Il prigioniero - Serie TV (1967)

Il prigioniero (serie tv)
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Durata: 17 episodi
Titolo originale: The prisoner
Anno: 1967
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/07/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 15/07/07 11:51 - 3015 commenti

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Capolavoro assoluto della fiction britannica e vetta del pop-surreal-fantapolitico. La parabola dell'ex-agente segreto "Numero 6" (lo straordinario McGoohan, ideatore e protagonista dela serie), prigioniero in un'isola rutilante partorita da un incubo swiftiano, microcosmo totalitario e metaforico, a distanza di quarant'anni non ha perso un grammo del suo fascino e della sua forza visiva. Influentissimo (anche Lost viene da qui), da gustarsi episodio per episodio fino all'incredibile, spiazzante finale sulle note di "All you need is love".
MEMORABILE: "Chi è il Numero 1?" "Lei è il Numero 6" "Io non sono un numero! Sono un uomo libero!"

Supervigno 8/08/07 21:23 - 229 commenti

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Imperdibile, per gli amanti dell'iconografia pop anni '60. In una specie di villaggio dei puffi, con casette allegramente colorate seguiamo l'incubo del protagonista, imprigionato, controllato, spiato, continuamente assoggettato a lavaggi del cervello. Ogni puntata, un tentativo di fuga. Ogni puntata, personaggi bizzarri e avventure incredibili. Neanche un momento di noia, un colore eccessivo, un personaggio superfluo. Da conservare e rivedere.
MEMORABILE: "Io non sono un numero. Sono un uomo libero!"

Mfisk 4/10/07 10:36 - 127 commenti

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Qui ci vuole un esercizio di sincerità. Ho rivisto di recente tutte le 17 puntate che, inquietanti, erano rimaste nel mio subconscio fin da bambino. Le prime godibilissime; dopo la 10^ qualche colpo di fast forward qui e là; le ultime tre tutte scorse a 8x. McGoohan rischiò il linciaggio dopo la trasmissione del 17° episodio e francamente, per quanto pretendiamo di amare il cinema d'autore, non riusciamo a non metterci dalla parte dello spettatore incazzato. Tre pallini per l'insieme, ma è un giudizio così difficile!

124c 7/08/09 17:49 - 2918 commenti

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Serie di fantascienza di fine anni '60 che segnò più di una generazione di adolescenti. Un agente inglese decide di dimettersi dal servizio segreto e i suoi capi, non comprendendo le ragioni delle sue dimissioni, decidono di rapirlo e spedirlo ne "il villaggio", una comunità dove tutti hanno un numero, ma non un nome. Il nostro è il Numero 6 che, in ogni puntata, viene torturato da un Numero 2 diverso. Ma chi è il Numero 1 ? Indimenticabili Patrick McGoohan e il motivetto della serie tv.
MEMORABILE: Numero 6: "Dove sono?" Numero 2: "Nel villaggio". Numero 6: "Che volete da me?" Numero 2: "Informazioni". Numero 6: "Non le avrete". Numero 2: "Le avremo".

Harrys 22/02/09 00:20 - 687 commenti

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Tematiche sempreverdi ed estremamente innovative per l'epoca. Straordinaria l'interpretazione di Patrick McGoohan, così come quella del N°2 "finale" Leo McKern, del "tuttofare" Angelo Muscat e dell'enigmatico N°48 Alexis Kanner. La location è strepitosamente evocativa. Folle e ai limiti del surreale l'ultima puntata, che lascia completamente spiazzati. Molti effetti risultano ovviamente artigianali puntando sull'effetto "sospensione dell'incredulità", ed è per questo che vedrei di buon occhio un eventuale remake. Cult assoluto.
MEMORABILE: "Chi è lei?" "Sono il nuovo Numero 2." "Chi è il Numero 1?" "Lei è il Numero 6." "Io non sono un numero! Sono un uomo libero!"

Daniela 25/05/09 23:42 - 12660 commenti

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Unico, irripetibile serial metafisico, che, pur invecchiato soprattutto sul fronte degli effetti speciali, non perde il suo fascino grazie all'originalità della storia, alla stilizzata ambientazione e all'interpretazione convincente del protagonista. Un rompicapo irrisolvibile che vede contrapposto l'individuo (unico, irripetibile, portatore di caos) all'ordine sociale omologante. Il numero 6 non si rassegna alla serialità ed aspira a tornare ad essere un nome, ma il finale spiazzante ribalterà tutte le aspettative, con effetti frustranti.
MEMORABILE: La sfera trasparente ed inglobante che impedisce la fuga

Mtine 11/09/09 07:59 - 224 commenti

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Francamente la serie mi è piaciuta molto, soprattutto per la magistrale interpretazione di Patrick McGoohan, ma, forse per la mia ignoranza, mi è ancora difficile comprendere il finale, che mi sembra troppo "psicologico" e smisuratamente kitsch. Comunque, che dire, un'ottima serie che rimane intatta negli anni!

Mr.geko 18/01/10 18:55 - 34 commenti

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"Il Prigioniero" è una serie avanti col tempo e in molti lo citeranno: parla di cospirazioni mondiali, realtà virtuali, controllo ossessivo da parte di una dittatura mascherata da governo, ma è veramente tutto relegato al villaggio? Gli episodi sono psichedelici e contorti, ogni volta bisogna risolvere gli enigmi che portano a colpi di scena più o meno rilevanti. È nelle ultime puntate che è chiaro il vero senso del Prigioniero, dell'intera opera, ciò che McGoohan davvero voleva dare. Elogio dell'individualità.
MEMORABILE: "... Io non sono un numero!, sono un uomo libero!". Le ultime tre puntate. Il N. 6 e il N. 1.

Ciavazzaro 20/01/10 12:20 - 4770 commenti

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Ottima serie di fantascienza col compianto Patrick McGoohan, davvero ben realizzata. Presenta ottime idee, bellissime scenografie, un buon ritmo, ma soprattutto tanta inventiva. Lodevole l'impegno del resto del cast. Serie che merita alti riconoscimenti.

Pierluca 7/02/10 17:46 - 10 commenti

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"Il Prigioniero" non è solo intrigo, spionaggio, fantapolitica e denuncia del sistema a favore della libertà umana; è anche stile, buona recitazione, trame ben studiate (quasi tutti gli episodi), buona regia e trovate che fanno impallidire quasi tutte le serie contemporanee. Il senso di claustrofobia, la voglia di libertà e la ribellione all'omologazione sono attualissimi e in questa serie ci vengono narrati con classe, fantasia e, per fortuna, molta ironia. Un vero capolavoro surreale imperdibile.
MEMORABILE: La sigla iniziale, il maggiordomo nano, l'alternarsi dei numeri 2, tutti i particolari del "villaggio" e le sale segrete di spionaggio dei cittadini.

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Modo 4/08/12 11:31 - 949 commenti

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Insieme ad Agente speciale il rappresentante del surrealismo inglese. Precursore di film come The Truman show. Siamo in un'isola dove è impossibile sfuggire. Tutto e tutti sono sotto la lente del umero uno. Il nostro "beniamino", ex agente segreto, è il numero 6 e deve vedersela spesso contro il temibile n. 2. I numeri fanno capire come si cerchi di annullare l'individualità. Ben strutturati gli episodi, dove l'azione è sempre accompagnata da stiuazione al limite della realtà. Il finale lascia un po' perplessi.

Black hole 12/03/13 12:46 - 143 commenti

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È una serie davvero singolare. La vicenda ha una sorta di circolarità: l’ultimo episodio potrebbe anche essere il prologo del primo. In questo anello ruotano storie paradossali, oniriche, di fantaspionaggio, a bilanciare il perenne tentativo di fuga del prigioniero con la bramosia di “informations” di chi l’ha costretto lì. L’atmosfera è a dir poco “beat”, bizzarra e colorata, in un piccolo mondo chiuso che ancora oggi conserva il suo fascino; Portmeirion, “Il Villaggio” della serie, si rivela una scelta superba. Grande come il Nr. 6 McGoohan.
MEMORABILE: Il mitico dialogo introduttivo (ripreso anche dagli Iron Maiden nel loro brano omonimo) e l’inquietante “rover”, la bianca palla acchiappa-fuggitivi.

Lythops 24/03/15 13:37 - 1019 commenti

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Nel 1967 i bambini venivano educati, se non ad avere la certezza, a sospettare che esistesse qualcuno disposto a controllare la mente delle persone e a influenzare le loro scelte, accanendosi in particolare con chi si ostinasse a restare libero. Serie originale, "didattica" con tanta creatività e apparati di sorveglianza che adesso fanno solo sorridere, ben interpretata e con buoni accorgimenti tecnici. Peccato per il finale sbrigativo, causato da problemi di produzione, che fece infuriare il pubblico inglese. Fresco ancora oggi.

Il ferrini 17/05/16 22:32 - 2357 commenti

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Serie britannica di indubbio fascino, ambientata su un'isola dalla quale è apparentemente impossibile fuggire e verso la quale vari film e telefilm a seguire avranno un certo debito (The Truman show, Lost). Il protagonista, Patrick McGoohan, che è anche l'ideatore e regista della serie, non viene mai chiamato per nome ma semplicemente "numero 6", producendo così un effetto spersonalizzante che si trasmette immediatamente nello spettatore già dal primo episodio. Muscat, il maggiordomo nano, è stato anche un Umpa Lumpa con Gene Wilder.
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  • Curiosità 124c • 7/08/09 17:52
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Nella seconda serie di Lupin III vi è un episodio chiamato "I rintocchi della campana", dove una scienziata vestita da suora soggioga un villaggio, dove abitano Jigen e Goeomon, i soci di Lupin. Questa puntata è ispirata a "Il prigioniero".
  • Discussione 124c • 13/08/09 13:03
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    L'indimenticabile intro del telefilm come trailer.