Il passaggio della linea - Corto (2007)

Il passaggio della linea
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Anno: 2007
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Cast: (documentario)
Note: Presentato alla sezione Orizzonti della 64ª Mostra del Cinema di Venezia.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/08 DAL BENEMERITO LOVEJOY
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Lovejoy 4/07/08 21:28 - 1823 commenti

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Bellissimo documentario ambientato a bordo di vari treni e inframezzato dai pensieri dei pendolari, sopratutto quelli che percorrono la tratta per motivi di lavoro. E tra i tanti spicca il volto di Arturo, anziano pendolare che compie ogni giorno la tratta Bolzano-Roma e viceversa, con un solo motivo preciso: quello di muoversi per puro piacere. Le parole non riescono a esprimere quello che le immagini rimandano e in particolare in quelle notturne, nelle varie stazioni deserte. Consigliato vivamente.
MEMORABILE: Tutto il film è un gioiello, difficile scegliere una scena in particolare.

Kinodrop 8/01/14 15:04 - 2957 commenti

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Splendido documentario "verità" sulla condizione psicologica di chi è costretto a percorrere in treno lunghi viaggi di migrazione o di ritorno. Tutto si esplicita attraverso le immagini dei treni tradizionali che di lì a qualche tempo saranno obsoleti, di stazioni solitarie e malinconiche, di paesaggi nebbiosi tra stridore di freni e rotolio delle ruote sui binari. Straordinario e coraggioso l'uso del montaggio e i frammenti delle testimonianze dei passeggeri, nonché l'accortezza per il sonoro che diventa quasi "personaggio e commento".
MEMORABILE: La discontinuità temporale e dei luoghi filmati.

Paulaster 4/12/15 09:58 - 4425 commenti

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Un viaggio sui treni di notte per lasciarsi trasportare tra le penombre delle stazioni deserte, nei vagoni semivuoti e con qualcuno che ha storie da raccontare. Interessante e piena di fascino la parte fino all’arrivo dell’alba, dove la ripresa dei colori e la presenza delle persone sui binari toglie la magìa precedente. Regìà che sfrutta la mdp fissa verso i finestrini per mostrare il lento incedere accompagnato da musiche d’ambiente o solenni. Breve durata, compatibile con i corti racconti dei pendolari.
MEMORABILE: Il vecchio Arturo che dice di essere il più potente del mondo perché è un pezzente.

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