Una bella e gradita sorpresa questo thriller paranormale corroborato da qualche dose di sano splatter. Il merito è di una regia abbastanza ispirata e di una storia che, per quanto non sia assolutamente originale, riesce in ogni caso a creare tensione e mistero, suscitando la curiosità dello spettatore. Lo scioglimento finale, nella sua logicità, è buono e credibile. Se non cercate la perfezione e volete passare una serata per intrattenervi questo è il film che fa per voi.
Bel thriller diretto da Roger Christian che vent'anni dopo firmerà il pessimo Battaglia per la terra. La vicenda riesce a catturare l'attenzione dello spettatore facendosi man mano sempre più intrigante. Le sequenze degli incubi sono di forte impatto, cito ad esempio quella dei dottori dell'ospedale che mentre stanno effettuando un intervento chirurgico vengono scaraventati a terra. Film piuttosto sconosciuto, ma che merita sicuramente di esser visto.
Christian ce la mette tutta per somministrare alla storia dell'horror un prodotto altero e raffinato, delocando il genere dalle trite pappardelle slasher che contrassegnavano l'epoca e guarnendolo di creme ESP e derive visionarie tutt'altro che disprezzabili e rozze (uova e bozzoli degli incubi d'oro che ci faranno sognare Craven & Co), ma una scarsa attenzione attoriale, la comicità involontaria di situazioni eccessivamente caricate e l'involuto script ci mettono un niente a fare impazzire una maionese bella a vedersi ma sgradevole a degustarsi, e a end-credits finiti del film resta pochissimo.
Film di cui s'intuisce la qualità superiore (i ralenti, la scena iniziale o quella con gli specchi), ma che rimane sostanzialmente irrisolto. Il versante parapsicologico, proprio del tema horror e quello edipico, più emozionale e intimistico, non si amalgamano mai in modo perspicuo. Anzi, la sensazione finale è quella d'una rapsodia d'intenti che trovano il loro comun denominatore esclusivamente in una atmosfera crepuscolare e malinconica. Troppo poco.
Giovane dottoressa cerca di far luce nella mente di un ragazzo ricoverato in una clinica psichiatrica a seguito di un tentativo di suicidio. Interessante thriller paranormale che prova ad affrontare anche tematiche piuttosto delicate come il fanatismo religioso e il complesso di Edipo. Ad ogni modo, più della trama, invero non troppo originale e non del tutto compiuta, conta la bravura del regista nel creare una buona tensione e nel realizzare sequenze oniriche (talora anche splatter) di forte impatto visivo. Discretamente diretti gli attori.
MEMORABILE: Lo specchio insanguinato che va in frantumi; L'elettroshock; L'operazione chirurgica; Le apparizioni della Knight.
Lo ricoverano dopo un tentato suicidio ma non si capisce chi sia: problemi di memoria? Ci fa o ci è? E' il “sender” del titolo originale e ti spedisce nei suoi incubi, un Freddy Krueger gelido che non scherza e poco parla per un horror coraggioso che dilata spudoratamente i tempi sospendendosi nel vuoto. Ammirevoli intenzioni, low budget ben speso; poi però ti accorgi che poco si conclude e che insomma, gira e rigira si aspetta ciò che mai arriva; Che Godot sfugga d'accordo, ma per fare Beckett devi curarti che il resto funzioni impeccabilmente...
MEMORABILE: Gli specchi che esplodono nel sangue in toilette; Decapitazione inattesa.
Horror di cui non si possono ignorare le buone intuizioni (il protagonista che rifiuta di addormentarsi, la materializzazioni dei sogni con esiti potenzialmente letali... Craven avrà drizzato le orecchie), ma che essenzialmente sopravvive solo grazie ad alcune soluzioni visive di innegabile potenza (il ralenti distruttivo durante l'elettroshock, l'episodio di pirocinesi). Quel che resta, dal plot poco rifinito (pure l'interessante subtext edipico-hitchcockiano pare troppo vago) ai lunghi silenzi solo a tratti efficaci nell'evocazione di un clima angoscioso, tende perlopiù a stancare.
MEMORABILE: Il tentato suicidio; Il sangue dagli specchi frantumati; La testa staccata con un pugno (scena shock ripresa ne La casa al n° 13 in Horror Street).
Thriller paranormale che s'inserisce nel filone popolarizzato da lavori come Carrie o Patrick, questa volta con un ragazzo che ha il potere d'indurre allucinazioni e far vivere alla gente intorno a lui i propri incubi, con esiti devastanti; l'escamotage regala alcuni momenti inquietanti e una manciata di scene ad effetto memorabili, pur soffrendo di un ritmo eccessivamente dilatato che spesso spezza fin troppo la tensione. Bravo e con la faccia giusta Ivanek, nella media il resto del cast; buoni gli SPFX e professionale la regia, anche se i molti ralenti oggi risultano un po' datati.
MEMORABILE: L'elettroshock finisce male; La decapitazione.
Drammone con risvolto edipico-scientifico che si trascina stancamente tra un dialogo allucinato e un’allucinazione visionaria. L’ambientazione sanatoria è priva di fascino morboso mentre il climax, che da psyco-horror finisce per assomigliare a un fantasy televisivo, è troppo occupato a prendersi sul serio. Cast monocolore che, come l’intero film, fatica a innescare autentico coinvolgimento. Giustamente dimenticato.
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Master privo di imperfezioni, definizione ottimale, in alcune scene luminose (girate in esterni alla luce del sole) una leggerissima grana pervade lo schermo; rapporto d'aspetto 1.85:1. Audio in italiano 2.0 senza infamia. Egregio dvd quello della Sinister, che non presenta nessuna anomalia durante la riproduzione. Onestamente il prezzo di vendita 14,90 € l'ho trovato un pó eccessivo, visto che ci troviamo di fronte ad un' edizione minimale (solo un trailer come contenuto speciale) e visto che a quella cifra si trovano blu-ray!