Il meglio deve ancora venire - Film (2019)

Il meglio deve ancora venire
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Titolo originale: Le meilleur reste à venir
Anno: 2019
Genere: commedia (colore)
Note: Presentato alla XIV edizione della Festa del Cinema di Roma, 2019.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/10/19 DAL BENEMERITO KINODROP
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Kinodrop 29/10/19 19:44 - 2909 commenti

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Ennesima commedia, questa volta francese, sul filone cancer movie, che dalla leggerezza del presupposto (lo scambio di tessera sanitaria) sprofonda nell’abisso della sofferenza pur cercando di procrastinare il peggio con tratti di ironia “terapeutica”. E’ anche la storia di un intenso rapporto tra due amici caratterialmente agli antipodi: timoroso e ordinato l’uno, sfacciato e ruspante l’altro, che vorranno proteggersi vicendevolmente fino alla fine. Luchini regala anche qui un’umanissima interpretazione, ma non da meno per vitalità, Bruel.
MEMORABILE: Le due liste dei desideri; Il viaggio a Biarritz; La scoperta in India; Il commovente elogio funebre.

124c 1/10/20 02:04 - 2911 commenti

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Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono amici dal liceo e quando il primo, un professore-ricercatore, scopre che il secondo ha il cancro e che gli resta poco da vivere, quest'ultimo, che fra i due è il più divertente e scanzonato, capisce il contrario e vuole aiutare l'amico a passare l'ultimo scorcio di vita con allegria e qualche follia. La commedia agrodolce sulle malattie terminali sbarca anche in Francia, con una coppia di mattatori coadiuvati da un cast abbastanza in parte. Commoventi l'incontro fra Bruel e suo padre, il viaggio in India e l'elogio funebre.

Daniela 26/10/20 00:12 - 12606 commenti

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Genere: cancer movie. Sottogenere: lista delle ultime cose da fare prima di tirare il calzino. Tutto già visto, quindi? Non del tutto, perché un equivoco scompagina le carte invertendo i ruoli tra sano e morituro e la regia riesce a tenersi abilmente in bilico tra commedia e dramma passando dai toni scanzonati della prima parte a quelli drammatici della seconda fino all'epilogo autenticamente commovente. E poi ci sono due assi in campo: scontata la bravura di Luchini impegnato in un ruolo di misantropo pignolo che gli calza a pennello, più sorprendente quella del vulcanico Bruel.  
MEMORABILE: La simulazione dell'imbrocco al ristorante; Il colloquio con il padre: Il discorso funebre; La lettera. 

Rambo90 27/10/20 17:18 - 7661 commenti

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Una commedia bella e delicata, che parte da un equivoco simpatico quanto triste per mettere in scene una storia già vista ma raccontata con garbo e semplicità, in un modo che conquista lo spettatore fin dall'inizio. Molto bravi i due protagonisti, affiatati e a loro agio sia nei momenti drammatici che in quelli più tristi. In alcuni momenti si ride di gusto, verso la fine ci si commuove fino alla lacrime in un film che attraversa vari stati d'animo e lo fa nel modo migliore. Notevole.

Camibella 30/12/20 18:32 - 277 commenti

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Due amici trentennali: uno ha il cancro, ma per un equivoco pensa sia il suo amico ad averlo. Non c'è niente da fare, i francesi da diverso tempo ci sanno proprio fare con le commedie, anche quando il tema è più da film drammatico. I produttori e i due registi sono gli stessi del bellissimo Cena tra amici, ma qui l'incedere è decisamente più sommesso, sebbene qualche situazione comica non manchi. A tenere su il film, quindi, è il rapporto di amicizia virile tra i due protagonisti, che procede a ritmo forsennato fino al triste epilogo, lasciandoci però un divertito sorriso.
MEMORABILE: Il discorso finale al funerale.

Galbo 16/01/21 22:43 - 12372 commenti

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Riuscita commedia francese che rappresenta un piccolo manuale d’uso sul trattamento dei malati da parte del cinema. Commovente ma senza esagerare, importante per il significato della sua storia, divertente per le caratteristiche dei suoi personaggi e profonda per il senso del loro rapporto. Interpretata da due attori “mostruosamente” bravi, con la conferma di Luchini e la sorpresa di Bruel, che è il “motore“ brillante del film laddove il primo ne è l’anima riflessiva. Da vedere. 

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  • Discussione Zender • 30/10/19 07:07
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Kinodrop, un paio di cose che non eri tenuto a sapere: i titoli (come tutto in generale, sul sito) non van mai in tuttomaiuscolo. I film del festival poi capisco che li hai visti al cinema, ma vanno considerati "al cinema" solo i film che sono in tutti i cinema, non quelli che vanno in un'unica sala, diciamo.
  • Discussione Kinodrop • 30/10/19 19:34
    Contratto a progetto - 141 interventi
    Ciao Zender, d'accordo su tutto.
    La faccenda del "visti al cinema" è un po' equivoca, capisco quel che dici, ma effettivamente non posso dire di averli visti "altrove" e inoltre non posso essere al corrente della distribuzione o meno dei film visti la settimana scorsa. Comunque va bene, capisco le ragioni della puntualizzazione.

    Saluti Kinodrop