È l'unico episodio “apocrifo” che vede protagonista il personaggio Clouseau, girato proprio lo stesso anno in cui la premiata ditta Blake Edwards/Peter Sellers era all'opera nel memorabile HOLLYWOOD PARTY. Alla regia troviamo qui Bud Yorkin (che non ha le qualità di Edwards), mentre nella parte di Clouseau ecco il valente Alan Arkin, attore simpatico e indubbiamente professionale, purtroppo non istrionico né geniale quanto Peter Sellers, il vero creatore della maschera Clouseau. Ne è uscito un film che cerca di ricalcare, fin dalla sigla (in cui però mancano sia la Pantera Rosa che le inconfondibili...Leggi tutto note musicali di Henry Mancini) il filone d'oro (all'epoca erano usciti LA PANTERA ROSA e UNO SPARO NEL BUIO), ma non trova in Yorkin un regista capace di dominare i troppi momenti morti dovuti a una sceneggiatura poco felice. Peccato, perché dalle prime scene (Clouseau che scende dall'aereo in calzini e deve risalirvi dimenticando però l'ombrello) sembrava di essere tornati ai gloriosi giorni. Oltretutto manca a INSPECTOR CLOUSEAU (il titolo originale è ancor più spudorato di quello italiano) quella galleria di caratteristi che avevano contribuito a creare l'universo in cui si muoveva Sellers: non c'è l'ispettore Dreyfus (Herbert Lom), non c'è Cato e insomma un po' tutto dà l'impressione di aver a che fare con un’imitazione. Eppure alcune sequenze indovinate ci sono e Alan Arkin, seppur in evidente impaccio di fronte al fantasma di Sellers e spesso troppo rigido, meriterebbe una sceneggiatura migliore. INSPECTOR CLOUSEAU è una produzione minore a ogni effetto, pur tuttavia mantiene un rigore stilistico ammirevole e una recitazione misurata ed elegante. Ma non basta.
Cosa è successo? Un film con Alan Arkin che fa Clouseau e Sellers vivo? E infatti, con tutto il rispetto per l'attore e per la nostra Delia, molto carina, questo apocrifo non possiede affatto un minimo della verve dell'originale. Indovinata e plagiata la scena del dialogo con gli oggetti sul tavolo che vengono continuamente spostati. Troppi escamotages per evitare di pagare i diritti finiscono per nullificare la pellicola.
Seguito a Uno sparo nel buio, questo film presenta il famoso ispettore impersonato non dall'allora vivo Peter Sellers, ma dall'americano Alan Arkin. L'attore ce la mette tutta per essere all'altezza del suo predecessore (che, evidentemente, all'epoca aveva detto no a questo film), ma causa la trama un po' così e un regista un po' cosa (Bud Yorkin non è Blake Edwards) fallisce il bersaglio. Alan Arkin è un attore bravissimo, ma Jacques Clouseau è Peter Sellers.
Curioso come un personaggio così di successo venga, dopo appena due film, "delegato" a un altro attore. Qui si ricalcano numerose situazioni dal precedente film e si parodizzano gli 007, senza raggiungere le capacità di Sellers, seppur Arkin si dimostri un discreto comico (divertenti gli incontri con la vecchietta scozzese). La regia di Yorkin asseconda gli attori, mancando della personalità di quella di Edwards, e si perde in un secondo tempo action che fa calare il ritmo. Nel complesso una simpatica commedia, con meno classe di quelle precedenti, ma non così disprezzabile.
Dopo il buon successo delle due pellicole precedenti, ritorna l'ispettore "pasticcione", che questa volta è interpretato da Arkin e non da Sellers. Non è l'unico cambiamento importante, infatti alla regia Yorkin sostituisce Edwards, così come fa Thorne con Mancini per quanto riguarda la colonna sonora. Se uniamo queste variazioni, poco riuscite, a un copione decisamente debole, avremo come risultato un film deludente che non riesce a divertire, salvo che in rare occasioni. Arkin, pur validissimo attore, non ha la verve fisica del Clouseau "ufficiale" e Yorkin non vale Edwards.
Bud Yorkin HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoZender • 24/09/09 07:59 Capo scrivano - 48565 interventi
E' uscito il 17 settembre in dvd per la prima volta (per la Fox) anche quest'episodio apocrifo del 1968 con Alan Arkin a "rubare il mestiere" a Peter Sellers.
Audio Italiano: Mono
Video: 1.78:1 Anamorfico