Vadim, estimatore della bellezza femminile, raccoglie in un ricco cast diverse giovani e belle attrici (tra cui la sua futura moglie Jane Fonda) per parlare di amori, per lo più clandestini, in una Parigi alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Molto casto sotto l'aspetto estetico, Vadim preferisce far immaginare piuttosto che mostrare, più impegnato in dialoghi sull'argomento piacere (più che amore) a volte piuttosto interessanti. Colorato e ben ambientato, non ci si annoia (merito del frequente cambio di storie e di personaggi). Ritmo blando.
Vadim mette in scena lo schnitzleriano girotondo amoroso e lo fa in modo un po' troppo grossolano e semplicistico. Si susseguono una scenetta dietro l'altra (sembra quasi un film a episodi o forse lo è): qualcuna più riuscita, qualcuna meno; alcune più "simpatiche" altre non tanto. Tutte un po' troppo prevedibili. Le bellezze muliebri sono notevoli e non è facile assegnare il pomo della più bella. Se non si cercano la raffinatezza dello scrittore austriaco e la maestria di Ophuls, ci si può anche "divertire" anche se siamo su livelli abbastanza modesti.
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