Introduzione all'antropologia - Film (1966)

Strano, intricato film che segue le peripezie di Ogata, un trafficante di materiale pronografico, con una famiglia attraversata da varie pulsioni erotiche, e uno strano laboratorio navigante dove progetta una bambola sessuale. Spiazzante, sperimentale (in pressoché ogni inquadratura c'è una porta, una finestra o simili), disturbante. E anche pesantuccio, in verità.

Sperimentale e noiosetto come lo erano certi film orientali, magari "alla francese", dell'epoca. Troppo pochi gli squarci interessanti per appassionare ed interessare davvero, troppe le lungaggini per non suscitare più di uno sbadiglio. Eppure storia e personaggio non mancavano di potenziale, ma la sceneggiatura arranca: forse una manciata di minuti in meno avrebbe giovato, ma non è neanche detto. E poi non si capisce bene dove voglia andare a parare (ma ciò può essere un limite di chi scrive). Forse, e lo dico in punta di piedi, meriterebbe una seconda possibilità.