ricostruzione dei personaggi o di epoche diverse non siamo più in grado di farle e da molto - troppo - tempo. Gli sceneggiati (anche quelli “desapercidos” a colori degli anni Ottanta) sono lontani anni luce. La Puccini, poi, è solo bella. Punto.
- I presupposti in linea teorica erano anche buoni,il regista è Marco Turco (che ha diretto la pregevole miniserie "C'era una volta la città dei matti" su Franco Basaglia) e la sceneggiatura è stata scritta da Rulli e Petraglia (quelli de La meglio gioventù per intenderci), ma le bass(issim)e aspettative sono state confermate in pieno.
Markus ti sei perso dei momenti trash che sono sicura avresti apprezzato a prescindere, tipo la vecchia Oriana che parla con la giovane sè stessa in double screen....Ultima modifica: 18/02/15 09:40 da Gugly - Non fatico a crederci! Grande "interpretazione"...
