L'eredità della vipera - Film (2019)

Similarmente ai recenti Back fork e Donnybrook, un film ambientato in una cittadina dell'Appalachia nel quale una famiglia al limite sopravvive spacciando farmaci da prescrizione. Rispetto ai sopracitati, il lavoro dell'esordiente Jerjen risulta meno incisivo e non riserva grossi pugni nello stomaco, mantenendosi su una struttura noir abbastanza canonica; si sarebbe potuto indagare maggiormente sugli aspetti psicologici ma resta comunque un discreto lavoro dalla buona atmosfera e con un valido cast su cui spicca la Levieva (vista in The deuce).

In una cittadina degli Appalachi impoverita dalla crisi, tre fratelli cercano di portare avanti l'attività di famiglia, ossia lo spaccio di oppiacei, ma l'inesperienza del più giovane innesta una serie di fatti sanguinosi... Un'altra storia di poveri bianchi in una zona degradata che ha vissuto tempi migliori, popolata da tossici, alcolisti e criminali di piccolo taglio in questo film discretamente diretto ma con poco mordente, privo di sequenze che restino della memoria per cui anche le interpretazioni, pur valide o comunque dignitose, non lasciano il segno. 

Il proletariato bianco dell'America profonda racconta ancora una storia, ma è di nuovo superficiale e inverosimile. La redenzione viene illustrata dal regista con una progressione psicologica assai poco convincente (il sacrificio d'un familiare) mentre i vari caratteri girano per il film seguendo un debole copione che ognuno sa già scritto. Anche le motivazioni sociali rimangono sullo sfondo, mai analizzate. Il cast, per fortuna, è dignitoso; fra tutti si distingue la Levieva, credibile come figura borderline cui il crimine assicura l'unica ragione di esistenza.