L'avventuriero di Hong Kong - Film (1955)

"Esotico" prodotto dalla Fox, magari non particolarmente originale, tuttavia fondamentalmente riuscito. Dmytryk dirige con consumato mestiere un Clark Gable in decadenza, ma ancora in grado di reggere sulle robuste spalle un personaggio simile in maniera credibile e capace di emozionare, ben coadiuvato da Rennie e da un'elegante Susan Hayward. Ben dosate le location (ovviamente, ehm, "esotiche"). Cinque anni dopo s'ispirerà a questo film la serie televisiva Hong Kong (1960-61), con Rod Taylor nel ruolo del protagonista.

Azione, avventura e sentimento in un contesto esotico. Un maturo Clark Gable ancora affascinante nei panni dell'avventuriero di cui finirà per innamorarsi la coprotagonista Susan Hayward. Un film che non brilla per originalità ma appare piuttosto godibile grazie al buon dosaggio degli ingredienti affidato al bravo regista Dmytryk e al cast tecnico ed artistico di prim'ordine.

Una donna si avventura oltre la cortina di ferro cinese per recuperare il marito scomparso nel nulla e per questo si farà aiutare da un faccendiere molto affascinante. Piatto insipido, nonostante le due star in cartellone e i paesaggi orientali, si gusta senza tanto entusiasmo a causa di una sceneggiatura scontata a cui nessuno dei partecipanti sembra credere granché. Gli sguardi e la forza di Clark Gable sono un magnete di indiscutibile presa.

Volata ad Hong Kong per rintracciare il marito, un fotoreporter americano imprigionato dai comunisti russi come spia, una donna riceve l'aiuto di un connazionale contrabbandiere che, per amor suo, organizza una pericolosa spedizione di soccorso... Avventuroso/sentimentale di ambientazione esotica molto di routine per quanto riguarda trama, personaggi ed anche prestazioni del cast, professionali ma non particolarmente memorabili. Il pregio maggiore della pellicola, confezionata con un certo sfarzo, consiste nell'aver girato quasi tutti gli esterni nei luoghi dove è ambientata la vicenda.

Una donna si reca ad Hong Kong per recuperare il marito scomparso. Appena compare Clark Gable si capisce subito che il film prenderà una piega scontatissima; e infatti, per quanto non da buttare via, non presenta alcun tipo di sorpresa e procede esattamente come ogni spettatore immagina. La prima parte non è neanche male, se non fosse che poi il tutto diventa stucchevole e noioso proprio nella parte che dovrebbe più avvincere. La recitazione affettata e i dialoghi poco credibili, poi, danno la mazzata finale. Solo per appassionati del cinema che fu.