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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Claudio Sorrentino, che nella FEBBRE DEL SABATO SERA aveva dato la voce allo sfortunato Bobby C., l'amico di Tony Manero finito giù dal ponte, ricopre in questa variante romanesca del classico di Badham un ruolo simile prima di diventare - avverrà qualche anno dopo - voce ufficiale di Travolta (e pure di Tony Manero stesso nel ridoppiaggio del 2002). E' forse questa la notazione più curiosa dell'intera operazione, volta a localizzare nel Belpaese (e nella Capitale in particolare) la passione per la discomusic e le discoteche esplosa anche da noi in seguito al boom di Manero e dei Bee Gees. Arronzata...Leggi tutto un po' come capita una sceneggiatura che possa incanalare al'interno di una storia la passione di cui sopra, Amasi Damiani segue nel loro vagabondare per Roma il gruppo di amici che ha in Ciro (Boyce) il suo faro, il bello e dannato che gli amici invidiano e che si produce in danze a dire il vero molto meno acrobatiche rispetto al modello americano in giacca bianca. Non c'è dubbio che le serate in discoteca, per quanto mai teatro di competizioni di sorta, occupino un certo spazio nel film, utili anche per far ascoltare un po' di musica agli appassionati (si sente la Giuni Russo di "Soli noi"). L'azione all'esterno segue i passi di Ciro, commesso in una libreria (insieme a un giovanissimo Michele Soavi) che una sera, mentre è con l'inseparabile Leopoldo (Sorrentino), trova un cane abbandonato e lo riporta nella villa della bella Beatrice (Randi) per intascare la ricompensa promessa di cui ha letto. Una volta lì, tuttavia, decide di fingersi conte e rifiuta i soldi intavolando una conversazione con la ragazza, con la quale riesce anche a combinare un successivo incontro in cui coinvolgere amici e amiche di entrambi. L'uscita di gruppo occuperà buona parte del secondo tempo, con l'entrata in scena dell'antagonista da sfidare in un'inedita prova di coraggio (l'arrampicata su un traliccio dell'alta tensione!). Per arricchire un soggetto limitatissimo si giocano con scarsi risultati le carte della battuta truce (si pensi al maggiordomo veneto alla villa di Beatrice cui pare spetti l'ingrato compito di pulire le conseguenze degli attacchi di diarrea del cane), del dialogo brillante (soprattutto con Sorrentino, sorta di ideologo playboy del gruppo, talvolta logorroico fino allo sfinimento) e di una fastidiosa sguaiatezza che costringe tutti a salire di tono per far sentire la propria presenza nel branco. Bandita la violenza, esclusa ogni componente legata a una benché minima riflessione, resta una commedaccia caciarona senz'arte né parte, che si trascina trovando un po' di ritmo in grado - anche grazie alla colonna sonora farcita di piacevole pop di quegli anni – di mascherare parzialmente la tremendaggine dell'insieme. Le tante riprese in esterno (quasi tutte) danno respiro e ci aprono gli occhi su una Roma tutto sommato ben ripresa in scorci popolari di una certa qualità. Girato in economia, per più tratti insopportabile, libera comunque parte dell'energia autarchica (spesso becera) dei giovani di quegli anni restituendocela in un quadro goliardico forse nemmeno così lontano dalla realtà. Luca Laurenti sedicenne con acconciatura quasi afro sta dietro al bancone del bar e lo si riconosce già, persino dalla voce.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/12/14 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/03/21
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Fauno 25/12/14 15:55 - 2206 commenti

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Pessimo! Non aspettatevi la solita gara di ballo... ha molto poco a che fare. In un periodo in cui i ceti medi esistevano e stavano pure bene, per i giovani era possibile stare a crogiolarsi e a divagare, più pateticamente che poeticamente, sugli amori inarrivabili; in quest'opera si giunge a concretizzarne uno inanellando una serie di situazioni non comiche o rocambolesche, ma penose e soprattutto poco attendibili. Se lo vedete fatevi prima una scorta di vignette di qualche settimanale di parole crociate; sicuramente riderete di più...
MEMORABILE: La funzione del domestico per il cane delle famiglie col blasone; La cover italiana dell'ottimo brano di Billy Joel "Just the way you are".

B. Legnani 28/02/21 16:53 - 5519 commenti

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Terrificante film di Damiani, la cui visione lascia allibiti. Si prende un pizzico da La febbre del sabato sera (il protagonista fa il commesso), un pizzico da American graffiti (la gara di coraggio all'alba) e si infila una storia d'amore fra cenerentolo e una nobile. Il tutto con interminabili balli in discoteca, l'inserimento di personaggi assurdi (il buttafuori romagnolo di Capritti, il maggiordomo veneto della casa degli altolocati) e la sparizione di altri (il ruolo di Soavi). Dialoghi giovanilistici micidiali. Come se non bastasse, la recitazione è a livelli bassissimi.

Markus 10/03/21 13:55 - 3680 commenti

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Sulle danzerecce note di "Disco Quando", ecco La febbre del sabato sera all'amatriciana. Il nostro John Travolta è Marc Boyce (un australiano chissà come mai in Italia) e la vicenda, per sommi capi, ne è di molto simile. Girato nella soleggiata estate romana del 1978, con un certa aria di "riflusso" che di lì a poco prenderà il sopravvento, il film di Amasi Damiani è artisticamente pari allo zero e con dialoghi di rara miseria. A ritroso, restano le suggestive immagini romane fine Anni '70 che in parte risollevano lo spettatore da una visione tanto puerile.

Panza 7/04/21 08:49 - 1834 commenti

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Ottima la scelta dei brani della colonna sonora (deliziosa la rivisitazione in chiave disco dance di "Quando quando quando") quasi a rischio saturazione, dato che talora si vanno a sovrapporre fastidiosamente ai dialoghi. Detto questo però l'umorismo sguaiato e rumoreggiante e la struttura a sketch rendono l'opera di Amasi Damiani davvero noiosa. Non è nemmeno sufficiente la simpatia di Claudio Sorrentino ad addolcire la pillola. Raffazzonato il finale nel qual il dialogo, probabilmente aggiustato in doppiaggio, si conclude su un fermo immagine della scena e a titoli di coda già avviati.

Herrkinski 15/10/23 14:19 - 8052 commenti

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Maldestro tentativo di sfruttare la moda della disco-music e il successo di La febbre del Sabato sera; si ambienta la vicenda a Roma - se non altro ben fotografata in tanti scorci di quartiere - e si punta sulla quotidianità di un gruppetto di appassionati di ballo e discoteche, virando però decisamente sulla commedia rispetto al film di Badham. Le battute sono perlopiù abbastanza puerili, quando non del tutto trucide; non si ride mai e i personaggi non risultano nemmeno simpatici, mentre il tormentone "Disco Quando" di Tony Renis viene riproposto allo sfinimento. Raffazzonato.

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  • Discussione Zender • 26/12/14 22:17
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Scusa,Zender ci mancano delle vocali nel momento o frasi memorabili: "l cne" sta per "il cane"

    Eppure ero convinto di aver controllato tutto :-) FAUNO

    Perché da qui fatico a leggere i momenti memorabili mentre rileggo i commenti, quindi mi sfuggono certi errori in quella zona.
  • Discussione Fauno • 28/12/14 11:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Grazie Panza. Va ben che Amasi Damiani è difficile sforni un film memorabile, ma questo è davvero bruttino, e di scene in discoteca ce ne son poche; ci son più che altro tentativi di rimorchiare coinvolgendo gli amici a fare da spalla, ma di colpi che lascino il segno non ce n'è manco uno. Ormai ci stavamo stiracchiando verso gli anni bengodi del pentapartito. Peccato per il film. FAUNO.
    Ultima modifica: 28/12/14 11:07 da Fauno
  • Discussione B. Legnani • 3/11/15 00:08
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Sarà proiettato al Cinema Trevi (Roma), domenica 15 novembre, alle ore 20,45

    http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=85&ID_EVENT=1604>EMPLATE=newsletter_mailing_ctTrevi.jsp


    Ultima modifica: 10/03/21 14:58 da B. Legnani
  • Discussione Fauno • 3/11/15 01:20
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Con la sua estrema povertà di mezzi è riuscito a fare opere molto interessanti, e spero di vedere quanto prima Un brivido sulla pelle. Ma questo è proprio brutto...FAUNO.
  • Discussione B. Legnani • 1/03/21 17:42
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Scusate, ma questo a destra non è Pietro Zardini? E quello ha sinistra non è Ghiani?
    Sono accreditati persino attori che si vedono per un secondo e da lontano, ma i due nomi che ho fatto non appaiono. Mi pare strano.

    [img]https://i.postimg.cc/BvbDQTv8/zardinighiani.jpg[/img]
  • Discussione Zender • 1/03/21 17:59
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ghiani parrebbe lui ma di certo non è immediatamente riconoscibile. Zardini non lo conosco abbastanza.
  • Discussione Ciavazzaro • 2/03/21 03:36
    Scrivano - 5591 interventi
    Assolutamente Zardini !
  • Curiosità Markus • 10/03/21 14:37
    Scrivano - 4775 interventi
    Come diceva Amasi Damiani in un intervista a Nocturno che riportava Panza, nel cast c'è anche un giovanissimo Luca Laurenti, che alla fine sono riuscito a trovare! Eccolo:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/lucalau1.jpg[/img]

    Un ingrandimento ne conferma chiara la presenza:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/lucalau2.jpg[/img]
  • Discussione Panza • 26/04/21 13:48
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Nella scena alla piscina per alcuni secondi appaiono nell'angolo a destra i binari del carrello della cinepresa:

    Ultima modifica: 27/04/21 09:24 da Zender
  • Discussione Zender • 26/04/21 14:10
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Beh ma come facciamo a esser certi che siano davvero quelli?