Il segreto di Joe Gould - Film (2000)

Il segreto di Joe Gould

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il film è tratto da due articoli scritti proprio da Joseph Mitchell, giornalista del New Yorker che davvero si interessò al caso di questo strano personaggio (nel film Ian Holm) di barbone logorroico che diceva di essere l'autore di quella che lui chiamava la “Storia orale”, un insieme di testimonianze raccolte sulla strada e riguardanti la vita, la morte, l'atteggiamento comune. Il regista Stanley Tucci impersona Mitchell, gli fa incontrare il barbuto Joe Gould in un bar e comincia a raccontare il rapporto che regola i loro frequenti incontri: Gould gli riferisce della sua “Oral History” e il giornalista gli chiede di approfondire l'argomento. Senonché l'uomo, esaltato dal fatto che qualcuno...Leggi tutto sia interessato al suo lavoro, esagera con le confidenze ed entra prepotentemente nella vita del giornalista (il quale da parte sua comincia a credere d'aver preso un abbaglio). Il soggetto principale del film, ancor più dei suoi personaggi, diventa insomma questo fantomatico tomo lungo tre volte la Bibbia (o così almeno sostiene Gould), intorno al quale ruotano l'interesse del giornalista e tutti i discorsi di Gould. Ian Holm, pur inevitabilmente sopra le righe, si impegna con una verve lodevole, è straripante e a suo modo simpatico. Il modo con cui incalza il timido giornalista è a tratti spassoso. Purtroppo, dopo una prima parte briosa, intelligente e originale, si arriva a metà film con l'impressione che la storia si sia esaurita. Piccolissimo ruolo per Steve Martin: è un editore amico di Mitchell a sua volta interessato alla “Oral history”. Lo spazio di un’unica scena.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Panza 15/03/14 20:06 - 1842 commenti

I gusti di Panza

Un bohemien abbastanza eccentrico incontra uno scrittore che avrà modo di parlare di lui in alcuni articoli, in particolar modo di una fantomatica opera scritta riportando i discorsi della gente. La storia di fondo, magari interessante ma esile, viene valorizzata da una scrittura quasi joyciana, in cui le frasi del vagabondo assumono la forma di flussi di coscienza. Ottimi anche gli interpreti: a Tucci manca solo l'impermeabile ed è sopra le nuvole come Colombo, Holm ha un personaggio con cui poteva benissimo essere irritante. Non accade.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Gli imbroglioniSpazio vuotoLocandina Big nightSpazio vuotoLocandina Final portrait - L'arte di essere amiciSpazio vuotoLocandina L'ultima corvé
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Musiche Panza • 16/03/14 20:10
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    Le canzoni del film:

    Bunny Berigan, Wearing of the green
    Dinah Wahington, Am i asking too much (Miller - Manus)
    Josephine Baker, Sans amour
    Don Byas, They say it's wonderful (Berlin)
    Woody Herman e Terry Gibbs, Tiny's blues (Cohn - Kahn)
    Joe Gould And His Quartet, Tenor bop (Lurie)
    Charlie Parker e Woody Herman and his quartet, The nearness of you (Carmichael - Washington)
    Ian Holm, Nobody knows when you're down (Cox)
    Perry Como, Dreamer's holiday (Gannon - Wayne)
    Geoffrey Menin e Konrad Korsch, Hats off (Menin)
    Louis Armstrong, Muskrat rumble (Ory)
    Coleman Howkins, I'll never be the same (Kahn - Malneck - Signorelli)
    Marco Ribaldi, Adeste fideles