Bambino colpito dalle radiazioni, prende la leucemia e gli rimangono 6 mesi di vita: grande classico del cinema lacrimoso, capace di dosare la retorica della commozione con un discreto piglio narrativo e qualche spunto scanzonato (grazie anche a un caratterista come Bourvil). Molti aspetti consentono una grande empatia col pubblico infantile (su tutte, l’amicizia del protagonista con i lupi). Gli aspetti inverosimili (il contagio, i non-segni della malattia) non inficiano il senso dell’opera, che arriva al clou nel finale straziante.
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Buiomega71 ebbe a dire: Sabato 24 DICEMBRE ore 07:35 su RAI 3 Dice Pigro: Bambino colpito dalle radiazioni, prende la leucemia e gli rimangono 6 mesi di vita: grande classico del cinema lacrimoso, capace di dosare la retorica della commozione con un discreto piglio narrativo e qualche spunto scanzonato (grazie anche a un caratterista come Bourvil). Molti aspetti consentono una grande empatia col pubblico infantile (su tutte, l’amicizia del protagonista con i lupi). Gli aspetti inverosimili (il contagio, i non-segni della malattia) non inficiano il senso dell’opera, che arriva al clou nel finale straziante
Questo è un "lacrima" che debbo registrare assolutamente! Sono molti anni che non lo vedo!
Rimanendo nel genere, noi italiani - con molta probabilità - siamo più legati all’INCOMPRESO, ma certamente L'ALBERO DI NATALE è uno di quei film che ha "segnato" molti bambini e fatto piangere a seguito la mammine ;)