Inganno pericoloso - Film (1993)

Inganno pericoloso

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/09/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 13/09/19 01:05 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Bizzarro e inusuale noir che mescola incesti tra sorelle, sesso a tre, copule simil Playboy, dialoghi scurrili al massimo della misoginia, coincitate rapine in banca, tentati stupri, spizzichi di rape & revenge, incubi punitivi corporali cristologici dagli acri sapori horror e un montare della tensione fino al finale macchiavellico (dove, a metà, ti chiedi dove si voglia andare a parare). Sorta di Chi ucciderà Charley Varrick? in chiave femminile, con la Rubin e la Kensit spregiudicate fuorilegge. Chiusa finale macabra e beffarda. Decisamente sopra le righe.
MEMORABILE: Le riviste e le vhs porno custodite dal severo padre nel cassetto; Resa dei conti a tre; La Rubin racconta il suo stupro con vendetta; Il bacio lesbo.

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  • Discussione Buiomega71 • 13/09/19 10:43
    Consigliere - 25944 interventi
    Curioso e bizzarro noir decisamente sopra le righe.

    Indeciso su che strada prendere (noir, dramma, erotico, thriller, introspezione psicologica spicciola) il talentuoso Duane Clark non si sà bene dove voglia andare a parare (almeno per metà film), mettendo in piedi un inusuale gioco (erotico) a tre tra il Baldwin meno sveglio e le due "femme fatale" della Kensit e della Rubin (disinibite e spregiudicate-soprattutto a letto-fuorilegge).

    Così si parte per la tangente nel ranch texano dove è ambientato per gran parte il filmaccio: incesto tra sorelle, amplessi patinatissimi che manco le produzioni di Playboy, bollenti baci lesbo, triangoli nel lettone( di culto in cui la Kensit se la fà a letto con Baldwin, e ad un cenno della donna la Rubin li raggiunge sul talamo gattonando), situazioni incubotiche di flashback punitivi corporali cristologici che lambiscono l'horror (il bambino preso a cinghiate, il calice di sangue trangugiato, i loschi figuri incappucciati al cimitero che hanno tutta l'aria di adepti di Lucifero), pecore sviscerate dai coyote, i minacciosi ritratti paterni, le riviste e le vhs porno occultate nei cassetti appartenuti a padri intransigenti e timorati da dio, racconti di abusi sessuali sui minori e su belluini stupri perpretati dai vicini di casa, selvaggi tentati stupri con spizzichi di rape & revenge, occultamento di cadavere finiti nella fornace, coincitate rapine in banca, doppi giochi, piani macchiavellici che si risolvono nel finale e nella resa dei conti, sceriffi non troppo svegli, subdole seduzioni femminee, attimi di inaspettata blasfemia (mentre lo fanno in tre, sul lettone, la Kensit rivolta all'ingiù la statuetta del Cristo crocifisso, poggiata sul comodino, che inibisce Baldwin, affermando: "Ci guarda perchè vorrebbe essere al tuo posto"(sic!), un pò come la madonnina sul cruscotto dell'auto di Jeff Fahey in Psycho III) e momenti di grandissimo turpiloquio che sfociano nella misoginia, per poi chiudere il tutto con l'ultima immagina macabra e beffarda.

    Clark ci ficca dentro di tutto, e quello che sembra, di primo acchito, il solito straight to video sudaticcio da bancarella, diventa un balzano incrocio tra The dreamers in salsa texana innestato con Chi ucciderà Charley Varrick? in versione femminile.

    Notevole la trasformazione del contadino ingenuo di Baldwin, da tontolone di provincia a violento rapinatore e brutale concubino (picchia la Rubin, tenta di stuprarla) sotto l'influenza delle due silfidi con la pelle di donna (e che donna), che prima lo invitano al sesso a tre, eppoi lo circuiscono sessualmente, facendolo sprofondare nel gorgo della perdizione e del crimine.

    La Kensit e la Rubin fanno a gara di porcaggine e emettono umori femminili irresistibili, facendo cadere nella trappola il "povero" Baldwin ridenstandolo dalla sua ingenuità virginale e dalla sua vita monotona nella fattoria, come se fossero due streghe che lo ammaliano con suadenti effusioni e melliflui inganni.

    Filmetto davvero balzano e peculiare, dove in puro Bava style la complicità criminosa porta a scannarsi tra compari (anche di letto) e delle donne non ci si può mai, assolutamente mai, fidare.

    Come sempre grande M. Emmet Walsh, sceriffo che non porta mai la pistola.

    Gradevole l'omaggio a Psycho con l'auto "occultata" nel lago, di cui affiora solo il baule e azzardati virtuosismi di regia (lo scarico della doccia).

    Molto più consono e evocativo il titolo originale.

    Imperfetto, zeppo di buchi nello script, a volte tirato via, ma pervaso da una sconclusionata malia e da un suo fascino perverso che riesce ad appagarne la visione.

    Non malaccio, non malaccio davvero.
    Ultima modifica: 13/09/19 18:05 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 13/09/19 10:54
    Consigliere - 25944 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Vivivideo/RCS

    Edizione: dicembre 1993

    Durata effettiva: 1h, 34m e 04s

    Ultima modifica: 13/09/19 14:15 da Zender