Il ritorno di Sandokan - Miniserie TV (1996)

All'epoca della messa in onda si parlò più della particina data a Romina Power che della fiction, e questo dà già l'idea del limite di un'operazione nata sbagliata. La messinscena - seppur non disdicevole perché conta sulla solida regia di Castellari - appare fuori tempo massimo. Un seguito "vent'anni dopo" del noto sceneggiato Rai poteva essere sulla carta giusto, ma le traversie che lo portarono dapprima a passare dalla Rai a Mediaset e a rivedere gran parte del cast (a parte Kabir Bedi nel ruolo di Sandokan) ne decretarono il fallimento.

L'idea era quello di puntare su Kabir Bedi che, all'epoca di questa fiction, sembrava in forma come ai tempi del primo sceneggiato. Ma qui non solo manca Sergio Sollima, sostituito dal discreto regista di genere Enzo G. Castellari, ma mancano anche Philippe Leroy (che ha rifiutato il ruolo di Yanez, per questa fiction) e il defunto Adolfo Celi. Il cast blasonato non manca (ci sono persino Romina Power e Franco Nero), qui mancano le buone idee. Difficile accettare Fabio Testi come nuovo Yanez de Gomera (doppiato, poi, da Romano Malaspina).

Distanza siderale dal primo glorioso sceneggiato targato RAI sulle gesta della tigre della Malesia. Questo sequel è stato realizzato decisamente fuori tempo massimo e benchè la regia sia stata affidata ad un solido professionista come Castellari, sull'operazione aleggia un senso di lugubre. Troppi illustri assenti e una messa in scena "raffazzonata" lo penalizzano irrimediabilmente.