Ingenui perversi - Film (1960)

 La sceneggiatura, pur nel suo andamento ondivago, jazzistico (come la colonna sonora di Komeda: un habitué di questo tipo di sonorità), quasi improvvisata, è semplice e lineare vista la povertà di azioni, ma ricca di dialoghi interessanti che sanno esprimere molto bene gli umori delle giovani generazioni già disilluse ed in difficoltà nel lasciarsi andare ai sogni ed ai sentimenti. Ma forse l'ultimissima sequenza segna un cambio di passo. Il regista Skolimowski è il pugile; Polanski il contrabbassista; Komeda interpreta se stesso. Ottima la fotografia in un luminoso bianco e nero.  

Nouvelle vague polacca che dice poco ma lo dice bene, narrando la notte insonne di un ragazzo e una ragazza tra timidi giochi di seduzione e momenti di riflessione. Nulla di memorabile, ma grazioso, leggero, ben scritto e discretamente interpretato (lei, volto non memorabile ma espressivo, meglio di lui, un po' monocorde). Particina per il James Dean polacco Zbigniew Cybulski, nei panni di un personaggio che è grossomodo lo stesso del suo coevo film della consacrazione. Colonna sonora jazzata di Komeda (che appare nei panni di se stesso) che ben si adatta alle immagini.