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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quando capita d’incontrare un horror così si rischia di finire spiazzati: da una parte non si può che notare la scarsa freschezza di un soggetto che segue le tracce di AMITYVILLE HORROR (compresa la presunta aderenza della storia a fatti realmente accaduti) per addentrarsi presto tra sentieri già ampiamente battuti, dall’altra sarebbe ingiusto fingere di non accorgersi della qualità delle riprese, della perizia con cui sono scelte le inquadrature, dell’ottimo lavoro sull’immagine che sa immergere il film nella giusta atmosfera. C’è un buon lavoro, dietro a questo MESSAGGERO,...Leggi tutto si ravvisa un amore per il genere che in mezzo a tanta mediocrità, a lavori girati senz’arte né parte può anche riconcilarci con l’horror e farci capire quanto sia ancora possibile sfruttare il filone per dare corpo alle nostre più macabre fantasie. Pensiamo alla visualizzazione degli ectoplasmi, ovvero di quelle sostanze che si dice si materializzino durante i momenti in cui il medium è più vicino all’ “altro mondo”: è un’ottima idea agganciarsi alle potenzialità dei nuovi effetti digitali per mostrarci come potrebbero apparire, e calando il tutto in un clima d’angoscia costante l’impatto ottenuto è notevole. Così come di notevole effetto è il finale tra i corpi morti, valorizzato ancora una volta dalla visionarietà del regista e costruito in un crescendo che avvince. Se a tutto questo aggiungete una recitazione complessivamente più che accettabile, due o tre scene da salto sulla poltroncina e una tensione generalizzata che si respira senza che fortunatamente impedisca di seguire la vicenda, ci si può anche ritenere moderatamente soddisfatti. I fantasmi di AMITYVILLE e di Rod Steiger prete (qui c’è Elias Koteas) sono sempre lì a un passo (e stavano quasi per materializzarsi quando la ragazza apre il rubinetto: di nuovo il sangue al posto dell’acqua no, vi prego!), ma vengono aggirati attraverso flashback chiarificatori che portano progressivamente alla luce una storia meno semplice di quanto non sia quella del modello a cui si guarda. Dispiace invece scoprire che degli Anni Ottanta in cui si vorrebbe ambientata la vicenda (1987, per la precisione) poco s’intravede: look e pettinature assolutamente al passo col duemila; se non fosse per qualche cassetta che vediamo al posto dei soliti cd chi direbbe che non si sia nel 2009? Apparizioni, porte che sbattono, luci che s’accendono, ossa misteriose... il cotè del domestic-horror è quello che tutti conoscono (ma c’è un ragazzo ammalato di tumore che può fare la differenza), eppure il film ha una sua dignità che riesce a elevarlo dai tanti prodotti analoghi. Poi c’è anche una regia un po’ zoppicante, d’accordo, qualche momento di stanca in cui ci si affida eccessivamente ai luoghi comuni per riempire metri di pellicola, però nell’insieme si apprezza la confezione superiore alla media.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/07/09 DAL BENEMERITO CAPANNELLE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/08/09
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Brainiac 5/08/09 18:26 - 1083 commenti

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Porte che s'incastrano, cassetti che sarebbe stato meglio non aprire, cadaveri con litanie rituali vergate sulla pelle. "The haunting in connecticut" è una modesta variazione de Gli invasati, caposaldo del sottogenere horror/case infestate, con palesi rimandi a Poltergeist (la famiglia assediata da presenze ectoplasmiche). Salti sulla sedia ad ogni piè sospinto (riflesso di fantasma nello specchio, rumori molesti, fugaci apparizioni), ma così facendo si perde d'incisività. Non male, ma la trama è risaputa e nei (troppo chiarificatori) flashback il ritmo scade.

Cotola 7/11/09 22:17 - 9044 commenti

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Realizzato con professionalità e mestiere, ricorre a vecchi trucchi per fare paura e non riesce a rinnovare granché il genere delle case infestate. L'effetto deja-vu è inevitabile e la noia ogni tanto fa capolino. Non male la prova degli attori. Alla fine il risultato è appena passabile. Niente di memorabile.

Capannelle 16/07/09 15:22 - 4411 commenti

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Matt (Gilner) è malato di cancro e la sua famiglia affitta una casa vicino all'ospedale che gli presta le cure. Una bella casa spaziosa con affitto basso. Capiranno il perché. La condizione del ragazzo e un parallelo malattia/demoni potrebbero anche interessare ma quando la regia insiste ripetutamente sulle visioni del passato e approfitta di ogni alito di vento per pigiare sul sonoro il gioco diventa irritante. Una minestra riscaldata con alcune immagini che fanno pure sorridere (i fantasmi dalla bocca). Sprecata la Madsen, normali gli altri.

Rebis 27/08/09 11:17 - 2337 commenti

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Svolgimento e chiusura assolutamente convenzionali, in linea con i tòpoi consolidati sulle case infestate (dai mille corpi…). Peter Cornwell attinge ai due Amityville (Horror e Possession), sfrutta la new wave nipponica e iberica per dilazionare il ritmo, e impone un clima plumbeo e fulciano accentrando il dramma familiare su un retroscena di spiritismo e negromanzia - ricostruito con la solita indagine sommaria, ma inquietante e non banale. La malattia suggerisce una dolorosa condizione di liminarità e l'idea finale, con lo sventramento dei muri, lascia figurativamente il segno.
MEMORABILE: Le palpebre essiccate.

Markus 28/08/09 18:13 - 3688 commenti

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Ennesimo "casamaledetta-movie" figlio evidentemente del concetto espresso meglio con il buon vecchio Amityville horror. Il film si sviluppa piuttosto bene, con discreti colpi di scena orrorifici, ma pecca ovviamente di originalità. "Il messaggero" non passerà alla storia: è la classica pellicola da cuocere e mangiare, ma va bene anche così, in tempi in cui s'è già visto tutto. Attori convincenti, come pure la regia, svelta ed efficace. Effetti speciali di normale amministrazione ma tutto sommato ben eseguiti. Diversi gli omaggi ad altri film

Lucius 28/08/09 22:48 - 3015 commenti

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Il film è un pout pourri di situazione tipiche, già viste in altri horror. In particolare sembra un incrocio tra Nightmare, L'esorcista e Amityville horror, il che dimostra che è sempre più difficile realizzare horror e e thriller con un soggetto originale. Quanto alla dicitura "tratto da una storia vera", resto perplesso. Il protagonista malato di cancro è l'unica cosa che ci riporta alla realtà. Vale comunque una visione, soprattutto per gli effetti speciali.

Undying 30/08/09 16:00 - 3807 commenti

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Grazioso ritorno all'horror d'atmosfera. Come da prassi si dice ispirato a fatti reali. Pauroso, più per il realismo (e purtroppo l'imbattibilità) del male che attanaglia il giovane protagonista, posto tra la vita e la morte, in grado di percepire cosa è avvenuto in una casa con annessa camera mortuaria. Girato in maniera efficace fa ricorso a tutto l'armamentario della dottrina spiritista con qualche inserimento da poltergeist. Effetti speciali ottimi e fotografia perfetta, valorizzata dai brevi inserti in B&N virati seppia. Recitazioni convincenti e spauracchi a non finire. Ottimo ritorno.

Hackett 1/09/09 18:39 - 1867 commenti

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Pur con molti debiti di riconoscenza verso il primo Amityville, questo horror si presenta come un prodotto abbastanza gradevole e convincente. Non brillando certo per originalità e ricorrendo spesso allo spavento facile, la storia riesce comunque a coinvolgere e può contare in alcuni momenti davvero efficaci (ad esempio le immagini delle sedute spiritiche e le pareti sfondate del finale). Sicuramente farà arricciare il naso a chi cerca sempre nuovi stimoli, ma chi ama il cinema "infestato" a suo modo gradirà.

Daniela 14/09/09 09:32 - 12662 commenti

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Introdotta dalla didascalia "tratta da una storia vera" (ma dubitare è lecito), l'ennesima variazione sul tema casa maledetta infestata da spiriti inquieti. L'elemento di novità dovrebbe essere costituito dalla presenza di un ragazzo affetto da tumore, condizione che lo rende tramite privilegiato con il mondo dei morti, ma non è sfruttato sufficientemente. Qualche eleganza formale (i corpi coperti di segni) non è sufficiente a evitare la sensazione del compitino svolto correttamente (a parte i brutti ectoplasmi) ma senza estro. Evitabile.

Stefania 18/09/09 17:20 - 1599 commenti

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La materia di cui sono fatti gli incubi? Un po' quella solita, e infatti questo è un horror molto accademico, curato, suggestivo nelle atmosfere. Toccante il personaggio di Matt, il ragazzo malato di cancro: mentre la malattia (e le terapie) consumano il suo corpo, la mente diviene lucida e visionaria nel cogliere ciò che è stato. O, forse, ciò che l'attende. Nella sua sostanziale prevedibilità, il film riesce, in alcuni momenti, a far sobbalzare lo spettatore, sia pure con effetti speciali... di routine!

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Galbo 19/09/09 15:02 - 12395 commenti

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Non è certamente l'originalità il pregio maggiore di questo film tratto (così è dichiarato) da una storia realmente accaduta: case infestate, sedute spiritiche ed effetti paranormali vari hanno contribuito a fare la storia del cinema. A differenza di altre volte però, in questo caso il mix funziona ed il film (realizzato con un notevole gusto dell'immagine e con uso accorto degli effetti speciali) funziona, garantendo allo spettatore uno spettacolo piacevole, pur senza essere un capolavoro.

Funesto 2/07/10 15:32 - 525 commenti

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Ghost story classica e banale, ma a fine visione l'impressione è positiva. Si evitano il senzazionalismo e il sangue e il film è molto derivativo (Macchie solari, The others, Amityville horror, Dove comincia la notte e potrei continuare) ma raffinato. La paura punge poco (è cercata a ogni costo), però il film coinvolge abbastanza, nonostante qualche simbolismo di troppo. Ottime le musiche, affiatati Madsen e Gallner (molto meno gli altri) e scena finale di alta classe, con super happy end che per una volta non guasta. Buona la confezione. **!.
MEMORABILE: "Shh... ha bevuto...!".

G.enriquez 13/08/10 01:24 - 121 commenti

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92 minuti di banalità, luoghi comuni, turpiloquio e scemenze. Non so davvero in quali altri termini descrivere questo film, ma non ho ancora finito: c'è da aggiungere una descrizione dei personaggi nulla su tutti i piani. La sceneggiatura di questo "Il messaggero" insomma fa piangere (non dalla paura purtroppo) e a nulla può servire un lavoro discreto del povero direttore della fotografia Adam Swica. Sono tempi duri per il cinema horror!

Puppigallo 20/11/10 09:21 - 5276 commenti

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Niente di nuovo sul fronte presenze sovrannaturali, ma qualcosa di dignitoso come realizzazione e interpretazione dei protagonisti. Di sicuro, il clima è pesante, perchè questa famiglia non si priva di nulla (un tumore, un padre alcolizzato e una "bella" casa piena di "ospiti"); e se aggiungiamo effetti sonori che enfatizzano, sedute spiritiche con fuoriuscita di sostanze da vari orifizi e un mistero di quelli che coinvolgono i vivi fuori di testa e i morti usati da questi come collegamento, il drammhorror è servito. Apprezzabili alcuni particolari, come le palpebre tagliate e il perchè.
MEMORABILE: Il protagonista, nella camera mortuaria coi cadaveri; La scoperta nell'intercapedine (diciamo...un materiale isolante assai poco ortodosso).

Max92 17/10/11 10:27 - 104 commenti

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"Il messaggero" si caratterizza sin da subito per una raffinata ricerca visiva, con interni ben costruiti anche grazie all'ottima fotografia di Adam Swica. La storia si dimostra anche avvincente e a tratti addirittura affascinante. Tutto bello e roseo, dunque? No, non esattamente. E questo perché gli ottimi spunti e le altrettanto riuscite interpretazioni (con in testa un sofferente Kyle Gallner) vengono ampiamente banalizzate da inutili ed irritanti parentesi splatter che il bravo regista Peter Cornwell poteva proprio risparmiarsi.
MEMORABILE: La riuscita fusione tra la malattia del protagonista e le "presenze" della casa, vera chiave di volta ed idea vincente del film.

Buiomega71 12/11/11 00:41 - 2911 commenti

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L'originalità non conta, perché il film e visivamente e registicamente non poco affascinante. Atmosfere angosciose e odori mortiferi riportano alla mente quelli fulciani di Quella villa accanto al cimitero (i cadaveri nel seminterrato, Aickman come Freudstain) e apparizioni zombesche che ricordano i living dead dell'Aldilà. Flashback e visioni da incubo, con il giovane Jonah che sembra uscito da Inferno a Grand Island e un finale dal tocco poetico macabro visionario davvero notevole. Non dice nulla di nuovo, ma si sente il tanfo cadaverico. Necroforo.
MEMORABILE: Le menagrame foto d'epoca inizali; I magnifici cadaveri nel muro creati da Todd Masters; La filastrocca dei due ragazzi morti; Jonah nel forno.

Cloack 77 15/08/12 17:07 - 547 commenti

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Non manca nulla in questa accozzaglia di banalità, c'è persino l'incendio purificatore finale. Per uscire dai soliti schemi sarebbe stato ideale indagare maggiormente sul rapporto tra malati terminali e aldilà; invece, il solito "mistero buffo" riconduce ai binari della mediocrità. Persino gli effetti sono scadenti, col digitale che continua ad essere una iattura per l'horror.

Werebadger 23/05/13 23:43 - 270 commenti

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Una famiglia con un figlio malato di cancro si trasferisce in una vecchia casa, nella quale si annida qualcosa di malefico. Nulla di nuovo sotto il sole, ma la confezione è dignitosissima; molte le similitudini con film di culto (da Quella villa a Nightmare, da Amityville horror a L'aldilà), ben riuscita la fotografia (con alcuni spezzoni girati in un suggestivo seppia), buona la recitazione (Madsen, Koteas e Gallner su tutti). Finale lieto, ma per nulla banale. Nel complesso piacevolmente visionario.
MEMORABILE: La sinistra camera mortuaria; Le apparizioni degli zombi; Il finale.

Jena 16/09/17 16:21 - 1555 commenti

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Nel filone case stregate e fantasmi non è così male e sicuramente notevolmente meglio dell'ultimo inguardabile Poltergeist. La scelta giusta è uno stile non eccessivo che si concentra sulle vicende interne della famiglia e solo nel finale si lascia prendere dagli effettacci. Benissimo Gallner, che ha la faccia giusta per un ragazzo con tumore che vede le presenze e convincenti sia la Madsen che Donovan. Tratto da una soria vera (mah...).

Rufus68 20/11/17 21:59 - 3842 commenti

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C'è modo e modo per un film di essere brutto: la bruttezza evidente, mediocre o ridicola oppure quella conformista, pesante, trita, nonostante la confezione migliore della media. "Il messaggero" appartiene al secondo modo: poco originale (pesca in cento altre pellicole), dal passo narrativo leggero come un elefante e incapace di suscitare vero turbamento (le solite apparizioni improvvise con musica dodecafonica a palla: sai che paura). Attori dignitosi, ma anche micidiali ingenuità (gli spiegoni).

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Anthonyvm 15/08/20 07:47 - 5692 commenti

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Pur non dicendo nulla di nuovo sul tema "case infestate" (in più occasioni sembra di rivedere l'Amityville horror del 2005), Cornwell si dimostra un abile spaventatore che, tecnicamente parlando, poco ha da invidiare al più apprezzato James Wan. Fra tocchi fulciani (dalle stanze mortuarie di Quella villa accanto al cimitero ai granchi che ricordano le tarantole de L'aldilà) e citazionismi argentiani (le scritte "Suspiria" e "Tenebre"), fra jumpscare e inquietanti apparizioni zombesche (ottimi make-up), i sussulti non mancano. Come nel successivo Mercy, il finale non convince appieno.
MEMORABILE: Le foto à la The others; La poesia già sentita in Maniac cop; Il taglio delle palpebre; Le foto degli ectoplasmi; I cadaveri con gli occhi spalancati.

Lupus73 1/08/21 16:49 - 1494 commenti

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Diversa dalle solite possession/ghost stories questa pellicola si rifà a una vicenda vera e nonostante regia/confezione/montaggio di matrice americana, si nutre di reminiscenze di un cinema ben più viscerale e di un horror di matrice italica e ottantiana; i colori e gli arredi della casa, le putrescenze visionarie e non, l'atmosfera mortifera, malinconica e depressiva, i cadaveri nascosti in casa sono di chiaro stampo fulciano (per non parlare della mortale seduta spiritica), ma nella casa maledetta e della famiglia scampatagli troviamo anche rimandi ad Amityville. Discreto.

Occhiandre 8/07/22 15:16 - 156 commenti

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La presenza di Virginia Madsen (Sideways, Electric dreams) è garanzia di qualità, al cinema. Infatti "Il messaggero" denota buon gusto nella scelta delle musiche e garbo nella presentazione del problema di salute del figlio. Problemi logistici legati alle cure e la decisione di trasferirsi in una vecchia casa tanto "maledetta" quanto affascinante danno il via a una vicenda fatta di apparizioni alla Poltergeist e orribili riti in un laboratorio che fanno riflettere sulla nascosta continuità fra medicina di ieri e di oggi. Troppo caos nel finale ma con soavi melodie.
MEMORABILE: Il viso cupo del ragazzo un po' da divo del muto; Le scritte col bisturi; Il reverendo Popescu pare De Niro; La scena tipo Shining del padre ubriaco.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


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MUSICHE:
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  • Discussione Zender • 17/09/09 12:09
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Sì infatti, un classico. Ci si appende a un caso che magari si esauriva in due righe di cronaca e ci si attacca giusto per poter mettere la famosa dicitura "spaventevole" tratta da una storia realmente accaduta.
  • Homevideo Homesick • 23/11/09 17:16
    Scrivano - 1363 interventi
    In dvd dal 7 gennaio 2010 per Medusa.
  • Homevideo Gestarsh99 • 3/11/11 12:09
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Keyfilms/Keyfilms:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,78:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese
    5.1 DTS HD: Italiano
    * Sottotitoli Italiano Italiano NU
    * Extra Interviste
    Backstage
    Trailers
  • Curiosità Buiomega71 • 12/11/11 00:14
    Consigliere - 25999 interventi
    Mentre Matt e in sala d'attesa dell'ospedale, e prima di conoscere il reverendo di Elias Koteas, nella televisione della saletta si vedono alcuni pezzi di Ward 13, cortometraggio in stop-motion dello stesso Cornwell.
  • Discussione Buiomega71 • 12/11/11 00:26
    Consigliere - 25999 interventi
    Mi piacerebbe sapere dove ha sentito il "turpiloquio" l'utente G.Enriquez, che descrive nel suo commento, visto che nel film non ve ne traccia.
    Forse ha visto l'edizione originale in inglese, che magari e zeppa di dialoghi stile I ragazzi della porta accanto, ma ne dubito fortemente...

    E poi il film dura '98 minuti, non '92.
    Ultima modifica: 12/11/11 14:18 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 12/11/11 15:06
    Consigliere - 25999 interventi
    La bellissima filastrocca/tormentone del film:

    " Un giorno luminoso, nel bel mezzo della notte due ragazzi morti fecero a botte. Schiena contro schiena, in viso si guardarono: sguainarono la spada e poi spararono. Il poliziotto sordo i due spari sentì e i due ragazzi morti a morte colpì"
  • Discussione Rebis • 13/08/14 17:07
    Compilatore d’emergenza - 4421 interventi
    Rivisto ieri, un po' per ozio, un po' per beneficio del dubbio... Mi ha convinto, forse più della prima volta al cinema. Film imperfetto, derivativo, moralmente ambiguo, ma maledettamente efficace nel sobillare il sentimento della paura e nel condurre al fine ultimo (e prevedibilissimo) del racconto. La scena finale ha un impatto visivo notevole. Forse perché ero solo a casa, ma leggere la "storia vera" riportata da wikipedia mi ha messo una fifa blu... Non sapevo che anche questo caso fosse stato sottoposto ai coniugi Warren, gli stessi che intervennero per i fatti che ispirarono Amityville e che appaiono nel più recente The Conjuring.
    Ultima modifica: 13/08/14 17:07 da Rebis
  • Discussione Buiomega71 • 13/08/14 17:24
    Consigliere - 25999 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Rivisto ieri, un po' per ozio, un po' per beneficio del dubbio... Mi ha convinto, forse più della prima volta al cinema. Film imperfetto, derivativo, moralmente ambiguo, ma maledettamente efficace nel sobillare il sentimento della paura e nel condurre al fine ultimo (e prevedibilissimo) del racconto. La scena finale ha un impatto visivo notevole. Forse perché ero solo a casa, ma leggere la "storia vera" riportata da wikipedia mi ha messo una fifa blu... Non sapevo che anche questo caso fosse stato sottoposto ai coniugi Warren, gli stessi che intervennero per i fatti che ispirarono Amityville e che appaiono nel più recente The Conjuring.

    Per la serie non è cosa si racconta, ma come, ecco un angoscioso e tetragono "hunting house" davvero ben girato e ottimamente fotografato.

    L'originalità non abita qui, visto i mille rimandi ad altri film dello stesso genere (AMITYVILLE HORROR, SHINING, POLTERGEIST, BALLATA MACABRA ,DOPO LA VITA) , ma il film e pervaso da un fetore mortifero dall'inizio(con le foto d'epoca dei defunti piuttosto menagramo) sino allo splendido e visionario finale, davvero un inno alla poesia macabro visionaria, con i cadaveri mummificati nelle pareti, splendidamente creati da sua maestà Todd Masters.

    Quello che mi ha impressionato e l'atmosfera fulciana che si respira costantemente per tutto il film. Rimandi non poco velati a QUELLA VILLA ACCANTO AL CIMITERO (i cadaveri e la stanza per autopsie e imbalsamazioni nel seminterrato, il dottor Aickman come il dottor Freudstain) e anche all'ALDILà(i granchi, le apparizioni zombesche e terrifiche), e un costante e perenne tanfo di morte, di cadaveri e carne in putrefazione, così come il cibo che marcisce nel frigo.

    Gli elementi splatter sono assenti, ma ci sono tavolacci autoptici , necroscritture, terrificanti sedute spiritiche, attrezzi del "mestiere" tipo seghetti e trinciaossa, apparizioni allucinogene e disturbanti, ragazzi medium (Jonah) che appaiono con la faccia fulcianamente ustionata, e che ricorda il ragazzino messianico vendicativo di INFERNO A GRAND ISLAND, e nei flashback virati seppia, finiscono abbrustoliti nel forno crematorio. Davvero insostenibile, poi, il taglio delle palpebre ai defunti, poi riposte in uno scatolino.

    L'originalità latita, e il finale e pure buonista, ma supportato da una buona regia dell'esordiente Peter Cronwell (il suo corto in stop-motion, WARD 13, si vede per un attimo in tv, quando Matt e in attesa nella saletta dell'ospedale, prima di conoscere il reverendo di Elias Koteas), dall'ottima fotografia di Adam Swica, dalle location angosciose-la magione mette davvero i brividi-e dagli sfx(parchi ma ottimi)di Todd Masters.

    Tumori e chemioterapie, cadaveri, presenze, linee di confine tra la vita e la morte, malattie terminali viste come passaggio e ricettacolo per le forze del male, mutui e affitti e crisi economiche. Sconsigliato a chi soffre di crisi depressive. Necroforo.

    E non posso non chiudere con la bellissima filastrocca tormentone del film:

    Un giorno luminoso, nel bel mezzo della notte due ragazzi morti fecero a botte. Schiena contro schiena, in viso si guardarono: sguainarono la spada e poi spararono. Il poliziotto sordo i due spari sentì e i due ragazzi morti a morte colpì"

    *Scusate per i titoli scritti in maiuscolo e non in neretto come sono solito scrivere, ma ho copia e incollato la discussione da un altro forum, che scrissi all'epoca dopo aver visto il film.
    Ultima modifica: 13/08/14 19:26 da Buiomega71
  • Curiosità Rebis • 13/08/14 22:49
    Compilatore d’emergenza - 4421 interventi
    Tra le scritte esoteriche sui corpi, si nota, in un dettaglio breve ma chiarissimo, la parola SUSPIRIA!

  • Discussione Claudius • 14/08/14 19:41
    Servizio caffè - 212 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Grazie Undying! Chiarissimo! Direi che la scena è molto più "moderata" rispetto alla versione del Messaggero, che invece si scatena con gli effetti (a tratti quasi rivoltanti)!

    Infatti non sono riuscito ad andare oltre le scene iniziali del Messaggero.
    Gran film Dopo la vita, comunque