Note: Adattamento di tre romanzi di Massimo Carlotto ("La verità dell’Alligatore", "Il corriere colombiano" e "Il maestro di nodi") di due puntate ciascuno, più altre due puntare ("Fine dei giochi") scritte appositamente per lo sceneggiato.
Interessante trasposizione per il piccolo schermo di alcuni romanzi aventi come protagonista il personaggio di Marco Buratti detto L'alligatore, ex detenuto incolpevole e ora detective senza licenza. Ovviamente le licenze rispetto ai racconti di partenza sono molte, ma le caratteristiche dei personaggi principali sono sostanzialmente mantenute e ciò rende il prodotto discretamente riuscito e interessante. La regia viene alternata tra Vicari e Scaringi, senza evidenziare eccessive differenze di stile. Buone le interpretazioni degli attori principali, belle la fotografia e le musiche.
Ex musicista diventato investigatore, previo soggiorno in galera, l'alligatore è un padovano doc con tanto di accento che fa lega con un malavitoso bauscia, temporaneamente in ritiro sul delta del Po, conosciuto in prigione. Apprezzabile tentativo di uscire dai generi consueti della fiction tv italiana, ha un ritmo ondivago e non sempre molto funzionale al racconto. La sottotrama della setta similmassonica patavina è un po' tirata per i capelli e il cast di contorno non è sempre granché. L'ambientazione nella sonnacchiosa provincia veneta (inquietissima, in realtà) non è male.
Daniele Vicari HA DIRETTO ANCHE...
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Ep. 1-2 LA VERITA’ DELL’ALLIGATORE Le prime due puntate "coprono" il primo libro avente come protagonista L'alligatore, presentando i personaggi principali della serie. I ritmi sono lenti, così come richiede l'aderenza al racconto di partenza, ma ciò non toglie nessuna godibilità a quanto ci viene narrato. Forse si arriva un po' frettolosamente alla conclusione, senza che vengano approfonditi alcuni aspetti della vicenda, ma il "clima" e gli interpreti sono quelli giusti, Matteo Martari nel ruolo principale in primis, per questa serie. Buona la regia di Vicari. ***
DiscussioneZender • 17/12/20 17:13 Capo scrivano - 47787 interventi
Ok, Caesars come sempre aspettiamo tre puntate e poi apriamo lo speciale. PS: dai prossimi la formula con cui scrivere, se possibile, è questa (ti ho sottolineato le parti diverse da ora), grazie:
Ep. 1-2 LA VERITA’ DELL’ALLIGATORE *** Le prime due puntate "coprono" il primo libro avente come protagonista L'alligatore, presentando i personaggi principali della serie. I ritmi sono lenti, così come richiede l'aderenza al racconto di partenza, ma ciò non toglie nessuna godibilità a quanto ci viene narrato. Forse si arriva un po' frettolosamente alla conclusione, senza che vengano approfonditi alcuni aspetti della vicenda, ma il "clima" e gli interpreti sono quelli giusti, Matteo Martari nel ruolo principale in primis, per questa serie. Buona la regia di Vicari. (Caesars)
Ep. 3-4 IL CORRIERE COLOMBIANO *** Buona trasposizione dell'omonimo romanzo di Carlotto, anche se ovviamente rispetto ad esso sono assai meno approfonditi alcuni personaggi (vedi la narcotrafficante Tia, ad esempio, che qui rimane molto in disparte). Rispetto alle prime due puntate, non c'è più la necessità d'introdurre i personaggi, quindi si entra subito nel vivo della situazione. Buona la trama e buoni gli interpreti, almeno quelli principali (alcuni di quelli di contorno invece lasciano parecchi dubbi). Bella la fotografia, per essere un prodotto TV. Cambio di mano alla regia, ma la cosa non si nota. (Caesars)
Ep. 5-6 IL MAESTRO DI NODI **! Questa terza trasposizione tratta da libri che vedono L'alligatore come protagonista risulta meno efficacie rispetto alle due precedenti. La trama è un po' troppo frammentata e presenta accadimenti non ben approfonditi (vedi la trappola finale: perché usare un'esca?). Anche il tema trattato (il mondo degli snuff movie legato al sadomasochismo) può risultare "fastidioso", anche se affrontato in modo non certo troppo invadente. I personaggi continuano ad assumere una loro sempre più precisa fisionomia. La regia, di Scaringi, è sufficientemente dinamica. (Caesars)
Ep. 7-8 Fine dei giochi *** La prima serie trova la sua conclusione con due episodi non tratti da libri di Carlotto, ma scritti appositamente per la TV. La regia torna in mano a Vicari, che si riallaccia ampiamente alle prime puntate, chiudendo (anche se si lascia un ampio spiraglio per future avventure) idealmente il cerchio. Alcune "finezze" registiche e fotografiche fanno sembrare, a tratti, il prodotto quasi più cinematografico che televisivo. La fiction si conferma valida e consigliata a chi ha amato i personaggi sulla carta stampata. (Caesars)
DiscussioneZender • 4/01/21 16:01 Capo scrivano - 47787 interventi