L'importanza di chiamarsi Ernest - Film (2002)

L'importanza di chiamarsi Ernest
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Titolo originale: The Importance of being Earnest
Anno: 2002
Genere: commedia (colore)
Note: Dal libro di Oscar Wilde "L'importanza di chiamarsi Ernesto".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/07/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 24/07/07 09:46 - 3015 commenti

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Nuova trasposizione dell'immortale commedia di Oscar Wilde, col suo calembour (regolarmente perso nelle traduzini) fra "Ernest" e "earnest" (probo, serio, etc.). Che dire? Con un "copione" così (acuta, sapida, e implacabile macchina comica) e con attori di prima scelta, solo un regista italiano contemporaneo avrebbe potuto fare un brutto film. E infatti questo è buono, e si guarda con piacere. Rupert Everett in queste acque ci sguazza, ma a svettare su tutta la compagnia è l'acidissima Judi Dench

Ira72 29/09/16 14:59 - 1313 commenti

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Spassosissima trasposizione teatrale con un Rupert Everett in forma smagliante che interpreta Algernon in modo talmente spontaneo che la commedia sembra scritta apposta per lui. Il talento e lo humor indiscussi di Oscar Wilde, il suo giocare perfettamente con le parole fanno del film una certezza. Ed Everett ci si tuffa come un bambino in una piscina di palline. E che dire dell'atmosfera tipicamente inglese, dove regnano stile, eleganza, classe.

Pigro 3/06/08 09:48 - 9666 commenti

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Scialba trasposizione cinematografica del capolavoro teatrale di Oscar Wilde, soprattutto nel tentativo di vivacizzare in senso cinematografico un’opera nata per il palcoscenico. In realtà il testo è talmente vivace e frizzante che averlo voluto animare con continui cambi di scena e simili lo ha reso una pappetta quasi televisiva. E poi basta con Rupert Everett che da quando si è dichiarato gay fa solo parti da scialbo dandy! Da dimenticare.

Cotola 30/09/10 20:19 - 9043 commenti

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Non male questa riduzione cinematografica della bella commedia di Wilde. Abbastanza fedele al testo, riesce a divertire e può contare su una buona prova del cast (di sicuro maggiormente apprezzabile in originale) mentre risultano stonati gli innesti onirici che lungi dal divertire si rivelano goffi e maldestri.

Galbo 5/08/11 07:49 - 12392 commenti

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Discreto esempio di "cinema da camera", quest'opera di Parker è puro teatro filmato. In effetti il copione di Oscar Wilde (si tratta di una delle sue opere più celebri) è già di prima scelta e il regista si limita ad eseguire il compito (senza particolare inventiva e personalità a dire il vero), potendo contare su una compagnia di attori di buon livello tra i quali spicca l'inglesissima Judi Dench.

Luchi78 20/09/11 11:08 - 1521 commenti

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Commedia che si presta molto alla trasposizione cinematografica, senza bisogno di particolari adattamenti o tagli alla sceneggiatura. Frizzante e coinvolgente, ben interpretata dalla coppia Everett-Firth, scorre in modo piacevole senza incidere più di tanto. Ottima per una serata alla leggera, magari con quel tocco di romanticismo stile fine '800...

Ale nkf 30/04/12 12:48 - 802 commenti

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Mediocre pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Oscar Wilde che in italiano perde il gioco di parole del titolo. Premettendo che la storia non mi ha entusiasmato più di tanto, questo film di Parker non arriva alla sufficienza perché è troppo lento e non dà quella dose di vivacità che sarebbe invece servita. Da segnalare solo il buon cast, che si amalgama piuttosto bene (in particolare la figura di lady Bracknell, resa notevolmente da Judi Dench).

Hackett 18/08/12 09:20 - 1867 commenti

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Parker ha il merito (con Branagh) di essere uno dei pochi registi a continuare nella ormai trascurata via del teatro cinematografico. Questa volta il compito è agevolato da un testo spumeggiante come quello di Wilde, che il regista però tratta con la dovuta cura e soprattutto con gli interpreti giusti. Rappresentazione riuscita.

Daniela 18/03/13 08:14 - 12662 commenti

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Da una celebre opera teatrale già portata sugli schermi, una trasposizione sostanzialmente fedele nonostante gli inserti en plein air e qualche tocco modernizzante incongruo. I dialoghi sono ovviamente brillanti, l'intreccio si dipana con scioltezza fra qui pro quo, scambi di persona e provvidenziali ignizioni, gli attori si impegnano nel recitare con brio senza dimenticare l'autoironia, ma il risultato finale non convince del tutto, come un bel vestito di seta e pizzo che, lasciato troppo tempo in soffitta, odori leggermente di muffa.
MEMORABILE: "Perdere un genitore può essere considerata una disgrazia, ma perderli entrambi è una sbadataggine!"

Almicione 9/09/14 13:59 - 764 commenti

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Non penso possa esser meglio resa la straordinaria commedia di Oscar Wilde: le menzogne di Jack e Algy, le assurdità di Lady Bracknell, il vagheggiare spensierato della distratta Cecily, l'"ideale" di Gwendolen, le arguzie di Algy... Le situazioni createsi rispecchiano egregiamente lo spirito di Wilde e davvero pochi sono gli errori, per la maggior parte legati a una non impeccabile regia, che saltano all'occhio. Il cast di giovani, brillanti e affascinanti attori è senz'altro il fiore all'occhiello di questa pellicola gradevole e divertente.
MEMORABILE: Ogni massima di Algernon (che ricorda Lord Henry Wotton dell'altro grande capolavoro di Wilde).

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Dupea 9/01/15 17:33 - 28 commenti

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Divertissement che non poteva che essere estremamente brillante, avendo come base di partenza il genio immenso di Oscar Wilde. Di impianto inevitabilmente teatrale, si lascia guardare volentieri anche per la simpatia degli attori. Se c'è una ragione per il cambiamento del già perfetto finale originale dell'opera teatrale, la conosce solo Parker. Che, tanto, ci ha abituato alla variazione dei finali nei film che ha tratto da Wilde.
MEMORABILE: I paradossi di Wilde ovunque disseminati.
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  • Curiosità Daniela • 18/03/13 08:21
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    La commedia di Oscar Wilde, rappresentata per la prima volta a Londra nel 1895, ha avuto sei trasposizioni televisive e tre cinematografiche.
    Oltre a questa di Parker nel 2002, le altre due cinematografiche sono:

    - L'importanza di chiamarsi Ernesto, di Anthony Asquith (1952) con Michael Redgrave

    - The Importance of Being Earnest, di Kurt Baker (1992) interpretata da un cast di attori afro-americani

    Fondi: wikipedia/IMDB