L'ispettore Barnaby - Serie TV (1997)

Bellissima serie tv inglese dedicata alle vicende di un poliziotto particolare. Tom Barnaby è un uomo dal carattere tutto suo. Buon marito e padre affettuoso, una volta che si dedica ad un caso lo fa anima e corpo con tutta la passione possibile. Condita da un finissimo humor nero e da almeno tre/quattro omicidi a puntata è un telefilm ben fatto e mai banale. Splendido il gruppo d'attori, dominato da John Nettles nei panni di Barnaby.

Revival della gloriosa tradizione del poliziesco inglese, che ammoderna con juicio il familiare canovaccio della campagna apparentemente sonnolenta, ma che cova dietro le tendine inenarrabili nequizie per lo più familiari tipo romanzi della Compton Burnett, che conducono spesso ad autentiche carneficine. L'ispettore Barnaby dipana con arguzia e umanità, coadiuvato da un assistente (nella serie se ne succedono due) volenteroso e affidabile. Non sempre il ritmo è adeguato, ma nel complesso la serie è godibile.

Divertente serie ambientata nella provincia inglese, tra cottages deliziosi, sagre paesane e pub in puro stile british. Come da tradizione, dietro l'apparenza idilliaca si celano invidie, rancori, passioni che sfociano, ad ogni episodio, in catene di delitti (mai meno di tre a puntata) puntualmente risolti dal protagonista, un ispettore bonario e tranquillo, senza vezzi e pose, ma acuto conoscitore dell'animo umano. Serial godibile, sconta una certa lentezza nella sceneggiatura, che fa desiderare che le puntate durino almeno mezzora meno.

Fiction che continua tuttora e con un discreto successo. Il bello è che tutte le puntate sono caratterizzate da una valanga di omicidi tutti nello stesso paese inglese. Buona l'interpretazione dell' ispettore Barnaby affiancato da un agente abbastanza autoritario e affidabile.

Dignitosa serie. I delitti sono abbastanza ben costruiti di episodio in episodio, l'atmosfera non manca e la confezione britannica non deluderà un certo numero di fan. Certo non è un capolavoro, vi sono prodotti migliori, ma la visione la merita sicuramente.

Buona serie, che rinverdisce i fasti del classico mistery "alla Christie": qui i puzzle sono meno raffinati, ma le storie sono di buona fattura e l'atmosfera "zucchero e fiele" dei villaggi inglesi è resa benissimo. Chi mi convince meno è proprio Barnaby: non ha la personalità deliziosamente idiosincratica di un Poirot o di una Marple, è un buon funzionario-papà di famiglia. Anche il suo assistente è un po' noioso: dovrebbero affiancargliene uno col quale il rapporto sia un po' più... frizzantino!

Fra le orrende e più blasonate serie francesi di Retequattro (Cordier, Florenz, Lescaut) e le altrettanto ipocrite e moraliste fiction di RAI 1, 2 e 3, questo spesso sottovalutato poliziesco si distingue per buone atmosfere, molto British (la location è la verde ed amena campagna inglese), sottile humour nero, un impianto da classico mystery e una maggior indulgenza - in genere priva di impliciti e severi giudizi moralistici - per le situazioni morbosette o sexy (della serie: "sì al sesso, siamo inglesi!" E ci diamo sotto...!). Da riscoprire.

Prodotto per la tv sicuramente godibile, capace addirittura di sfociare in parentesi abbastanza gore, considerata la natura. I protagonisti si muovono bene su innesti semplici ma intriganti e l'atmosfera che si respira aiuta al successo della serie, spesso ripetuta sui palinsesti della tivù generalista.

Una serie tv ben fatta che offre i bei paesaggi della campagna inglese. Le vicende sono ambientate nel villaggio immaginario di Midsomer e vedono l'ispettore e il suo fido aiutante alle prese con i più efferati delitti, che coinvolgono quasi sempre abitanti della zona e prendono in considerazione vicende passate mai venute alla luce. Una bel giallo insomma, che non dà nulla per scontato e si gusta con piacere.

Buona serie televisiva che ha il proprio punto di forza nelle ambientazioni bucoliche (graziosi i vari villaggi mostrati) e nel contrasto fra l'apparente calma dei luoghi e gli omicidi presenti in ogni puntata. La figura di Tom Barnaby (John Nettles, ben doppiato da Romano Malaspina) è una di quelle che si ricordano volentieri, tanto pacato quanto arguto. Nei vari episodi appaiono diversi attori inglesi famosi. E' chiaro che dopo oltre venti stagioni (e il rimpiazzo di Nettles con Neil Dudgeon) si sia perso un po' dello smalto iniziale, ma resta ugualmente un valido intrattenimento.