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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/12/15 DAL BENEMERITO 124C
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- Davvero notevole!:
124c - Quello che si dice un buon film:
Galbo, Fabbiu, Capannelle, Gabigol - Non male, dopotutto:
Puppigallo, Jandileida, Ryo, Daniela, Didda23, Pigro, Giùan - Mediocre, ma con un suo perché:
Scarlett
Il reparto visivo fa molto, ma non può essere tutto. Questo fantasioso lungometraggio cretaceo con dinosauri agricoltori e dinosauri mandriani tenta di andare oltre il solito Piedino e la Valle incantata o qualche ombra dall'era glaciale, però non s'impegna del tutto per essere innovativo e si rivela un prodotto ruffiano e banalotto che non appassiona né intrattiene più di tanto. Menzione per il triceratopo pazzo, ma non c'è molto altro.
Strano vedere al cinema un film Pixar neanche tre mesi dopo l'ultimo, ma è così. Tutto si svolge nella preistoria dove un piccolo dinosauro di nome Arlo e un cucciolo d'uomo, ribattezzato Spot, intraprendono un pericoloso viaggio verso casa, perché i due si sono perduti. Esaltante road movie con motivazioni adulte e poco umorismo, con tanto di metafora sui piccoli che diventano grandi. La storia è ben raccontata, i colpi di scena riusciti e le paure dei protagonisti risultano veramente... paurose. Simpatici i T-rex in versione cowboy.
Non male questo simpatico prodotto animato, che non brilla per originalità e idee particolarmente brillanti, ma che ha nei due protagonisti (soprattutto il babycavernicolo) i suoi piccoli punti di forza. Si sente la mancanza di una sceneggiatura più forte, che avrebbe sicuramente dato maggiori spunti narrativi. Ma anche così, grazie agli pscicodattili e ai tirannosauri mandriani, il risultato è discreto, con tanto di insegnamenti per i più piccoli.
MEMORABILE: I gerbilli soffiati fuori; Lo stegosauro fulminato con "protettori"; Gli pterodattili che "aiutano" le bestioline in difficoltà.
Non ha la carica innovativa di molte delle produzioni Pixar questo lungometraggio ambientato in una strana preistoria e rivolto prevalentemente ad un pubblico molto giovane. Inoltre sembra un pò troppo simile ad opere precedenti nell'illustrare le dinamiche padre/figlio. Tuttavia è originale lo spunto che ribalta i ruoli tra umani e dinosauri, con i secondi più evoluti dei primi, e descrive una serie di metafore che lo rendono educativo e brillante, grazie alla buona caratterizzazione dei personaggi. L'animazione è su livelli di eccellenza.
Il piccolo Arlo (ricorda, nel suo stile gommoso, Piedino della Valle incantata, e anche qui abbiamo una viaggio di ricerca) le prende in continuazione e si fa un gran male, sia fisico che psichico (sfido io, a perdere dapprima il padre e subito dopo il resto della famiglia...), il tutto sullo sfondo di una atipica preistoria in cui, causa cambio di rotta del Big bang, l'evoluzione è diversa da quella che conosciamo, gli uomini sono come i cani dei dinosauri evoluti e dediti all'agricoltura e all'allevamento. Un po' per bambini? Per niente!
Non si può parlare di passo falso perché come ogni produzione della Pixar anche questa si fa forte di un'animazione veramente di alto livello, con paesaggi mozzafiato. La casa californiana ci ha però nel tempo abituato a cartoni "a doppio strato" che piacciono ai piccoli ma coinvolgono anche i grandi. Ecco, in questo caso la storia è invece abbastanza standard, una parabola di formazione come se ne sono viste tante (non solo Disney), che lascia i più grandi un po' con l'amaro in bocca. Anche i personaggi sono abbastanza anonimi. Discreto ma nulla più.
Un discreto cartoon, anzi un mix tra sfondi realistici e personaggi fumettosi. Tra questi spicca sicuramente Spot, il bambino primate che non ha paura di nulla e che interpreta diversi stati d'animo che colpiscono nel segno. Non male anche la famiglia di dinosauri coltivatori che consente una efficace rappresentazione delle dinamiche familiari e di crescita del timido Arlo, meno banale di quanto sembri. In questo secondo filone inventarsi qualcosa di nuovo è sempre più difficile, ma il risultato appare comunque "teneramente riuscito".
Stupenda grafica, specialmente quella degli ambienti: l'acqua e la vegetazione rasentano l'iperrealismo. Non offre niente di nuovo sul fronte dell'originalità ma resta un classico film da far vedere ai bimbi, metafora di crescita e maturità. Evidenti e spudorati i richiami al Re Leone, con cui condivide parte della trama. La musica principale è buona ma molto ripetitiva. I personaggi secondari sono privi di carisma e avrebbero meritato maggior spazio.
MEMORABILE: La separazione.
La meteora di 65 milioni di anni fa ha mancato il bersaglio e così i dinosauri sono sopravvissuti fino alla comparsa dei primi cavernicoli, ... L'amicizia fra due cuccioli di specie diverse uniti in un'avventura alla scoperta del mondo è al centro di questo film della Pixar che, a differenza dei capolavori della casa, ha un target più diretto al pubblico infantile. Buona la tecnica anche se non a livelli di assoluta eccellenza raggiunti in altre occasioni, con personaggi dai tratti morbidi che fanno spicco rispetto al realismo degli sfondi, ma pesa la scarsa originalità della trama.
Ogni individuo dovrebbe confrontarsi con se stesso e prendersi i suoi tempi, mai essere assoggettato ad aspettative impossibili o fuori portata. Il messaggio passa chiaro, nonostante la storia sia molto basilare e si precluda alcuni guizzi interessanti (vedi l'adozione del fanatismo come via di salvezza dalle proprie insicurezze); ma il ribaltamento delle gerarchie nel mondo preistorico diverte non poco e garantisce una piacevolissima visione. Peccato che abbia pagato la (quasi) concomitanza con Inside out, oggettivamente più importante.
MEMORABILE: "La tempesta è una festa!"; I tirannosauri mandriani; Il maestro stiracosauro rintronato che si circonda di allievi.
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Il livello della resa grafica in casa Pixar è sempre eccellente, soprattutto per la magniloquenza dei paesaggi naturali; peccato che la sceneggiatura sia meno brillante del solito, nonostante qualche idea veramente geniale (gli animali sono "i padroni del mondo", mentre gli esseri umani sono animali da compagnia). E' la prevedibilità del tessuto narrativo a non soddisfare pienamente, ma i messaggi dell'opera - seppur banali - sono positivi soprattutto per il pubblico di riferimento. Fra i meno riusciti, ma ampiamente sopra la sufficienza.
MEMORABILE: L'obbiettivo di lasciare l'impronta; Il cerchio che simboleggia la famiglia; L'apparizione del padre di Arlo.
Non è solo un viaggio quello del giovane dinosauro insieme al piccolo cavernicolo (il personaggio più riuscito), ma una vera odissea di scoperta e rivelazione sia del mondo esteriore che di quello interiore: insomma, un percorso di crescita dalla timidezza e paura all’affermazione del coraggio e dell’indipendenza. Film d’animazione perfetto per bambini, in una fotografia piuttosto calzante di quella età, e carino anche per adulti, con qualche allusione ad altre opere, come L’era glaciale, ma senza la loro capacità d’impatto.
Uscito a ridosso del conclamato capolavoro "adulto" sull'avventura della mente, il film di Sohn è per la Pixar un rientro nell'alveo della narrazione più tradizionale; non a caso si ricorre allo schema del viaggio iniziatico classico. Il rovesciamento del rapporto tra dinosauro antropomorfo e umano "animalizzato" funziona egregiamente pur se l'effetto del déjà vu ha il sopravvento sugli assestamenti più innovativi; tanto più che, come nel "Libro della giungla", alla fine del percorso di rigenerazione i due amici torneranno ognuno nel proprio "genere" di appartenenza.
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- Il tratto animato morbidoso e coccoloso trae in inganno, anche durante la visione stessa del film. Vedendolo si continua a pensare che stavolta la pixar, anziché aver fatto il solito film per bambini ma che intrattiene e diverte anche gli adulti, si sia dedicata solamente ai più piccoli. E' solo dopo averlo finito di vedere completamente, e tirando le somme di ciò che il film abbia voluto comunicare, che ci si accorge in realtà, che è solo l'animazione ed il disegno, a differenza del contenuto, ad essere rivolto ai pargoli. I temi variano dall'educazione alla comprensione, dalla convivenza con la propria paura (il panico) all'analisi della società di tipo familiare, nonché la crudezza e la spietatezza della vita in generale, pur contornata delle piccole meraviglie quotidiane.Ultima modifica: 30/01/16 10:33 da Fabbiu
- Il tratto "morbidoso e coccoloso" è bellissimo :)
- Film non male, quasi buono.
Sono d'accordo con Fabbiu: non gioca sull'originalità e non può competere con altri capolavori pixar ma è ben fatto e propone con garbo diverse riflessioni.
Da bocciare invece il corto che lo precede: Sanjay’s Super Team, che mescola Induismo e supereroi. Poca ironia, animazione discutibile ed effetti inutilmente troppo paurosi.Ultima modifica: 8/02/16 09:19 da Capannelle - Capannelle ebbe a dire:
Da bocciare invece il corto che lo precede: Sanjay’s Super Team, che mescola Induismo e supereroi. Poca ironia, animazione discutibile ed effetti inutilmente troppo paurosi.
Condivido, io ho dovuto mettere la vecchia cara mano davanti gli occhi d pargolo.Ultima modifica: 12/02/16 10:56 da Jandileida - E come mai non l'avete commentato, a questo punto?
- Meglio farlo nel commento a questo film o separatamente?
- No no, separatamente dicevo... mi pare sia un corto normalissimo a tutti gli effetti, normalmente presente su Imdb e schedabile.Ultima modifica: 13/02/16 08:26 da Zender
- Ah ok ma durerà nemmeno 5 minuti. Comunque Capa se vuoi inserirlo fallo tu che se non avessi letto il tuo post difficilmente mi sarei mai più ricordato della sua esistenzaUltima modifica: 13/02/16 19:55 da Jandileida
- Rivedendo ieri il film con la bambina sono giunto alla conclusione che si tratta di una delle opere animate più riuscite di tutti i tempi per quanto attiene agli sfondi. Non ricordo paesaggi e fenomeni naturali così ben riprodotti. Forse un opera che non ha avuto il successo che meritava se non altro per l’eccellenza tecnica ...Ultima modifica: 11/01/21 10:25 da Galbo
