Intrighi di donne - Film (1949)

Al capezzale della moglie un uomo, rovinatosi finanziariamente, scopre di essere stato sempre tradito. Alla primaria linea narrativa (il marito ingannato), Allégret ne affianca un'altra in cui la carnefice (Signoret) diviene a sua volta vittima; e una terza in cui è punita duramente anche la madre-complice di lei (col marito, stavolta, spietato e cinico) mentre chi osserva da fuori scambia semplicisticamente di ruolo buoni e cattivi (la suora). Una sarabanda perfida e volgare dominata dal denaro e dalla sopraffazione e incancrenita dall'assenza di una morale più alta. Grande Blier.

Una storia da racconto d'appendice naturalista, in cui madre e figlia in un sodalizio perverso si spalleggiano per incastrare uomini facoltosi o creduti tali e dissanguarne le sostanze; come accade all'ingenuo Robert, che cade nel tranello e si rovina scoprendo tutta la tresca, ma troppo tardi. Nonostante lo charme di Signoret e la bravura di tutti gli interpreti, il dramma messo in opera da Allégret si stempera un po' troppo negli scarti temporali e il verismo di fondo perde qualche colpo, specie nella parte centrale, e forse anche nella teatrale "confessione" della madre di Dora.