King knight - Film (2021)

Il leader di una setta neopagana in stile Wicca è costretto a partecipare a una reunion della sua vecchia classe, riaprendo un capitolo della sua vita che aveva nascosto a tutti i suoi adepti. Prodotto veramente bizzarro, difficilmente paragonabile ad altro, è al tempo stesso presa in giro di certe sette e celebrazione della diversità in ogni sua forma; l'umorismo è controllato, non privo di slanci surreali e costruito perlopiù sulle prove di un cast ben scelto, bravo nel rendere personaggi folkloristici. Ottimi fotografia e ost dream-pop; non del tutto riuscito ma con un suo perché.

Un simpatico Gray Grubler nei panni del leader di una setta pagana costretto a confrontarsi con il suo passato. Il breve esilio tra le foreste californiane per ritrovare sé stesso - con una certa complicità degli allucinogeni - rappresenta il fulcro di questa altrettanto breve commedia indie. Un piccolo film, armato di poche pretese e senza grosse concessioni stilistiche, ma onesto e leggero quanto basta per farsi apprezzare: una favola senza morale (e a tratti perfino spassosa) sul bilancio delle aspettative che si sfaldano e sulla necessità di accettazione gli altri.