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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/06/09 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 18/06/09 23:46 - 8998 commenti

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Deludente film (vaghissimamente ispirato alle "Passeggiate romane" di Stendhal) del polacco Borowczyck, che altrove aveva dimostrato di essere un interessante e raffinato regista di pellicole erotiche, ma che in questo caso sbraca dando vita ad un'opera puramente commerciale, il cui unico scopo è quello di soddisfare i più bassi pruriti degli spettatori. Decisamente da evitare.

Luchi78 25/07/11 17:33 - 1521 commenti

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Spettacolino senza fine alcuno, messo su per svestire e far esibire il gruppo di suore abitanti questo poco mistico convento. Scene e dialoghi al limite del blasfemo (e del ridicolo), finale pseudo-drammatico riuscito malissimo, poco divertimento anche per chi si aspetta chissà quali fantasie erotiche tipiche del nunsploitation. In definitiva, mossa di Walerian Borowczyk decisamente sbagliata.

Saintgifts 9/05/12 23:09 - 4098 commenti

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Nel convento è entrata la morte, ma anche la vita. Sono entrati anche diversi uomini (ma va?) a cercare di spegnere gli appetiti delle focose sorelle, che ne inventano di tutti i colori (e misure) per sollazzarzi nelle loro celle-alcove. Che si pretendeva? prendi un nutrito gruppo di giovani e avvenenti pulzelle, rinchiudile tutte assieme e vedrai cosa succede. È entrata anche una grande confusione nel convento e, a parte qualche bella immagine, non c'è molto da salvare. Borowczyk spinge troppo sul tasto del pruriginoso di bassa lega e sbaglia.
MEMORABILE: Il fallo di legno con disegnato, sul lato non penetrante, il viso dell'amato da guardarsi con lo specchio, durante la "manovra". Da brevettare.

Ronax 21/05/16 02:01 - 1243 commenti

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La pretestuosa ascendenza letteraria "alta" da Stendhal e qualche preziosismo formale non riescono a mascherare la natura bassamente commerciale dell'operazione. Cadendo nella trappola tesagli dai produttori italiani, ansiosi di cavalcare l'onda del successo di scandalo de La bestia sugli schermi nostrani, Borowczyk gira in fretta e furia un film dalla trama confusa e ripetitiva che qualitativamente non si discosta molto dagli analoghi filmetti erotico-conventuali di Massaccesi e di Mattei. Recitazione penosa e ridicolmente sopra le righe.
MEMORABILE: Il fallo di legno con cui si diletta una delle poco virtuose suorine.

Jurgen77 1/02/18 10:00 - 629 commenti

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Pellicola pruriginosa del polacco Borowczyk che promette molto ma alla fine delude. In un convento di clausura si alternano vicende pseudo erotiche legate alle voglie delle suore e alla presenza del "maschio" di turno. In certi momenti sembra quasi un Nome della rosa al femminile. Con il solito pretesto che il maligno aleggia nel convento il film mostra qualche debole, pruriginosa sequenza con le suore vogliose. Nel genere uno dei più scadenti...

Rufus68 17/08/18 09:54 - 3818 commenti

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L'innegabile cura formale non salva il film da un severo giudizio. Supponiamo benevolmente che il regista non volesse furbamente confezionare un softcore sotto mentite spoglie; in tal caso è difficile comprendere dove voglia andare a parare; qui si ha solo una storia asfittica, risaputa e anticonvenzionale quanto un fumettaccio spinto degli anni Settanta. Monache repressive, falli finti e stimmate: un minestrone vagamente scollacciato più che morboso, oggi datatissimo.

Faggi 21/08/18 15:04 - 1548 commenti

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Purtroppo questo lavoro di Borowczyk delude; e non poco. L'inconsistenza si infiltra in quasi tutti i fotogrammi e alla fine si direbbe di aver assistito a una serie di bozzetti o di studi preparatori eseguiti con scarsa o assente ispirazione. Qua e là si riconosce la mano del Maestro ma più che la mano destra sembra la sinistra. Se non manca qualche passaggio che incuriosisce e illude (lo strumento di piacere intagliato a sembianza d'uomo) l'insieme rischia di precipitare nel baratro dell'indifferenza.

Magerehein 30/01/22 10:52 - 977 commenti

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In un convento italiano le consorelle più giovani approfittano di ogni occasione valida per procurarsi piacere, da sole o in compagnia, mentre l'anziana badessa cerca di controllare la loro sfrenata lussuria come può... Basta questo per capire che l'intera vicenda non è altro che un irritante pretesto per inserire nudità e atti pruriginosi dove capita; ma anche quando si tenta di costruire un minimo di storia (si vedano i mistici deliri del finale) si scade nell'assurdo. Nunsploitation sciatto e dimenticabile.
MEMORABILE: La badessa chiede a una suora a cosa serva il suo fallo ligneo artigianale e quella, innocentemente, glielo mostra.

Mco 29/07/22 12:29 - 2323 commenti

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Vizi e perdizione, alienazione dal mondo civile e fughe, religiosità e blasfemia. Il tutto che passa dalle pagine di Stendhal alla bobina di Borowczyk. Il bailamme di nudità è congeniale a una danza di rara perversione, intrisa di suoni bigotti che di tanto in tanto ne sfumano la melodia principale. La parte erotica prepondera, anche se l'epilogo tenta di strizzare l'occhio al genere investigativo, mettendo sotto la lente d'ingrandimento i vari avvelenamenti conventuali. Non pienamente riuscito, ma certamente più che gradevole.
MEMORABILE: Il rito funebre.

Herrkinski 5/12/22 03:14 - 8052 commenti

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Borowczyk cede alla nunsploitation, già popolare da noi, oltretutto girando in Italia e acuendo così la sensazione di trovarsi di fronte a un film degno del nostrano cinemabis (si pensi a certo Bergonzelli); al regista polacco però stavolta manca il coraggio e il film - tolte alcune suggestioni morbose, peraltro quasi sempre ridicole - risulta abbastanza casto nel complesso, con una blasfemia più parlata che mostrata, al di là di qualche nudo d'ordinanza. Meglio non esprimersi sulla presunta fonte letteraria; il film si rovina da solo anche senza andare a tirare in ballo Stendhal.

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  • Curiosità Cotola • 24/07/09 12:44
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    La scena della masturbazione con fallo di legno
    si "ispira" a quella più celebre contenuta ne "La bestia" e valse al film il sequestro (anzi per la verità il film venne sequestrato e dissequestrato varie volte) e l'ira, non si sa bene perché, delle femministe cui, infatti, il regista rispose "Ma se dimostra proprio che l'uomo non è necessario".


    Fonti: Valerio Caprara "Walerian Borowczyk" Il Castoro cinema. Roberto Curti Tommaso La Selva "Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo" Lindau
  • Curiosità Buiomega71 • 5/04/14 10:25
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flano cinematografico, con tanto di frase estrapolata da Stendhal, (Corriere Della Sera, 31 Gennaio 1978) di Interno Di Un Convento:

  • Homevideo Buiomega71 • 28/02/16 19:20
    Consigliere - 25892 interventi
    In dvd per Dynit/Minerva, disponibile dal 13/04/2016

    http://www.amazon.it/Interno-Di-Un-Convento/dp/B00DSAXFFG/ref=sr_1_459?s=dvd&ie=UTF8&qid=1456683554&sr=1-459
  • Discussione Kaciaro • 27/05/16 23:37
    Galoppino - 506 interventi
    Un meccanismo che non giustifica e che non assolve, specie se si considera Interno di un convento non col metro del moralista ma con quello dello specifico filmico. Grezzo e sbrigativo, pacchiano e immotivato, il film girato nei dintorni di Roma a fine primavera del ’77, si può facilmente liquidare in poche battute»


    http://www.rapportoconfidenziale.org/?p=26762
  • Curiosità Fauno • 1/09/16 12:03
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film: