Storia di due fratelli agli antipodi tra mafia, onore, amore, sangue... La fiction ha preso ormai il posto del film di genere e forse anche di film importanti. Peccato, perché se le tematiche sono universali, le recitazioni sono quelle che sono, con accenti a volte risibili. Gabriel Garko è bono, ma non basta, almeno a me. Lisi e Giannini oramai abbonati a queste produzioni partecipano e poi passano alla cassa.
Insomma. Sarà per la regia del povero Samperi che un minimo di esperienza e capacità ce la mette, ma la fiction risulta meno indigesta di altri prodotti coevi. Nel cast ci sono i soliti attori delle fiction, leggermente meno cane Garko (che rimane comunque scadente).
L'onore si lava col sangue e il rispetto si conquista a colpi di fucile. Garko interpreta il bello e dannato, al servizio della malavita ma con un proprio codice morale. La violenza che si mostra è talvolta parossistica ma in linea con la trattazione fatta. Ciò che eleva la media della serie (che nel 2016 proporrà la sua sesta stagione) è la caratura degli attori intervenuti. Da Virna Lisi a Burt Young, passando per l'eccellente Giuliana De Sio e Lina Sastri, tutti si muovono in contesti che hanno stupri, ricatti ed esecuzioni all'ordine del dì.
MEMORABILE: La "tripolina" in preda al delirio vindice; L'eliminazione del figlio "arruso".
Giancarlo Giannini HA RECITATO ANCHE IN...
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Rivedendo questa fiction mi sono convinta del fatto che i temi universali che una volta venivano trattati anche (e non solo) in film importanti, oggi vengono trasfusi quasi solo in prodotti come questo che, a ben guardare, ha più di una ispirazione nei film di Visconti e simili degli anni 60 ( Rocco e i suoi fratelli, ad es.)
Putroppo però il pubblico in larga parte non è più disposto a sorbirsi dei "mattoni" di tal fatta, sembra, e quindi il messaggio viene semplificato.
In onda da stasera e per sei puntate la terza serie.
Degno di nota il nome del personaggio interpretato da Giuliana de Sio, una prostituta di nome Tripolina...sì, proprio come il personaggio di Film d'amore e d'anarchia della Wertmuller, che in anni recenti ha diretto una riduzione teatrale della pellicola con protagonisti Elio di Elio e le Storie tese nei panni dell'anarchico Tunin e la De Sio in quelli che furono della Melato.
E qui chiamo le donzelle davinottiche per una delle memorabili discussioni sulla piacenza degli attori (o presunti tali).
Posto che a mia personale impressione Gabriel Garko non sembra proprio orientato verso la parrocchia femminile, ma quanto è caruccio e funzionale ad un teleromanzo come questo, accento siciliano improbabile a parte???
Ovviamente anche i maschietti possono interloquire, rilevare, protestare....:-p
DiscussioneDaniela • 13/09/12 07:48 Gran Burattinaio - 5875 interventi
Guglyna, Gabriel Garko non è propriamente al top delle mie preferenze in campo di bellezze maschili, preferisco tipi più ruvidoni, mentre a giudicare dalle foto lui mi sembra troppo leccatino, troppo "fotomodello".
Comunque, confesso che, per quanto ricordo, non l'ho mai visto recitare, magari è uno di quelli che in movimento migliorano... almeno dal punto di vista estetico mio personale.
Ciao Dany! In effetti Garko è ben depilato, curato...in una parola, costruito per far salire ormoni e sturbo ad un po' di donzelle.
Mai visto recitare? Io una volta sola, una piccola parte ne Le fate ignoranti, l'unica volta in cui ha tirato fuori potenziale non del tutto fisico (anzi, impersonava un malato terminale di AIDS).
Tutto il resto è....corpo!
Ci sono i cofanetti della Eagle per la prima stagione e della Universal per la seconda e la terza. Se le ultime due sono di buona qualità (niente da segnalare in negativo), è assolutamente disastroso il lavoro della Eagle per la prima stagione. I 6 episodi sono presentati in un 16:9 widescreen ma fasullo, spalmando l'originale aspect ratio dell'immagine che è un 4:3 nativo. L'effetto è l'abominevole immagine schiacciata. Il peggior pastrocchio possibile che si potesse fare.