Ippotommaso - Serie animata (1971)

Le surreali, comiche avventure (e la non sempre facile convivenza) del goffo e tontolone Ippotommaso e del vivace uccello pulitore Totto, che abita nella sua enorme bocca. Lo stile è riconducibile ai libretti di fiabe per i più piccoli: episodi brevissimi con morale finale, animazione semplice, assenza di dialoghi e commento di una voce off. La sigla, scritta da Corrado Castellari, è cantata dalle Mele Verdi.

Un bellissimo cartone, arrivato in Italia a fine anni '70 e ricordato con grande affetto e simpatia da molte generazioni. Era rivolto principalmente a bambini in età pre-scolare, ma si faceva apprezzare anche dai più grandicelli, per la sua istintiva simpatia... gli episodi duravano pochissimo, solo tre minuti, con storie ridotte ai minimi termini. Giustissimo preservarne il ricordo oggi, in tempi di cartoni ben differenti.

Grafica scarna ed essenziale, a tratti anche inguardabile; ma ogni storiella aveva la sua mirata morale. Quando lo scoprii ero già grandicello, comunque questa coppia di animali sprigionava una grande simpatia. Il cartoon aveva solo effetti sonori, per il resto era raccontato da una voce fuori campo maschile.

Serie d'animazione caraterizzata da storia ed animazioni piuttosto semplici che da piccolo non mi ha mai entusiasmato troppo. Fino a poco tempo fa passava regolarmente su alcune reti regionali e le storie lasciano abbastanza indifferenti. Ai bambini potrebbe comunque piacere.