L'arte dell'autodifesa - Corto (1941)

Cortometraggio che ha come protagonista assoluto Pippo, il quale ci illustra come saper difendersi con le proprie mani. Decisamente un'opera minore: neanche Jack Kinney riesce a dirigere una storia che sia accettabile e l'animazione, davvero brutta, non salva il tutto dal disastro.

Diretto da Jack Kinney, questo cortometraggio è suddiviso in due parti: nella prima una veloce carrellata nella storia a proposito delle modalità di autodifesa; nella seconda parte una rapida lezione sull'arte della boxe. Nonostante la tecnica di animazione non sia impeccabile, presenta momenti davvero divertenti quali ad esempio il combattimento tra Pippo e la sua stessa ombra.

Dopo una carrellata 'storica' sul duello, assistiamo all'allenamento di Pippo pugile. Le trovate in sé sarebbero anche carine, ma la sceneggiatura è di una noia imbarazzante, a cominciare dalla voce fuori campo che spiega le regole. Insomma, nessuna storia, ma solo una serie di gag (spesso belle, e questo fa ancor più rabbia) che alla fine non approdano a nulla. Ma come gli è venuta in mente una cosa così insulsa?

Si parte dalla storia della boxe (con un divertente segmento ambientato nella Francia settecentesca) per arrivare all'allenamento di Pippo. Un po' noioso nella seconda parte, ma comunque divertente grazie a trovate come il combattimento con l'ombra o il salto della corda. Buona l'animazione.

Non irresistibile comica animata con Pippo, che prima, con il suo doppio, attraversa i secoli per mostrarci i duelli del passato e poi arriva ai giorni nostri per mostrarci la nobile arte. Anche qui vis comica grazie alle parole del commentatore, specialmente nella parte finale, quando il protagonista le busca di santa ragione dal suo avversario ombra, nonostante le numerose esercitazioni precedenti… Tutt'altro che indimenticabile.

In questo cortometraggio assistiamo dapprima a una carellata storica di come avvenivano i duelli, a partire dalla preistoria fino ad arrivare ai giorni nostri. Poi, nella seconda parte, abbiamo invece Pippo alle prese con la nobile arte della boxe. La prima parte scorre via piacevolmente e qualche trovata è così simpatica da far sorridere. Quando invece si tratta di boxe la sceneggiatura diventa poco interessante e le gag da ricordare sono praticamente nulle. Si salvano il combattimento di Pippo contro la sua ombra e l'inevitabile finale. Peccato, perché si poteva fare di meglio.