Into the mirror - Film (2003)

Into the mirror
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Titolo originale: Geoul sokeuro
Anno: 2003
Genere: horror (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/10/08 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 10/10/08 21:27 - 2337 commenti

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Insostenibile. Cinema d'Oriente che racimola altra fuffa dietro alla storiella delle gemelline psycho e finisce col cozzare contro la sua stessa presuntuosa inettitudine in un trionfo del vuoto artefatto scenografico, dello spauracchio al chilo. Inutilmente prolisso, perde tempo a verbalizzare psicologie e conflitti ma cinematograficamente non produce nulla: formalmente sofisticato ma dozzinale nell'anima, resta un horror obsoleto malgrado le ambizioni. Che gli americani se lo siano accalappiato per farne un remake è solo sintomo di un degenerante, inarrestabile deficit creativo.

Daniela 23/02/09 22:42 - 12662 commenti

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Ex poliziotto si occupa della sorveglianza di un grande magazzino, che sta per essere riaperto dopo essere stato devastato da un incendio. Una serie di misteriosi omicidi, di cui sono vittime dipendenti del centro commerciale, induce sia lui che la polizia ad indagare sul passato. Thriller soprannaturale piuttosto confuso in cui il tema degli specchi si intreccia con quello dei gemelli. Risulta meno suggestivo del remake americano Riflessi di paura, che ne riprende il prologo e l'epilogo, ma con una diverso svolgimento. Spaventi modesti, protagonista bello ed imbambolato.
MEMORABILE: Le riproduzioni di opere d'arte in cui sono presenti specchi: bel tema, solo accennato.

Undying 21/02/09 15:22 - 3807 commenti

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Terrificante horror coreano che tenta la carta della "riflessione" sulle immagini (quindi sul cinema stesso) e sulla loro essenza antitetica (l'uomo allo specchio) inserendo la suggestiva ipotesi quantistica del Mondo parallello e delle vite oltre la superficie dello specchio. L'ambientazione (un centro commerciale) poteva dare il via ad un film sensato e - perché no? - politico, sulla linea dei nobili esempi che lo precedono (Zombi, 1978), ma Kim Sung-ho è un regista davvero privo di mordente in grado di compiere un lavorino d'ufficio che scimmiotta i tòpoi, a base di spettri, nipponici.

Ryo 3/07/11 11:45 - 2169 commenti

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Niente male questo horror coreano, che mette in scena uno dei miei incubi malsani: vedere la propria immagine riflessa allo specchio che prende vita! Peccato che il taglio fotografico a volte sia troppo televisivo, che non tutti gli attori siano all'altezza del loro ruolo e che a volte la sceneggiatura mostri scene senza senso. Alcune trovate però incidono e si può assistere a tocchi di regia deliziosamente originali.
MEMORABILE: I giochi speculari di regia presenti in tutto il film: geniali!

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  • Discussione Undying • 21/02/09 15:27
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ha ragione Rebis:
    bruttissimo film, oltretutto lunghino (quasi due ore).

    Il peggio del cinema orientale, quello dei "voli pindarici" (qua l'immagine, il suo riflesso ed il mondo parallelo -sic!- dietro lo specchio) per dare consistenza alta ad un film di poca sostanza.

    Finale ridicolo, talmente incredibile da pentirsi di avere speso il tempo per guardare questa roba.

    E ci vengono a dire che il cinema coreano è in forte tendenza dalle nostre parti: ovvero poveri noi...

    P.s.:
    considerato lo spu(n)to, stimo ancora di più il risultato ottenuto da Alexandre Aja (Riflessi di paura).
    Ultima modifica: 21/02/09 23:28 da Undying
  • Discussione Rebis • 21/02/09 16:04
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Essì caro Undying, un film davvero tumefacente. Solo che per me Aja, considerate le sue potenzialità di regista, ha fatto veramente poco di meglio... I due film rappresentano la cartina tornasole di due cinematografie odierne: la retorica coreana (che vive già di rendita) e le baracconate americane (che pescano a destra - Francia - e a manca - Oriente - e producono meno della somma dei fattori).