Jet generation - Film (1968)

Delusione cocente! Se per musica, fotografia, estetica e bravura degli attori (la protagonista Dginn era una modella senza altri film all'attivo e se la cava fin troppo bene) il film funziona, è l'impostazione a fare acqua da tutte le parti. Con la scusa di trovare una persona scomparsa si sciorinano gli aspetti più patetici e noiosi dei set fotografici (invidie, prevaricazioni, ripicche nello staff, bugie a iosa, risposte a metà), salvo poi finire meccanicamente tutti a letto. Quando infine si scopre in parte il motivo della scomparsa, ecco che cadono definitivamente le braccia.

Parte come un thriller, con una ragazza americana che arriva in Germania per cercare il fratello che non dà più notizie di sé, ma poi si impantana in una storia di schermaglie erotico-sentimentali fra quest'ultima e un fotografo playboy probabilmente implicato nella scomparsa del suo congiunto. L'estetica pop e l'atmosfera che si vorrebbe trasgressiva rimandano inevitabilmente all'anno in cui il film è stato girato, ma la piacevole componente visiva non riesce a nascondere la povertà della trama, inutilmente tirata per le lunghe e con un finale deludente. Comunque brava la Moeller.