Interrabang - Film (1969)

Interrabang

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una barca ancorata davanti all'Isola Rossa di Porto Santo Stefano: a bordo Fabrizio (Orsini), fotografo, sua moglie Anna (Loncar) con sorella a carico (Politoff) e Maregalit (Cohen), la modella prediletta il cui nome è il corrispondente israeliano di Margherita. Regna l'amore libero, i rapporti non sembrano troppo cordiali ma l'ostentato edonismo di Fabrizio sembra tenerle tutte legate, soggiogate dal suo fascino irresistibile. Quando però è il momento di andarsene manca la benzina e a Fabrizio non resta che attendere aiuto: arriva una barca che lo preleva per portarlo al porto dove dovrà procurarsi una tanica e far ritorno. Le tre donne restan quindi sole e, perdipiù, pare che nei pressi si aggiri...Leggi tutto un evaso che la polizia non è ancora riuscita a catturare. Sarà lui il misterioso personaggio (Pani) che si muove tra gli scogli intrattenendosi un po' con tutte a turno quando le splendide donne si portano a riva per prendere il sole? Il clima di ambiguo sospetto che s'instaura fin dall'inizio ci fa capire l'ambito in cui ci si muove, un sottogenere ben preciso che a fine Sessanta aveva le sue solide radici piantate negli exploit lenziani. La scintillante fotografia di Antonio Borghesi illumina splendidi panorami tra mare - blu intenso al largo, trasparente a riva – e rocce. Lentamente cerchiamo di entrare nella forma mentis delle tre protagoniste mentre Pani gioca a fare il bello e dannato, poeta e criminale, nascondendo il più possibile quelle che sono le sue intenzioni ultime. L'unità di spazio e tempo origina purtroppo una staticità che a lungo andare stanca, anche perché i dialoghi - che in questi casi avrebbero l'obbligo di rendersi interessanti - non vanno molto al di là di qualche frase saltuariamente indovinata sempre all'insegna di un libertinismo esasperato. Il vero show però, almeno per gli amanti del giallo, comincia negli ultimi venti minuti, dopo uno dei tanti appassionati baci consumati tra gli scogli. In un susseguirsi di colpi di scena (effettivamente geniali, in un paio di casi) si fa saltare il tavolo e si arriva a un finale che a dire il vero lascia qualche dubbio, non a caso seguito dall'apparire prima dei titoli di coda dell'interrabang, un punto esclamativo e interrogativo sovrapposti, un segno (che Valeria porta al collo agganciato alla sua catenina) simbolo “dell'incertezza del mondo”. Troppo facile? Chissà. Di certo porta con sé anche la chiara sensazione che i primi a esser presi in giro siam stati noi, spettatori di lunghi botta e risposta che non avrebbero avuto nella realtà alcuna logica di esistere, considerato quanto accade negli ultimi minuti. Consoliamoci con l'estetica, con l'occhio che se vuole la sua parte qui ce l'ha, sotto ogni... punto di vista.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/08/17
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Il Gobbo 27/05/07 22:27 - 3015 commenti

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Fotografo di moda con bellone al seguito attracca presso un'isoletta per un servizio. Poi rimangono a secco e alla combriccola si aggrega un evaso... Bizzaro film in barca (un mini-genere, a cavallo fra i 60's e i 70's) ampolloso e intellettualeggiante che sembra, in armonia con la location, imbarcare acqua tutto il tempo, finché una trovatina finale tappa molti buchi e in qualche modo salva il risultato. Bel titolo, deliziosi i costumini e la musica lounge di Berto Pisano. Curiosità.

Homesick 23/11/08 09:21 - 5737 commenti

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Imparentato con Top sensation per l’ambientazione su una barca e su di un’isola e per i suoi giochi di sesso e di morte tra individui avidi e fatui. L’incedere è lento, salvo innescare diversi colpi di scena nell’ultimo quarto d’ora, quando si riallaccia ai contemporanei sexy-gialli lenziani, ribaltando le attese dello spettatore. Tra le braccia di Orsini e Pani si avvicendano le tre grazie Politoff, Loncar e Cohen. Nel film ci viene detto che "Interrabang" è un simbolo costituito da un punto interrogativo e da uno esclamativo uniti insieme.
MEMORABILE: Le supposizioni di Pani: una piccola lezione sui meccanismi del giallo.

Daidae 30/10/09 18:56 - 3163 commenti

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Grazioso. Thriller in parte simile a Top sensation (barca, belle donne, isola) che però risulta più intricato e anche più piacevole da vedere rispetto a quest'ultimo. Ottimi gli attori, in rilievo Pani e la Politoff sempre carina, film senza dubbio da riscoprire.
MEMORABILE: Il finale.

Fauno 16/01/10 12:28 - 2206 commenti

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Nella linea del suo genere non è per nulla male. Anzi: per discorsi simbolici e decadenti emerge anche, come col doppio colpo di scena finale, che potrebbe parere mediocre ma è tutt'altro, sottolineando la gelosia e l'emulazione insita nelle donne, qualcosa di incontrollabile e inevitabile. Come anche l'imprescindibilità di un fotografo di avere una modella come carta d'identità, altro argomento ben dibattuto. Quello che pecca è la limitatezza dell'ambientazione, benché incantevole. Bel voto, ma avrei voluto dare ancora di più. Interrabang molto simile a boomerang...(ma me ne farò fare uno!).

Kanon 9/04/11 14:21 - 604 commenti

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Modesto intrigo balneare che tenta qualche timido colpo di coda nell'ultima parte e nel finale. Tutto ampiamente noioso se non per certi argomenti che affiorano timidamente nel corso della vicenda, nessuno dei quali possiede però purtroppo la giusta incisione polemica che vorrebbero trasmettere. Gradevole invece la colonna sonora firmata da Pisano.

Ciavazzaro 2/04/12 22:00 - 4768 commenti

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Thriller morbosetto fine Anni Sessanta sulla scia di Top sensation, con alcuni buoni spunti e una valida ambientazione isolana. I personaggi corrotti sono ben descritti, a partire dal cinico Orsini fotografo, alla modella ninfomane; non male il finale cattivello con sorprese multiple tipiche del genere. Non ai livelli di Top sensation, ma merita la visione.
MEMORABILE: Il finale; L'entrata della grotta sottomarina; La ninfomane che tenta di sedurre la Politoff.

Giùan 18/04/12 11:22 - 4528 commenti

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Va che bella sorpresa! Biagetti prende la traccia del Coltello polanskiano bagnandolo in una schiumosa acqua lounge e trasformando l'isola rossa di Santo Stefano nel salotto di Madame Verdurin, dove tre alternative muliebri son pronte a farsi la pelle in un gioco di intelligenza e sensualità il cui cotè mondano è tanto spietato da compendiare pure un tragico finale. Superbo tris di corpi (come di indole) femminili, con l'acerba Politoff presa tra due "fuochi" (Loncar e Cohen) di trocaica sinecura. Pani e Orsini di ispirata, naturale e necessaria antipatia.
MEMORABILE: La Politoff alla sorella Beba Loncar: "Ti odio con tutte le mie forze"; L'interrabang: punto esclamativo/interrogativo; Il finale.

Ronax 10/05/12 01:22 - 1244 commenti

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Una delle perle del thrilling erotico-intellettual-marino fiorito in pieno '68, oggi meritoriamente resuscitata in un ottimo dvd che permette di apprezzarne il lato scenografico e figurativo. Vale a dire il suo unico motivo di interesse, vista l'insignificanza di una trama che prende quota solo all'ultimo minuto con un truce the end anch'esso perfettamente il linea con l'estetica del periodo. Odiosetti come di regola Pani e Orsini, notevoli le tre perfidissime grazie, valorizzate da Biagetti con la sua consumata perizia di regista di caroselli.
MEMORABILE: La scena finale.

Dusso 11/05/12 22:38 - 1565 commenti

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Ce ne sono stati pochi di film di questo tipo nella cinematografia italiana (Il sesso degli angeli, Ondata di piacere...), ed è un genere che mi piace. "Interrabang", grazie anche al curiosissimo finale, non mi ha deluso. Certo, il ritmo alcune volte è quello che è, ma a parer mio non si può non restare ammaliati dai paesaggi o dalle protagoniste. Diciamo anche che la storia è molto disonesta con lo spettatore...

Lucius 11/06/12 02:08 - 3015 commenti

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Un gioiellino, un gioco ad incastro, una scatola cinese all'interno della quale si cela l'attrazione per il proibito, la preda che si sente attratta del cacciatore, la preda che è il cacciatore. Sembrerebbe parte integrante di una trilogia tra mare e sangue (gli altri due capitoli L'occhio nel labirinto e La stagione dei sensi). Un riuscito giallo psicologico a sfondo erotico. Sullo sfondo il mare, l'estate e un'isola paradisiaca, ma non incontaminata dal male. Si perde un po' nel finale, ma non si fa dimenticare. La salsedine ha un altro sapore.

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Deepred89 16/06/12 01:25 - 3701 commenti

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Riuscita pellicola del sottofilone barca+isola+eros+thriller. L'andamento è molto rilassato e tecnicamente non manca qualche imprecisione, ma l'atmosfera insulare è ottima e la carica erotica sprigionata dalle tre fanciulle (la Politoff su tutte) con la loro spregiudicatezza tipicamente sessantottina risulta tutt'altro che disprezzabile. Il colpo di scena finale è meno disonesto di quel che possa sembrare, ma ciò non vuol dire che sia onesto. In definitiva più un film d'atmosfera che di trama, ma comunque godibilissimo.

Cotola 17/06/12 23:11 - 8998 commenti

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La prima parte è piena zeppa di dialoghi noiosetti, com’era tipico di quell’epoca, nonché intellettualoidi e di grande vacuità e banalità. Eppure il film si lascia seguire in modo gradevole, fino a quando non ingrana e si apre veramente al thriller. L'ultima parte presenta anche dei riusciti colpi di scena, non certo molto prevedibili. Altalenante ma chi ama il genere lo potrebbe apprezzare. Forse mi sbaglierò, ma sotto alcuni aspetti anticipa, magari in maniera larvata, certi film annoiati del futuro.

Myvincent 31/08/16 08:26 - 3722 commenti

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Tre donne, un fotografo e una barca in una stupenda insenatura marina lavorano per un servizio; ma improvvisamente compare un misterioso uomo, seduttore ed enigmatico. La bellezza dei posti e dei protagonisti è accecante come la luce che non tramonta mai in una storia che sembra banale e invece si conclude con un paio di epiloghi fra i più spiazzanti mai immaginati. Tratto da un racconto di Edgar Mills e questo non nuoce.
MEMORABILE: Il lungo e sottile naso prima maniera della bella Beba Loncar; Il ruolo calzato alla perfezione da Corrado Pani.

Markus 25/08/18 18:29 - 3680 commenti

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Isola Rossa (Monte Argentario). Un gruppo di modelle con fotografo resteranno apparentemente vittime di una sorta di psicopatico. Gli incastri della vicenda porteranno lo spettatore verso una verità. L'opera di Biagetti, povera nella ambientazioni (tutto in una spiaggia di scogli, sempre quella), insegue un filone morboso quanto basta, ma ha più l'aria di voler assecondare certi insiti pruriti di lui, con la mostra di statuari corpi adornati di vesti di Emilio Pucci (e forse di lei con il virile Pani). Dialoghi sopra le righe. OST meravigliosa.

Maverik 17/04/20 19:56 - 11 commenti

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Un thriller erotico di più che buona fattura con un Corrado Pani - che nei ruoli da cattivo se la cava sempre egregiamente - a farla da assoluto protagonista nel ruolo di un assassino "intellettuale" che fa il bagno sempre vestito, dal fascino tenebroso e che seduce tre belle donne. Ambientazione splendida, trama coinvolgente e mai banale, finale sconvolgente.
MEMORABILE: Il finale, assolutamente sorprendente.

Ira72 16/04/20 22:56 - 1305 commenti

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Una sorta di fotoromanzo glamour che ha la sua forza nelle splendide attrici perfettamente svestite e nella suggestiva location (claustrofobia per via della barca, angosciante per via del mare aperto). Ovviamente anche il contorno quasi anni 70 non ha paragoni, cinematograficamente parlando. Poi. Poi, sostanzialmente, non accade nulla. I dialoghi sono un po’ così, la tensione dev'essere annegata nel Tirreno e l’erotismo disperso in qualche parte dell’isola. E' un po’ tutto e un po’ niente, questa pellicola. Con un suo fascino.

Oblomoff 16/04/20 23:15 - 43 commenti

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Il racconto si astrae dalla verosimiglianza - dei dialoghi, della situazione, del rapporto fra i personaggi - per entrare nella dimensione psicologica, quasi in una rappresentazione da teatro dell’assurdo. Peccato che la sceneggiatura sia modesta e si abbandoni a sterili, quasi scolastici scambi con velleità intellettuali. Il colpo di scena finale è inaspettato, le tre bellezze folgoranti, ma ciò non basta a risollevare un thrillerino vacuo e dimenticabile.

Samuel1979 16/04/20 23:49 - 546 commenti

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Un thriller riuscito solo a metà, in cui solo il finale riscatta parzialmente un film da cui sinceramente ci si aspettavo qualcosa in più. La sceneggiatura è scarna; i dialoghi, recitati in maniera inadeguata dall'intero cast femminile, risultano freddi e senza il giusto pathos. Buona invece la prova di Corrado Pani, splendida l'ambientazione al Monte Argentario.

Victorvega 17/04/20 01:04 - 501 commenti

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Un'ora e passa di nulla cosmico, tra dialoghi fintamente intellettuali, poca azione e tanta estetica. Eppure, stranamente, il film si fa seguire, forse nella fremente attesa di qualcosa che si coglie potrebbe succedere. In effetti, quando succede, si ha la percezione che il film possa (con ritardo) partire ma immediatamente, vuoi per la noia maturata in precedenza, vuoi perché non in grado di "esplodere", ci si accorge che il meglio lo si è già dato e alle "sorprese" si assiste con noia. Sembra strano, meglio l'estetica prima parte.

Caesars 20/04/20 09:58 - 3773 commenti

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Noioso. Questo il maggior difetto imputabile al film, che si trascina stancamente per tutta la sua durata senza mai riuscire a interessare davvero; che poi la sceneggiatura giochi assai "sporco" con gli spettatori diventa cosa di secondaria importanza. Orsini e Pani decisamente sprecati (il primo è sicuramente il più "astuto": sparisce dalla pellicola per un'oretta, evitandosi il tedio che le situazioni creano), mentre "decorative" appaiono le tre protagoniste femminili. Non ignobile, ma davvero scarso.

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Trivex 20/04/20 13:58 - 1738 commenti

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Nonostante il bel mare e le belle dame, il film si presenta statico e nella prima parte noioso. Dialoghi soporiferi e nulla accade; con il fotografo che sorride e dice fesserie, bacia la modella personale con la moglie che comprende e beve whisky mangiando un panino. Cose tipiche del giallo sexy di genere, fin qui non molto sexy e decisamente poco giallo. Poi qualcosa comincia a muoversi e pian piano si fa luce il carattere “segreto” di un personaggio forse insospettabile. Finale abbastanza riuscito, ma le emozioni giungono ormai sulla via del "the end".
MEMORABILE: Il mare che diventa rosso; Le prospettive della "vera vita" di lei.

Pinhead80 20/04/20 17:32 - 4715 commenti

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Dopo essere approdati su di un'isola per girare un servizio fotografico, tre ragazze e un fotografo narcisistico e spocchioso rimangono senza benzina. Le donne rimaste sull'isola ad aspettare i rifornimenti ne combineranno di tutti i colori. Prima parte alquanto noiosa, con dialoghi impegnati che spesso però deragliano a livello concettuale. L'opera si risveglia negli ultimi venti minuti, quando l'azione diventa tale e l'intrigo mano a mano si svela. Molto evidente il richiamo alla rappresentazione di una borghesia annoiata e frivola.

Nicola81 25/04/20 19:26 - 2831 commenti

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Per oltre un'ora ci si diletta (si fa per dire) tra ammiccamenti e dialoghi che vorrebbero essere impegnati ma che il più delle volte risultano pretenziosi. Quando poi il film vira finalmente verso i territori del thriller, ecco che però si appiattisce in un epilogo più inconcludente che beffardo. Pani e Orsini soliti bravi professionisti, mentre le tre bellezze di turno si spogliano meno di quanto si sperasse ma in compenso suscitano una discreta antipatia (la meno fastidiosa è Beba Loncar). Musiche suadenti di Berto Pisano.

Il Dandi 28/04/20 22:09 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Tre bambole baviane alle prese con orgasmi e paranoie lenziani su uno yacht spiaggiato senza benzina. Prima di dedicarsi al decamerotico sotto pseudonimo (forse proprio per preservare l'integrità degli esordi) Biagetti è artefice di questo singolare vip thriller più intellettualistico della media. Le tre donne sono ben assortite ma sono i due maschi amorali (Orsini e Pani, sovrapposti come il punto esclamativo e interrogativo del titolo) a dare una marcia in più. Tutto accade negli ultimi dieci minuti, ma vale la pena arrivarci.
MEMORABILE: Il ciondolo col simbolo che dà il titolo al film.

Faggi 4/08/20 15:03 - 1548 commenti

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Enigma nel clima lounge cotto dal sole e velato di salsedine, tanto inverosimile quanto affascinante. La sfrontatezza edonistica di Orsini e Pani, la bellezza e gli sguardi di Loncar non si dimenticano, ma sarà il leggiadro e pericoloso girovagare sugli scogli di Politoff (una sorta di danza premonitrice) a imprimersi bene nella memoria. Complotto pop in piena regola, decorato e ambientato con intelligenza. Il J&B non manca - e non mancano le frasi a effetto (in linea con lo spirito di quel tempo). Film che è come una piacevole apparizione suscitatrice di sorpresa e dubbi.

Pessoa 13/10/22 21:35 - 2476 commenti

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Strano thriller che si pone a metà fra il filone esotico-intellettuale inaugurato da Bora Bora (di cui riprende una parte del cast e le atmosfere) e Top sensation (alla cui trama si rifà parzialmente). Il punto debole è costituito da una sceneggiatura pretenziosa ma inconsistente che, pur citando Ungaretti e Scott Fitzgerald, ha poco da dire fino a un finale inatteso quanto improbabile. Resta comunque accettabile grazie a una buona prova del cast maschile (le tre ragazze sono belle ma poco espressive) e una confezione discreta (buone la fotografia di Borghesi e la ost di Pisano).
MEMORABILE: Le location naturali dell'Isola Rossa.

Nick franc 4/03/24 23:42 - 507 commenti

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Film dalla discreta atmosfera che riesce a farsi seguire nonostante per un'ora buona succeda pochissimo: l'attesa viene ripagata ampiamente dal riuscito susseguirsi di colpi di scena dell'ultima mezz'ora e per un thriller non è poco. Niente male il cast, dai carismatici Orsini e Pani reduci dai fasti dei fratelli Karamazov, alle fanciulle, tra le quali spicca l'ingannevole faccia d'angelo della Politoff: la bella ambientazione dell'Argentario e le languide musiche di Pisano fanno il resto. Da confrontare con Top sensation, decisamente più spinto ma meno raffinato.
MEMORABILE: Il susseguirsi di colpi di scena finali.
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  • Discussione Buiomega71 • 15/06/12 03:32
    Consigliere - 25892 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Buio, mi hanno detto oggi che questa vhs è valutata intorno ai mille euro.Ti risulta che esistano vhs valutate così tanto?(tralasciando quel film sparito di cui esistono solo locandine e fotobuste e la cui pellicola è andata perduta,non ne ricordo il titolo...Ormai è una leggenda).

    Mi sembra eccessivo, Lucius. Videomania la valuta sui 750 (la Saturno Svizzera però).
  • Discussione Lucius • 15/06/12 19:45
    Scrivano - 9063 interventi
    Comunque, lo stesso assai...
  • Discussione Buiomega71 • 15/06/12 19:48
    Consigliere - 25892 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Comunque, lo stesso assai...

    Effettivamente mica bruscolette...
  • Homevideo Xtron • 24/06/12 13:47
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Cinekult ha una durata di 1h33m10s

    Ultima modifica: 25/06/12 09:07 da Zender
  • Musiche Lucius • 23/04/14 20:06
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 24/04/14 07:44 da Zender
  • Musiche Icaroblu • 23/04/14 22:05
    Disoccupato - 104 interventi
    Bellissimo io ho LP PROMO. Le musiche di questo film sono troppo troppo belle .
  • Curiosità Zender • 9/08/17 16:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    "Interrabang", come ci viene spiegato nel film, è un segno, un punto esclamativo che si sovrappone a uno interrogativo a simboleggiare i dubbi e le incertezze del mondo.

    Precisa Caesars che in realtà il segno di interpunzione che dà il titolo al film si chiama Interrobang (con la "O"). Questo carattere fu inventato nel 1962 da Martin K. Speckter, presidente di un'azienda pubblicitaria newyorkese che sperava di attirare meglio l'attenzione della gente con un nuovo segno di punteggiatura. Il nome deriva dall'unione della parola latina interrogatio (cioè domanda) e dell'inglese bang (cioè punto esclamativo).
    Questo segno di interpunzione è l'alternativa alle scritture !? e ?!, che erano state utilizzate fino alla sua invenzione per ottenere lo stesso effetto: dare la stessa idea di sorpresa, stupore o incredulità. [fonte: Wikipedia]

    L'interrobang lo porta appeso alla sua collanina Valeria (Politoff), come vediamo in un frame del film. Alla sua destra il segno come appare nei titoli di testa e coda:

  • Homevideo Caesars • 21/04/20 16:47
    Scrivano - 16796 interventi
    Il film ottenne il visto di censura, con V.M.18 anni, ma poi venne fatto sequestrare su tutto il territorio italiano dal giudice Vittorio Occorsio.
    In data 4 Maggio 2018 il film, pesantemente tagliato, venne ripresentato alla commisssione censura ed ottenne il V.M.14.
    Immagino che sia questa la versione che si vede in TV (e anche su dvd, che dovrebbe presentare solo una brevissima scena in più)
  • Discussione Dusso • 11/07/20 13:58
    Archivista in seconda - 1822 interventi
    Sarebbe interessante identificare questa attrice che si vede in due scene sempre sul motoscafo:



  • Musiche Daidae • 16/08/21 22:24
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Uno dei temi della colonna sonora del film ("...E il sole scotta") verrà ripreso nel film Giallo a Venezia.
    Ultima modifica: 17/08/21 08:24 da Zender