Il mistero delle 5 dita - Film (1946)

Il mistero delle 5 dita
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The beast with five fingers
Anno: 1946
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Il mostro dalle cinque dita", "Il mostro dalle cinque dita", "Il mistero delle 5 dita". Ispirato a un racconto di W. F. Harvey.

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/04/13 DAL BENEMERITO MAX RENN POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/12/13
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Max renn 4/04/13 23:48 - 80 commenti

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Il pianista Ingram muore improvvisamente lasciando parenti e collaboratori a battibeccare in merito alla sua corposa eredità. Perdipiù pare che la mano mozza del defunto percorra nottetempo il tetro castello, ansiosa di strangolare i belligeranti inquilini. Florey dà vita a un buon gotico, ove il senso del mistero e l'ottima atmosfera sono assecondati da un cast in forma. Tra gli attori spiccano un Francen tenebroso e un Lorre folle e collerico. Il finale incomprensibilmente gaio inficia in parte il giudizio complessivo. Comunque da riscoprire.
MEMORABILE: Le lotte tra Lorre e la mano assassina.

Schramm 9/05/16 12:45 - 3495 commenti

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Se è con difficoltà che le atmosfere gotiche possono attanagliarci o anche appena sfiorarci, ci si può sempre rifare sulla bontà di un cast decisamente ispirato che è, tra un Lorre su di giri e un paraffinato Alda l’innevata cima del monte che restituisce, più ancora del film in sé, una concezione di cinema arcaico. Ma il film resta un’anticaglia rugginosa e impolverata di ben scarsa presa, benché vada ammesso che quando la mano entra in ballo dimostra almeno in fatto di amministrazione degli f/x, di avere dalla sua un avanguardismo che non teme decenni.
MEMORABILE: La combinazione ossea della cassaforte

Mco 30/08/20 12:00 - 2327 commenti

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Il fascino non evapora con il passare del tempo. Robert Florey conferma tale premessa, trasformando il racconto di Fryer Harvey in un film ben scritto e, soprattutto, recitato alla perfezione. Peter Lorre regala una performance eccellente, disegnando su di sé efficaci espressioni di tristezza prima e di follia nella parte finale; Carrol Naish è invece uno strepitoso commissario dai modi galanti. Un organo umano che si muove sua sponte, in piena libertà, può stimolare il sorriso ma qui l'aspetto tensivo della vicenda è preminente. Consigliata la visione in versione originale.
MEMORABILE: La testimonianza che il padrone di casa chiede ai suoi ospiti sul suo stato mentale.

Von Leppe 14/01/21 22:41 - 1262 commenti

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Pianista paralitico sulla sedia a rotelle muore in un incidente, ma il suo fantasma non dà tregua ai suoi parenti che ne reclamano l'eredità. Ottima atmosfera oscura nella grande casa e non solo; anche le scenografie degli esterni sono buone e ricreano un villaggio italiano. Bravi gli attori, soprattutto Peter Lorre nel ruolo di un folle dedito all'occulto e J. Carrol Naish che interpreta il commissario Ovidio Castanio, il quale dona un tocco umoristico alla pellicola. Notevoli gli effetti speciali, che rendono bene l'impressione di una mano mozzata.

Daniela 18/02/21 10:32 - 12654 commenti

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Dopo la paralisi che l'ha colpito preservando solo l'uso della mano sinistra, un famoso pianista si è ritirato in un paesino italiano. Dopo la sua morte a seguito di una caduta accidentale, i parenti occorrono in vista dell'eredità ma... Basterebbe la prova di Lorre, capace come pochi altri di trasmettere angoscia e follia con il solo sguardo, a rendere questo film un piccolo classico, e poi c'è anche lei, la mano vendicativa che si muove come un ragno. Peccato per la chiusura razionalizzante imposta dalla produzione ma quel che precede ha conservato nel tempo il suo fascino.

Rebis 5/07/22 10:26 - 2337 commenti

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Giallo testamentario con ascendenze gotiche da ascrivere al filone inaugurato da Paul Leni con Il castello degli spettri: Florey ci irretisce nel clima di isolamento introducendo prima il folklore della provincia italiana per poi radunarci, con gli eredi, tra le mura dell'antica magione. Piuttosto originale nelle premesse e ben caratterizzato, trova lo stato di grazia nel climax finale, trenta minuti di delirio psicotico in cui Lorre scatena tutto il suo talento attoriale, complici i sorprendenti effetti speciali. Da dimenticare l'epilogo positivista imposto dalla produzione.

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  • Discussione Digital • 5/04/15 10:58
    Portaborse - 3993 interventi
    Speriamo che Retecapri lo passi col doppiaggio italiano (il dvd Golem ne è sprovvisto).
  • Discussione Caesars • 18/02/21 17:13
    Scrivano - 16810 interventi
    Daniela ebbe a dire: E' però possibile che tu abbia ragione e si tratti invece di una località del tutto inventata, come è possibile che riferimenti più precisi si possano trovare nel racconto di W. F. Harvey da cui è tratto il soggetto. Non conoscevo questo autore ed il film mi ha messo una certa curiosità, spero di reperirlo.



    Nel caso riuscissi a reperirlo, fammi sapere quali sono i paesi in cui si svolge la vicenda nel racconto.
    Grazie.
    Ultima modifica: 18/02/21 17:13 da Caesars
  • Discussione Daniela • 18/02/21 19:17
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Nel caso riuscissi a reperirlo, fammi sapere quali sono i paesi in cui si svolge la vicenda nel racconto.
    La vedo dura. Il libro è di facile reperibilità ma l'ho trovato solo in lingua inglese e per giunta va acquistato all'estero nel mercato dell'usato perché su IBS non è in catalogo. Peccato, l'avrei letto volentieri anche perché da qualche parte c'era scritto che il finale del racconto è diverso da quello del film, imposto dalla produzione.

    Ultima modifica: 18/02/21 19:19 da Daniela