Horror televisivo. Un ragazzo membro di una squadra di soccorso va su una barca abbandonata nel famigerato triangolo delle Bermude e trova un'unica superstite che gli racconta cosa è accaduto. Il finale è un bel colpo di scena e anche leggermente inquietante. La Novak è radiosa, il cast secondario un po' meno. Merita la visione.
Terrifico e angoscioso gioco di paura in mezzo al mare. Siamo dalle parti delle fobie ancestrali da Triangolo delle Bermude, che si accomunano con quelle narrate, poi, da Cardona jr (ma se il regista messicano sbatte la paura in faccia, Roley lavora di sotrazione e di raffinata inquietudine). Per certi versi anticipa anche Devil e il "satanic movie" si sposa con il "survivor movie" donando un finale di pura tensione, che sfocia in un colpo di genio tanto agghiacciante quanto sorprendente. Piccolo gioiellino, tra i migliori tv movie mai realizzati.
MEMORABILE: Kim Novak, sull'elicottero di salvataggio, a tu per tu con il prete: "Indovina un po' chi sono?"
Thriller televisivo con tocchi soprannaturali e ambientazione in una specie di Triangolo delle Bermude, che quando inizia a farsi narrativamente accattivante (la ricostruzione razionale, con tanto di flashback, degli apparentemente paranormali decessi dell'equipaggio) pecca in rovinose cadute nell'illogicità (il perché del corpo levitante), fino a un finale non prevedibile proprio per la sua soluzione ai limiti del non-sense. Discretamente realizzato e ben recitato, con una Novak che non sfigura ma nemmeno emerge rispetto al resto del cast.
MEMORABILE: Nel bene o nel male, gli ultimi 5 minuti si ricordano.
Solido mistery per la TV che pian piano si trasforma in un sovrannaturale dai tratti non banali. Certe pieghe della sceneggiatura convincono poco, ma è indubbio che, da subito (l'iniziale ricognizione sul piroscafo fantasma), si crei un'atmosfera perturbante che, negli ultimi minuti, va a definirsi quale maledizione a sfondo metafisico. Un intelligente aggiornamento sul frusto tema del triangolo delle Bermude. Bella la Novak, di buon mestiere il cast a latere.
Buon film televisivo ispirato ai misteri del triangolo delle Bermude, allora molto in voga, che rinuncia alla componente fantascientifica per addentrarsi in territori demoniaci (altra moda cinematografica dell'epoca post-Esorcista). Il risultato è un cupo e interessante thriller sovrannaturale, quasi un Devil ante-litteram, retto da un ottimo cast (da Kim Novak a Ed Lauter) e destinato a rimanere impresso nella memoria grazie al colpo di scena conclusivo, non inarrivabile ma di sicuro effetto. Gradevole ricettina di suspense e brividi condensati in appena una settantina di minuti.
MEMORABILE: L'inquietante ritrovamento dei cadaveri sulla barca; La Novak seduce Rey; La spiegazione razionale a tutte le morti occorse; La rivelazione finale.
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Io l'ho visto lì, da ragazzino (e mi fece una fifa blu), quando davano pure I Posseduti, L'occhio nel triangolo e Origine di una perversione. Inutile dire che da noi e sparito dai radar da allora, io mi sono dovuto accontentare del dvd francese (rimasterizzato magnificamente, tra l'altro...)